A distanza di dieci anni, Need For Speed: Hot Pursuit fa il suo ritorno con il vestito della festa e ci fa piombare nuovamente nella contesa tra piloti clandestini e forze di polizia.
Sviluppatore / Publisher: Stellar Entertainment e Criterion / Electronic Arts Prezzo: € 29,99
Localizzazione: Completa Multiplayer: Online PEGI: 7+ Disponibile su: PC (Origin e Steam), PS4, Xbox One, Switch
Non vi dico quante ore passai sulle strade della fittizia Seacrest County quando, ormai due lustri fa, misi per la prima volta le mani sul primo Need For Speed targato Criterion. A rapirmi fu in primis un sistema di guida mutuato dalla saga automobilistica nata proprio negli studi della software house britannica, quel Burnout che agli inizi degli anni Duemila si impose come uno dei principali punti di riferimento nella scena dei videogiochi di corse arcade.
Non è un caso che Hot Pursuit, qui oggetto di un’apposita versione Remastered ma all’epoca remake/reboot dell’omonimo terzo capitolo della serie motoristica, divenne quasi una sorta di naturale evoluzione della saga di Burnout, ponendo le basi per il successivo secondo – e per ora ultimo – Need For Speed sviluppato interamente da Criterion: Most Wanted.
GUARDIE E LADRI
L’idea di fondo di Hot Pursuit è tanto semplice quanto incredibilmente azzeccata: piloti di corse clandestine da una parte, tutori della legge dall’altra. Centinaia di eventi da completare vestendo sia i panni dei primi che dei secondi, in una modalità carriera che presenta una progressione più o meno lineare e una curva di difficoltà morbida.
Niente open world, sebbene sia comunque presente una modalità di esplorazione libera con finalità ludiche piuttosto scarse, bensì un menù che raffigura la visuale satellitare di Seacrest County dal quale selezionare gli eventi ai quali si desidera partecipare.
Piloti di corse clandestine da una parte, tutori della legge dall’altra
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