Descenders – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Una delle sleeper hit del 2019, tra le prime opere indipendenti a beneficiare dell’“effetto Game Pass”, Descenders arriva su PlayStation 4 per ricordarci quanto sia spettacolare il downhill.

Sviluppatore / Publisher: RageSquid, Sold Out / No More Robots Prezzo: 22.99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online Competitivo PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam), Xbox One, PlayStation 4, Nintendo Switch (entro l’anno)

Extreme Procedural Freeriding. Con tre parole RageSquid dice già tutto sulla sua opera a chi ha orecchie per intendere. Tre avvisi di pericolo che sovvertono il sollievo di una frase fatta come “adesso è tutto in discesa”, perché è proprio in contropendenza che Descenders corre, si schianta contro un albero e riparte in un forsennato loop non-stop preda dell’adrenalina.




Il downhill reinterpretato secondo le regole del roguelike, diventando in egual misura fonte di velocità, imprevisti e folli acrobazie, riempiendo il tempo passato per aria con trick sempre più estrosi all’aumentare della confidenza nel mezzo, scartando gli eccessi simulativi per servire un concentrato arcade, denso e saporitissimo.

DOWN IN A HOLE

RageSquid è un team estremamente intelligente. Esattamente come i professionisti del downhill sanno cosa fare una volta saliti sulla loro mountain bike, fini calcolatori e atleti straordinari, solo all’apparenza incoscienti e folli, questi sviluppatori dimostrano fin da subito di saper maneggiare alla grande la grammatica videoludica.

descenders recensione

In queste giornate roventi Descenders è capace di far sentire la piacevole brezza della velocità!

Il sistema di controllo “rubato” a Steep di Ubisoft in scala quasi 1:1 (quasi, perché essendoci di mezzo una bicicletta i due grilletti funzionano da acceleratore/freno come in un racing) ne è la prova, partendo da una base tecnica solidissima per dare in mano al giocatore un prodotto divertente dal primo minuto. Si sterza con un analogico (controllando il manubrio), si derapa e si salta con l’altro (controllando il rider e dando il là alle evoluzioni, con virtuose combinazioni di movimenti), mentre il freno si morde per bloccare e far slittare la ruota posteriore della bici, trasmettendo quell’andamento sinuoso e in costante drifting tipico della mountain bike estrema, full suspended, opera di ingegneria da svariate migliaia di euro da sporcare nello sterrato. Fisiologico, naturale, agilissimo. Il consiglio, prettamente estetico, è quello di godersi le discese con la visuale più ravvicinata, dinamica, capace di enfatizzare una velocità già travolgente, a tratti psichedelica, e le animazioni, tanto della bici quanto del ciclista, sempre in piedi sui pedali, in spinta costante.

descenders recensione

L’illuminazione, soprattutto quando il sole comincia a tramontare tra gli alberi, regala scorci abbaglianti quanto suggestivi.

In Descenders, siamo davanti a un puro piacere di controllo che è la base di un gameplay più di fisico che di fisica (che come spesso accade in Unity diventa un po’ difficile da gestire in certi frangenti), tanto intuitivo quanto tosto, tutto nervi e tendini, che viene voglia di giocare a oltranza fin quando non lo si è padroneggiato, e poi oltre, per spingerlo sempre al limite. La giusta pesantezza, la sensazione di pericolo, la facilità con cui gestire i trick, tutto al posto giusto. Ma non ci sono santi in paradiso, nessun trucco e margini di errore che si contano sulle dita di una mano, pronti a ritornare alla casella di partenza.

Gli elementi “rogue” sono abbastanza canonici ma ben diluiti nell’esperienza

Gli elementi “rogue” sono abbastanza canonici ma ben diluiti nell’esperienza: quattro mappe da esplorare per nodi e ramificazioni (mescolando tappe facili, difficili e speciali), tracciati generati al momento, salute limitata (quindi occhio alle cadute, si parte da 3, aumentabili o recuperabili soddisfacendo gli obiettivi secondari) e perk in formato “membri della crew” da sbloccare ogni tot reputazione accumulata (tra trick, velocità, salvataggi all’ultimo secondo e tutta una serie di altre manovre), che influenzeranno la conformazione dei percorsi (curve più larghe, maggiori pendenze, più rampe per i salti…), variabili ambientali (bussola presente a video, previsioni meteo…) e caratteristiche della MTB (maggior agilità nell’inclinarla, più resistenza agli atterraggi rudi, minori vibrazioni a velocità elevate…).

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Sensazione di velocità sfacciata / Controlli intuitivi, agili e muscolari / Componenti roguelike che stimolano a perfezionarsi costantemente.

Contro

  • Esteticamente modesto / Fisica non ineccepibile.
8

Più che buono

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