Conglomerate 451 – Recensione

PC

Conglomerate 451 è il secondo videogioco sviluppato da RuneHeads, piccolo team indipendente tricolore già autore dell’ambizioso Fall of Light.

Sviluppatore / Publisher: RuneHeads / 1C Entertainment Prezzo: €19,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC

Dopo quasi un anno trascorso nell’Accesso Anticipato di Steam, l’ultima fatica di questo duo nostrano è finalmente pronto per la release finale. Una gestazione durata circa nove mesi che ha dato alla luce un bambino pieno di potenziale.




Sì perché Conglomerate 451 ha dalla sua tantissime meccaniche interessanti che vanno a formare una formula di gameplay davvero intrigante capace di tenere incollati allo schermo per svariate decine di ore.

UNA MEGALOPOLI CORROTTA

Le vicende del gioco si svolgono in un futuro distopico dalle forti caratteristiche cyberpunk. Un futuro in cui l’umanità vive all’interno di enormi città suddivise in tanti distretti dove le compagnie multinazionali hanno più potere degli organi di governo. Ed è proprio per combattere il dominio di queste corporazioni che il senato di Conglomerate City ci ha messo a capo di un’agenzia speciale incaricata di sradicare le compagnie corrotte da uno dei tanti settori della megalopoli, il 451. Come boss di questa neonata agenzia governativa, a noi spetta quindi il compito di gestire una squadra di cloni, sfruttare le risorse raccolte durante le missioni per ricercare tecnologie genetiche o legate all’addestramento degli agenti, e personalizzare i membri del proprio team potenziandone armi e abilità, nonché innestando potenziamenti cibernetici avanzati alla bisogna.

Conglomerate 451 Recensione

I vicoli del settore 451 brulicano di teppisti che non vedono di buon occhio gli agenti governativi.

Da questo punto di vista, Conglomerate 451 offre una varietà davvero pazzesca giacché gli agenti possono appartenere a una tra otto classi differenti, ognuna specializzata in vari ambiti del combattimento. Eppure non finisce qui dal momento che durante il procedimento di clonazione di un personaggio abbiamo modo di modificarne il DNA per attribuire capacità aggiuntive che vanno a influenzare direttamente le statistiche di base.

Le schermaglie sono combattute sempre sul filo del rasoio, perlomeno nelle fasi iniziali dell’avventura

Per esempio, a seconda delle ricerche genetiche portate a compimento, possiamo fornire loro una vista migliore per incrementarne la mira, e dunque le chance di portare a segno le azioni, o magari aumentare la difesa, l’iniziativa, e così via. Poi, dopo aver creato il proprio team di agenti, arriva il momento di schierarli sul campo. Qui l’ultima fatica di RuneHeads svela le sue carte e diventa un vero e proprio dungeon crawler con un sistema di combattimenti tattici a turni. In ogni scontro abbiamo modo di controllare direttamente le azioni dei tre membri della squadra, ognuno dei quali ha a disposizione quattro capacità che spaziano dagli attacchi diretti alle abilità di supporto in grado di potenziare i compagni o applicare malus ai nemici.

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Pro

  • Buon mix tra gestionale e dungeon crawler.
  • Sistema di combattimento interessante.
  • Tantissime opzioni di personalizzazione.

Contro

  • Il setting è fin troppo generico.
  • I livelli tendono a ripetersi spesso.
  • Come si spegne il drone dell’agenzia?
8

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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