Ancestors: The Humankind Odyssey – Recensione PS4

PC PS4 Xbox One

Ancestors The Humankind Odyssey sin dai suoi primissimi vagiti era un atto di fede. In un mercato consolidato per il genere survival, le meccaniche che il titolo di Patrice Désilets (principale fautore di Assassins’s Creed, per chi ancora non lo sapesse) presentava erano una forte scommessa.




A distanza di circa quattro mesi dalla prima release su PC, a cui sono seguite le tante e diverse recensioni – compresa la nostra – Ancestors The Humankind Odyssey è pronto a raccogliere altri doverosi feedback, approdando su console PlayStation 4 e Xbox One con tutti i miglioramenti e le ottimizzazioni del caso.

C’ERA UNA VOLTA, TANTO TEMPO FA…

Un’importante premessa di cui mi prendo la totale responsabilità (facciamo che la dividiamo in due, ndII-V): questa non vuole essere una recensione correttiva di quella precedente, che comunque salutava il gioco con buonissime parole, bensì l’approccio inedito di chi la scorsa estate è stato subissato di altre cose da fare e trova solo ora, con l’arrivo della versione console, l’occasione di provare il titolo su PS4. Ciò detto, voglio subito alzare la temperatura: ho trovato Ancestors The Humankind Odyssey tanto affascinante quanto unico nel suo genere.

Ancestors The Humankind Odissey Recensione PS4

Ancestors The Humankind Odyssey è uno dei survival game più ispirati degli ultimi anni, probabilmente il più originale

Dopo neanche una mancata di ore, la mia testa ha cominciato a vagare indietro nel tempo per approdare al 10 agosto 2016. Qualche avventore avrà già riconosciuto la data, altri no, ma tolgo subito il dubbio dicendo che corrispondeva all’uscita di No Man’s Sky. Ebbene, nonostante Hello Games abbia raddrizzato il tiro con la sua creatura, già nella sua diabolica prima versione, il titolo mi piacque tantissimo, risvegliando quelle emozioni di meraviglia e stupore, il vero senso della scoperta, dell’inedito, che si mostravano plasmandosi davanti i miei occhi. Ecco, con Ancestors The Humankind Odyssey ho ritrovato la stessa appagante sensazione, quella di essere gettati in un mondo conosciuto e razionalizzato solo nei testi di storia e successivamente idealizzato.

A capo di tutto troviamo il nostro clan di primati, che dovremmo letteralmente gettare nel mondo, facendo continua conoscenza con qualcosa a noi ancora sconosciuto: acqua, cibo velenoso e non, prede e predatori. Ho impiegato almeno un paio d’ore per capire come “costruire” un letto ove riposarsi, ed ero ricolmo di gioia quando dopo un tempo paragonabile il mio primate aveva sviluppato e allenato abbastanza neuroni per riuscire a passare un oggetto raccolto da una mano all’altra, senza andare contro a scompensi ormonali o isterici. Nello stesso modo con cui Ancestors The Humankind Odyssey chiede forte immedesimazione al giocatore, progredendo con grande fatica e utilizzando l’osservazione del mondo come arma di crescita ed evoluzione fondamentale, l’articolatissimo processo si riflette direttamente su di noi.

Ancestors The Humankind Odissey Recensione PS4

ero ricolmo di gioia quando, dopo ore, il mio primate aveva sviluppato e allenato abbastanza neuroni per una determinata azione

Come i nostri primati si muovono osservando, ascoltando e decodificando i rumori del mondo, un’altra grande peculiarità del titolo era la sostanziale assenza di aiuti durante le primissime fasi, con la scoperta delle diverse meccaniche connessa al momento stesso dell’approccio – genuinamente curioso – a piante, animali o altri elementi naturali. Tutt’ora, la possibilità di disattivare permanentemente l’HUD mostra l’intenzione di offrire un’esperienza rivolta totalmente all’approccio sensoriale, con la scoperta e il senso dell’ignoto, come punto di ulteriore coraggio di Ancestors The Humankind Odyssey.

EVOLUZIONE DELLA SPECIE

C’è da dire che la versione console presenta diverse novità rispetto all’esordio su PC: prima di tutto, il team di sviluppo si è dimostrato attento ad ascoltare il feedback degli utenti lungo i mesi, muovendosi in special modo verso il fattore dell’accessibilità. Fermo restando che Ancestors The Humankind Odyssey è, senza ombra di dubbio, il survival più innovativo degli ultimi anni, una parte dell’innovazione era veicolata proprio dall’assenza di tutorial o spiegazioni dettagliate intorno alle meccaniche di base. Tutto avveniva tramite tentativi, introducendo valore al caso fortuito in cui veniva compreso, ad esempio, come rompere una noce con un sasso o costruire un primo rifugio per il nostro clan. Sotto questo aspetto, la nuova versione offre piccole indicazioni che servono a sapere cosa fare. Attenzione, però, perché sapere cosa fare non significa essere istruiti su come farlo, e anzi su questo punto il gioco resta debitamente impegnativo.

