Railway Empire : Complete Collection – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Railway Empire: Complete Collection ci porta in giro per il mondo per raccontare, a modo suo, la storia dei trasporti ferroviari dalla metà dell’Ottocento agli inizi del Novecento.

Sviluppatore / Publisher: Gaming Minds Studios / Kalypso Media Prezzo: € 39,99
Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 3+ Disponibile su: PC, PS4, Xbox One, Switch

C’è un gioco a cui è legata gran parte della mia giovinezza: Railroad Tycoon 2. Al titolo di Phil Steinmeyer sono legati molti dei ricordi della preadolescenza, nonché le mie prime esperienze con i gestionali, un genere a cui mi sono appassionato proprio grazie ai trenini di PopTop Software. Negli anni ho spesso cercato un degno erede di Railroad Tycoon 2, senza mai trovare nulla che potesse anche solo avvicinarsi a quel livello qualitativo estremamente elevato. Tant’è vero che da quando l’ho ricomprato su Steam, diversi anni fa ormai, è sempre stato presente tra i giochi installati su ogni mio computer, e ancora oggi di tanto in tanto ci scappa qualche partitina.




Ciò non significa che non apprezzi le alternative moderne, anzi, riconosco che ve ne siano di molto valide, e spesso riescono a catturarmi per un discreto quantitativo di ore. Tra queste è difficile non citare Railway Empire, che si presenta nuovamente sul mercato con una Complete Collection comprensiva di tutti gli aggiornamento e i contenuti aggiuntivi pubblicati da gennaio 2018 a oggi.

CIUF CIUF!

Lo scopo di Railway Empire, come tra l’altro è facilmente intuibile dal titolo del gioco, è quello di creare un vero e proprio impero commerciale che parte sì dai trasporti ferroviari, ma che per crescere deve per forza di cose espandersi anche in altri ambiti. La costruzione di strade ferrate su cui far viaggiare convogli di passeggeri e treni merci rappresenta dunque soltanto un aspetto del gioco, seppur indubbiamente centrale.

Railway Empire Complete Collection recensione

Nelle fasi avanzate è facile che la rete ferroviaria si ampli a dismisura.

Non basta infatti collegare due o più città alla propria rete, istituire diverse tratte e aspettare che il conto in banca cresca gradualmente, per poi reinvestire il denaro guadagnato nella costruzione di nuovi binari e stazioni, in un ipotetico circolo tanto virtuoso quanto fine a sé stesso.

Con l’incremento di capitale a disposizione è opportuno investirne una parte nelle aziende servite dalla propria rete ferroviaria

La faccenda è invece ben più complessa. Ogni centro abitato è dotato di attività manufatturiere e bisogni specifici da soddisfare facendo sì che le città ricevano le materie prime di utili al loro circuito economico-industriale. Per farlo bisogna erigere stazioni rurali e collegarle alla rete principale, altrimenti gli stabilimenti presenti in città non funzionerebbero e diverrebbe impossibile far viaggiare i prodotti finiti di città in città. Più bisogni vengono soddisfatti, maggiore sarà il grado di crescita degli insediamenti, più alti saranno i ricavi e dunque i profitti.

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Pro

  • Un gestionale ferroviario decisamente valido.
  • Sono inclusi tutti i contenuti aggiuntivi.
  • Longevità elevatissima.

Contro

  • L’intelligenza artificiale è basilare.
  • Interfaccia migliorabile.
  • Tutorial pressoché inutili.
8

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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