Dopo l’impresa compiuta nel 2016, id Software sarà stata davvero in grado di raccogliere per ben due volte di seguito il fulmine dentro una bottiglia? Hell yes!
Sviluppatore / Publisher: id Software / Bethesda Prezzo: € 59,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo e Co-op online PEGI: 18+ Disponibile su: PC, PS4, Xbox One, Stadia
Quando l’Inferno arriva sulla Terra (o su Phobos) ci sono poche persone in grado di rispedirlo indietro. Anzi, riformulo, ce n’è soltanto una, ed è così imponente che il miglior modo di descriverla è attraverso le reazioni degli altri al suo passaggio. Sgomento, terrore, soggezione, magari qualche debole, debolissima opposizione che svanisce in un attimo quando un’enorme mano afferra il loro fucile senza troppi complimenti per poi svanire dietro le porte di un ascensore.
“Warning, the Slayer ha entered the facility” annuncia una voce dagli altoparlanti, troppo tardi. L’arma spara una manciata di proiettili al plasma color cielo e dei nemici, di quei demoni invasori venuti dagli inferi per scatenare l’Apocalisse, non rimane altro che qualche grumo indistinto sul pavimento. Dato che il Doom Slayer pare proprio un uomo pragmatico, rendiamogli onore come si confà e non giriamoci troppo attorno: DOOM Eternal è riuscito a raggiungere o migliorare ogni singolo fantastico aspetto che ha reso DOOM del 2016 istantaneamente un classico, prestando particolare attenzione a limare alcuni dei difetti esposti dal pubblico o dalla critica. Si tratta di un’esperienza completa e omogenea, semplicemente “Godlike”.
Se il capitolo precedente è in grado di farti sentire una inarrestabile macchina omicida, questo nuova opera ti mette in tutto e per tutto nei panni del Doom Slayer, trascendendo la sua idea di puro scontro adrenalinico e diventando qualcosa di più. Perché, per uccidere demoni, essere troppo arrabbiati per morire non è sempre abbastanza.
METAL AND GORE
Il tratto più impressionante di Doom Eternal è il modo in cui riesce a intersecare tutti i suoi elementi in maniera impeccabile per creare una sua identità inscindibile. Una vera e propria sinfonia di sangue e metallo; una composizione che potrebbe rivaleggiare con quelle dei più arditi gruppi metal di sempre.
Una vera e propria sinfonia di sangue e metallo, che potrebbe rivaleggiare con i pezzi dei gruppi metal più arditi!
Questa incredibile capacità del reparto sonoro di mettere il giocatore nel giusto stato mentale era stata forse una delle lame a doppio taglio di quel titolo quasi perfetto uscito quattro anni fa: la propensione di DOOM nel separare le sezioni di esplorazione da quelle di combattimento faceva sì che, una volta iniziato lo sterminio, la musica potesse pompare fino a esplodere in una gloriosa pioggia di sangue, ma il lento crescendo raramente si concludeva in maniera soddisfacente.
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