Hunt: Showdown – Recensione PS4

Metodico, crudele e colmo d’atmosfera, Hunt Showdown resta un FPS competitivo affascinante anche su console, adatto ai cacciatori di mostri meno frenetici. 

Sviluppatore / Publisher: Crytek / Deep Silver   Prezzo: 39,99 €  Localizzazione: Testo   Multiplayer: competitivo e co-op online   PEGI: +18   Disponibile su: PC, PS4, Xbox One

A quasi due anni esatti dalla sua data di uscita su PC (ecco la recensione) e qualche mese dopo la sua venuta su Xbox One, Hunt Showdown sbarca finalmente anche sulla console di casa Sony. Questo peculiare sparatutto era già riuscito a sorprenderci a settembre dello scorso anno con la sua natura horror e un’ambientazione a metà tra il fantasy e lo storico. Ma riuscirà il titolo di Crytek a mantenere le sue incredibili visuali su PS4? E il controller potrà davvero competere con tutti i vantaggi offerti da mouse e tastiera? Scopriamolo assieme!

IMPARARE DAI PROPRI ERRORI

La prima cosa a balzare all’occhio quando ci si tuffa sulla versione di Hunt Showdown per PS4, una volta che ci si è ripresi dal canticchiare l’iconica canzoncina mormorata che ci accompagnerà piacevolmente per tutta la fase di preparazione, è che i menù non sono sfortunatamente migliorati granché. Anzi! Su console gli sviluppatori hanno deciso di riutilizzare lo stesso goffo sistema utilizzato su PC, confusionario e stracarico. Ogni angolo del nostro schermo sarà invaso da scritte, oggetti, cacciatori e armi dando un’immediata sensazione di claustrofobia.

Questa scelta di design sembra essere più dettata dalla necessità che dalla convenienza e si fa davvero pesante una volta che si prova a utilizzare solamente le frecce direzionali per navigare il mare di informazioni che ci viene scagliato contro. Cavarsela solo con quelle e con i tasti dorsali è assolutamente impossibile, tanto che dalla Crytek hanno deciso che, piuttosto che creare un nuovo sistema Ad Hoc, sarebbe stato meglio inserire nella versione console di Hunt Showdown un buffo puntatore da utilizzare muovendo lo stick sinistro. Sia chiaro, la soluzione di per sé funziona, in qualche modo, ma non si tratta di certo del miglior modo di navigare le proprie opzioni.

Dove invece questa versione brilla rispetto alle prime beta provate sul PC è la presenza di consigli e informazioni che compaiono sullo schermo in ogni sezione dei nostri menu, semplificando non poco la vita ai nuovi arrivati che entreranno nella mischia al lancio. Dal modo in cui funziona il proprio roster di cacciatori all’acquisto delle armi, tutto viene ora spiegato per filo e per segno e non si ha più l’impressione di essersi in qualche modo persi in mezzo a un campo di battaglia, senza sapere che pesci pigliare. Oltre a questo, sono presenti sin da subito tutte le altre migliorie integrate nel corso di questi ultimi tempi, come gli utilissimi tutorial, che permettono a tutti di provare con mano l’ebbrezza della caccia e familiarizzare con armi, accessori e utensili in un ambiente molto più sicuro di una partita online.

INSEGUENDO LE PREDE

Nel suo gameplay, Hunt: Showdown su console è parecchio simile a quanto visto sul buon vecchio PC. Il metodico e calcolato gameplay, caratterizzato da periodi di calma e da improvvise esplosioni di piombo e morte è sempre lì, così come sono sempre presenti e incredibilmente pericolosi tutti i mostri che abitano le paludi. La più grande differenza, come prevedibile, viene dalla possibilità di utilizzare una forma di mira assistita che aiuta a puntare meglio i bersagli immobili e si perde molto velocemente una volta che si tenta di mirare a qualsiasi cosa in movimento.

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