Questa è la storia di un passato rinnegato e di un futuro che sterza verso nuovi orizzonti, ma prima di tutto è un ritorno in pista che sa di nuovo inizio. Questa è la storia di Project CARS 3.
Sviluppatore / Publisher: Slightly Mad Studios / Bandai Namco, Codemasters Prezzo: 59,99€ Multiplayer: Asincrono e Online Competitivo PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, Xbox One
Anche se qualcosa si era intuito, adesso è certo: il filo che legava Project CARS 3 ai suoi predecessori è stato tagliato e poi legato attorno a una filosofia diversa, più orientata all’accessibilità. Non che ciò sia un male: i simcade (titoli a metà tra arcade e simulazione) possono garantire un divertimento immediato e travolgente, ma d’altro canto è indubbio che la rinuncia alla propria identità abbia richiesto dei compromessi. E i compromessi, si sa, raramente vanno bene a tutti.
L’assenza della gestione delle gomme, del carburante, dei pit stop e delle qualifiche (ora limitate ad alcuni eventi) sono alcune delle rinunce cui mi riferisco, e il (ri)sentimento dei vecchi fan è comprensibile.
L’esperienza è assai meno semplice di quanto sembri e guidare può risultare appagante
Intendiamoci: le feature degne di nota non mancano, come ad esempio il buon feeling pad alla mano (il volante non è fondamentale) e, soprattutto, i tanti contenuti. Il fulcro del single player è la modalità Carriera, un’odissea composta da 10+2 categorie (Da Strada sono 6, GT sono 4 e Bonus 2, ovvero Sfide ed Eventi a Invito) formate da 4 sotto sezioni ciascuna, a loro volta composte da 3 gare (divise fra Breakout in cui abbattere gli ostacoli per fare punti, Lepre in cui conta la media su tre giri, Gara e Giro singolo) e un mini campionato.
Al computo bisogna aggiungere 211 vetture di ogni genere ed epoca, 51 circuiti che diventano 121 con i diversi layout interni, le competizioni online canoniche (Partita Veloce, Evento Programmato, Lobby personalizzata) e infine Rivals, un’appassionante modalità multiplayer asincrono divisa in Hot Lap, Pace Setters (vale la media nei tre giri) e Breakout. Non mancano poi eventi giornalieri, settimanali e mensili in cui bisogna scalare le classifiche globali, lottando con i fantasmi dei giocatori umani che hanno ottenuto tempi leggermente migliori dei nostri.
EHI VIN DIESEL, CE L’HAI CON ME?
Ogni gara in modalità Carriera prevede tre sfide che forniscono esperienza (o “xp”) aggiuntiva da sommare a quella ottenuta vincendo le gare o compiendo manovre positive; in questo aiutano molto i segnalini che indicano il punto di frenata, l’apice della curva e il punto d’uscita. L’esperienza serve per aumentare il proprio livello pilota o quello con una determinata auto, sbloccando così degli sconti sui pezzi da montare. Il livello pilota invece permette di accedere a bolidi migliori con cui correre nelle categorie superiori, a patto di possedere i crediti sufficienti per comperarli e aver sbloccato la categoria che ci interessa (la progressione è libera, non viene imposto un ordine).
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