Il padrino dei videogiochi è tornato: sarà ancora una volta un’offerta che non potrete rifiutare?
Sviluppatore / Publisher: Hangar13 / 2K Games Prezzo: non disponibile Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: Xbox One, PlayStation 4, PC (Steam e Epic Games Store)
A quasi 10 anni di distanza dalla sua data di uscita ufficiale su Xbox 360, PS3 e PC, Mafia II torna ancora una volta, pronto ad aprire le porte a una trilogia che culminerà con l’arrivo a sorpresa del remake del primo storico capitolo. Piuttosto che a un remaster, ci ritroviamo di fronte a quella che 2K Games denomina Definitive Edition, una raccolta all’interno della quale troveremo tutti i contenuti che uno dei più giochi più amati di sempre ha da offrire. Ma riuscirà un titolo vecchio di due generazioni a dire la sua nel 2020 e a fare da appetizer per un nuovo inizio? Scopriamolo assieme!
STORIE D’ALTRI TEMPI
Mafia II trascina il giocatore nei panni di Vito Scaletta, un emigrato italiano di umili origini nato a metà degli anni ‘20. Dopo esser stato beccato letteralmente con le mani nel sacco durante una rapina, il malvivente viene spedito al fronte per combattere i nazisti piuttosto che in prigione.
Una volta tornato a casa da eroe di guerra, Vito scopre molto rapidamente che in realtà le sue disavventure sono appena iniziate: il padre appena deceduto ha infatti lasciato alla famiglia un debito davvero difficile da saldare e, per aiutare i suoi cari, il nostro protagonista sarà costretto a rivolgersi alla malavita.
Una volta tornato a casa da eroe di guerra, Vito scopre molto rapidamente che in realtà le sue disavventure sono appena iniziate
Buona parte del nostro tempo è passato guardando filmati che, a essere completamente sinceri, nonostante tutto riescono a mantenere alto il ritmo della narrazione, grazie a un tono tanto cupo quanto avvincente. Il vero gameplay è invece un misto di 4 meccaniche di base: sparatorie, scazzottate, sezioni di stealth e sezioni di guida.
LA VECCHIA SCUOLA
Fatta esclusione per alcune piccole sfumature, che non sono in grado di raggiungere gli standard dei tripla A odierni, come ad esempio le imperfezioni nell’audio – che fanno sì che alcune linee di dialogo (a prescindere dalla lingua utilizzata) si sovrappongano in maniera innaturale o utilizzino diversi livelli di volume – o il teletrasportarsi improvviso di alcuni NPC da una scena all’altra, è il puro gameplay dove si fa sentire maggiormente il peso degli anni.
Sebbene all’uscita potessero essere tranquillamente considerate alcune delle migliori sul mercato, le meccaniche di gioco, per quanto funzionali, risultano vecchie e la linearità e la ripetitività delle missioni di certo non aiutano. La stragrande maggioranza delle nostre giornate inizia e si conclude allo stesso modo, con ben poca varietà nel mezzo.
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