Ancestors The Humankind Odissey Recensione PS4

Gli aiuti non rendono più semplici scoperte e soluzioni, che al contrario dovranno essere costantemente cercate, analizzate e provate

Gli aiuti non rendono più semplici scoperte e soluzioni, che al contrario dovranno essere costantemente cercate, analizzate e provate. Il gioco, dunque, ci darà un’indicazione sommaria su cosa fare, ma nell’atto pratico saremo sempre costretti a tentare, sbagliare e riprovare di nuovo, così da trovare la chiave di Volta nella creazione, non so, del fuoco o di una lancia. Anche negli scontri le modalità di selezione degli oggetti è stata modificata, aiutandoci a cogliere solo le risorse davvero utili in quel frangente, evitando di ringhiare contro animali feroci armati di un fiore. Nuove introduzioni anche nella schermata di gestione del clan, così come nella tabella con tutte le statistiche nostre e della progenie. Restano alcune criticità dovute a bug o collisioni innaturali dei modelli, probabilmente frutto di errori di programmazione già nella fase progettuale; difetti difficilmente correggibili, insomma, che purtroppo si palesano anche su PS4. D’altra pare, il gioco gira in modo solido e senza particolari cali di frame, segno che il lavoro di porting è stato effettuato con cura meticolosa.

I dettagli tecnici trovano comunque un forte catalizzatore nelfattore casualità di Ancestors The Humankind Odyssey: possiamo controllare una scimmia e impartire comandi indiretti alle altre, ma l’imprevedibilità della vita (o del gioco) ci metterà sempre lo zampino e, quando pensavamo di essere al riparo in una data parte della mappa, un imprevisto potrà sempre concretizzarsi in grossi animai feroci o altri pericoli ambientali, capaci di seminare il panico nel gruppo. Ciò si manifesta in modo spesso caotico, ma non fa altro che sottolineare la nostra incapacità nel gestire tutti i primati del clan: non è detto, insomma, che fare tutto nel migliore dei modi comporti un sicuro successo; di sicuro c’è solo l’incontro con altre disgrazie e problemi.. Ancestors The Humankind Odyssey gioca con il concetto stesso di tempo, controllo delle volontà e dello spazio di azione, restituendo una sensazione più unica che rara anche quando ci si confronta con i suoi aspetti più criptici.Ancestors The Humankind Odissey Recensione PS4

L’imprevedibilità della vita e della morte si abbatte con feroce violenza sul nostro clan di primati

Al netto di tutto ciò, come già sottolineato, anche allo stato attuale non mancano i limiti di una piccola produzione, ma l’idea centrale è sostenuta da un solido gameplay che pecca di ripetitività dopo la prima decina di ore di gioco; eppure, proprio quando sembra sopirsi dietro a cliché e banalità, il titolo di Panache Digital Games mostra le unghie e i denti, regalandoci ulteriori motivi per ritenerlo un’esperienza del tutto inedita, una vera e propria boccata d’aria fresca per il genere survival che. come ogni diamante grezzo. necessita di importanti lavori di smussamento. L’incomparabile pregio è di aver mostrato una strada verso qualcosa di diverso, capace di sbagliare per mutare in meglio: l’evoluzione del gaming è ancora in atto, proprio come quella dell’uomo.

Ancestors The Humankind Odyssey è un titolo tanto ostico quanto affascinante per la libertà di azione nel suo atipico open world, in cui ogni scoperta diventa un momento esaltante, seppur non sempre facilmente interpretabile. Preso nella sua complessità, il lavoro di Panache Digital Games è encomiabile per gli standard qualitativi odierni: un’opera da giocare, scoprire e riscoprire ogni qual volta la sfida offerta dal mercato videoludico si riveli insoddisfacente per la voglia di qualcosa di nuovo, di coraggioso. Un gioco che potete lasciare sui vostri hard disk per ritornarci ancora e ancora, sentendovi immersi in meccanismi “antropologici” fino ad oggi idealizzati solo nei libri di scuola.

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Pro

  • Ogni scoperta è sempre una grande emozione.
  • Ambientazione e meccaniche innovative.
  • Sistema di abilità ben stratificato e innestato.
  • Migliorato lungo i mesi.

Contro

  • Anche con i tutorial rimane poco accessibile.
  • Ancora tanti e fastidiosi bug.
8

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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