Speed Limit – Recensione

PC PS4 PS5 Switch Xbox One Xbox Series X

Combatti. Muori. Ripeti. Ecco in tre parole Speed Limit, un vortice indie di pixel-art e sangue in avvicinamento dalla Croazia, ma anche un frenetico viaggio nel tempo attraverso alcuni dei generi che hanno contribuito alla formazione di milioni di appassionati di videogiochi.

Sviluppatore / Publisher: Gamechuck / Chorus Worldwide Games Prezzo: 9.99 € Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12+ Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S, Xbox One, Switch

Per contestualizzare Speed Limit bisogna prima presentare Gamechuck, uno studio di sviluppo hardware/software indipendente con sede a Zagabria specializzato in interactive comics come All You Can Eat.




I ragazzi croati hanno idee e voglia di farsi conoscere, sicché non stupisce la personalità del loro nuovo progetto e quell’aria sbarazzina che riesce a farti prendere con filosofia ognuna delle centinaia di morti che ti separano dai titoli di coda.

TRY ‘N’ DIE (A LOT)

Speed Limit è squisita pixel-art sparata a folle velocità in faccia al giocatore a bruciapelo, il quale impersona un ragazzo qualunque che, durante un normale tragitto in treno, si ritrova improvvisamente e tremendamente impegnato a evitare di farsi ammazzare da una moltitudine di nemici. La vera peculiarità del gioco è la viscerale commistione di dinamiche differenti, una caratteristica che ogni due livelli (su un totale di 10+1) ribalta prospettiva e gameplay come fossero due calzini in balia di una lavatrice posseduta dal demonio. Speed Limit è letteralmente un tourbillon non-stop di generi sradicati dai coin-op che arredavano le sale giochi e i bar negli anni ‘80/’90, un tributo anima e cuore a quel vintage che non passerà mai di moda perché noi gamer d’annata e non, chi più e chi meno, in fondo siamo tutti un po’ sentimentali.

speed limit recensione

Non fidatevi dei passeggeri che leggono il giornale.

IL GIOCO PARTE SUBITO FORTE E TI SPIEGA UN CONCETTO FONDAMENTALE: IL TEMPO PER LA NOSTALGIA NON C’È, CHI SI FERMA È PERDUTO

È anche per questo che Speed Limit ti trasmette simpatia fin da subito, lo senti già dalla schermata d’avvio quel feeling tipico degli arcade puri che ti fa pensare “dove ho messo l’ultimo gettone?”, ma poi il gioco parte subito forte e ti spiega un concetto fondamentale: il tempo per la nostalgia non c’è, chi si ferma è perduto. Dall’inseguimento in treno nel classico platform a scorrimento orizzontale è un attimo ritrovarsi a dirottare un’auto e lanciarsi in una rocambolesca corsa tra sparatorie e ostacoli in stile Grand Theft Auto, mentre è naturale il passaggio dalle quattro alle due ruote continuando la fuga su una moto con prospettiva in finto 3D à la Hang On. Da qui si giunge alla visuale isometrica e allo spam di missili dall’elicottero, finché non si arriva all’ennesima mutazione di gameplay giacché la boss fight finale non può che avvenire in cielo a bordo di un jet. Nemmeno fra una morte e l’altra c’è margine per cedere ai ricordi ma sono certo che molti, tra le bestemmie durante i tanti tentativi di fuga finiti male, ricorderanno Desert Strike o qualsiasi altro titolo gli suggerisca la memoria.

HAI GIÀ FINITO?

Ora, messa così sembrerebbe l’orgia cui ognuno di noi ha sempre sognato di essere invitato, e in buona misura lo è finché dura perché i cambi di gioco sono ben legati fra loro, non c’è mai spazio per tergiversare e godersi il panorama ché c’è una vita – la nostra – da trarre disperatamente in salvo. Tuttavia bisogna tenere presente che Speed Limit è in tutto e per tutto un gioco creato per le speed run: timer, riavvio dal checkpoint fulmineo, azione incalzante e ininterrotta, ma soprattutto ritmi costantemente frenetici che trasformano ogni run in una vorticosa apnea tra pixel e proiettili che in modalità normale può durare un’oretta, forse qualcosa in più (ma gli speedrunner si divertiranno a sbloccare l’achievement previsto per chi finisce il gioco in 30 minuti).

ATTENZIONE SE L’ECCESSO DI EFFETTI A SCHERMO VI CAUSA FASTIDIO, PERCHÉ SPEED LIMIT NON CI VA LEGGERO

Volendo, dopo averlo finito, ci si può cimentare con la modalità infinita ed entrare in un loop psichedelico, ma chi non ama le speed run difficilmente troverà stimoli per farlo. Nonostante la durata a dir poco risicata, inoltre, è il caso di fare attenzione nel caso si fosse soggetti avvezzi a problematiche fisiche legate ai videogiochi perché, talvolta, possono manifestarsi fastidi indotti dalla rapidità con cui gli elementi attivi/passivi a schermo si susseguono senza soluzione di continuità.

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Non c’è mai un attimo di tregua, MAI!

Per il resto c’è da dire che il miscuglio funziona, qualcuno potrebbe pensare che il gioco sia quasi usa & getta e non disponga di meccaniche articolate, ma se lo si prende per quello che è allora ci si accorge come l’adrenalinica azione svolga egregiamente il suo compito: ognuno degli impegnativi segmenti è un omaggio breve ma intenso di pregevole fattura a un’epoca indimenticabile, proprio come lo sono ogni singolo pixel, il ricercato stile artistico e la maniacale cura per i dettagli con cui è stato ricreato il fascino degli anni ‘80/’90. Speed Limit sarà disponibile il 16/02 sulle console Sony, il giorno dopo su Steam, quello successivo su Switch e infine, il 19/02, anche sulle piattaforme Xbox: se vi avanzano dieci euro magari dategli una chance, potreste scoprire che durare poco non è sempre un grosso problema.

In Breve: Speed Limit è una lettera d’amore alla old school che farà la gioia dei nostalgici e degli speed runner. Purtroppo dura un amen e ha dei limiti nei contenuti, ma si tratta di compromessi dettati dalla sua indole. Al netto dei disturbi che potrebbe provocare in alcuni soggetti a causa della sua estrema frenesia grafica, il gioco diverte, ha personalità, è impegnativo, sempre intenso e delizioso da un punto di vista artistico, senza contare che l’azzeccato mix di generi permette di saltare da un cabinato all’altro senza curarsi dei gettoni.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: PlayStation 5 prende pixel, protagonista e nemici e li sbatacchia talmente forte (e bene) da fare venire il capogiro. Calzante la soundtrack synthowave.

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Pro

  • Ben realizzato a livello tecnico-artistico / Mix di gameplay funzionale e divertente / Intenso dall’inizio alla fine.

Contro

  • Cortissimo / È ideato per le speed run, nel bene e nel male.
7.8

Buono

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