The Elder Scrolls Online : Dragonhold – Recensione

PC PS4 Xbox One

In cuor mio sapevo che la passeggiata per le lande desertiche di Elsweyr rappresentava solo l’inizio di un lungo viaggio, ripreso oggi in Dragonhold. Un percorso che avrei passato in compagnia di nuovi compagni armati di scaglie e denti affilatissimi. I giocatori accaniti di Elder Scrolls Online, per gli amici ESO, sanno già di cosa sto parlando.




Ed è infatti dopo Elsweyr che gli autori del gioco hanno iniziato a pubblicare contenuti interamente dedicati ai draghi, le creature ricorrenti in innumerevoli scenari fantasy che hanno colpito anche il mondo di Tamriel, gettando fiamme e morte dalle loro fauci con l’unico scopo di distruggere il mondo per diventarne gli unici padroni. Cosa saremo in grado di fare noi, prodi eroi senza macchia e senza paura, per fermarli?

LA STAGIONE DEL DRAGO

Come anticipato sopra per le vie brevi, l’uscita del pacchetto di espansione Elsweyr ha rappresentato solo l’inizio della venuta dei draghi. Un incipit burrascoso, in cui il popolo di Tamriel si è trovato a fronteggiare un’antica minaccia dimenticata da tempo, senza effettivamente avere alcuna nozione di come sconfiggerla una volta per tutte.Dragonhold recensione

L’espansione Elsweyr ha rappresentato solo l’inizio della venuta dei draghi

Tutto ha inizio appunto nella provincia che dona il nome all’espansione, ed è proprio qui che i giocatori cominceranno a entrare in contatto con tutti i problemi presenti nella patria dei Khajiit, popolo oppresso da conflitti politici interni a cui il giocatore partecipa, mentre ovviamente cerca di fronteggiare il pericolo rappresentato dai draghi. Gli autori del gioco sono riusciti a dosare particolarmente bene le informazioni necessarie per sviluppare la storia, regalandoci a tutti gli effetti un prodotto accattivante, capace tra l’altro di mantenere un ritmo incalzante dalla prima all’ultima missione, tenendosi persino nella manica qualche gradita sorpresa con l’intenzione di darci il proverbiale appuntamento al prossimo episodio. E così è stato fino a Dragonhold, che a tutti gli effetti chiude questa stagione del drago conducendoci nella parte più a sud della regione di Elsweyr, sviluppando una missione principale che servirà a farci approfondire ulteriormente l’incredibile lore intorno al prodotto e chiudendo il cerchio, almeno si fa per dire, con l’incontro di Sai Sahan, uno dei membri dei Five Companions che vuole far tornare alla ribalta l’antico ordine dei Dragonguard.

Partendo dalla capitale di Senchal, noi e il nostro manipolo di nuovi compagni partiremo per una grande avventura, scoprendo che la minaccia draconica affrontata precedentemente è solo la punta di un iceberg pericolosissimo, pronto a portarci numerose sventure qualora non riuscissimo a debellare questa minaccia in men che non si dica. Viaggiando attraverso numerose rovine e riscoprendo, con sorpresa, la parte più tropicale della regione, andremo in lungo e in largo per questa nuova porzione di territorio, svolgendo come di consueto la solita routine rappresentata da campagna principale, side-quest, world boss (sempre draghi) e qualche altra sorpresa che non sto qui a sottolinearvi.Dragonhold recensione

il nostro viaggio svelerà interessanti retroscena sul popolo draconico

Senza scendere nei dettagli della trama, basta semplicemente sapere che il nostro viaggio svelerà interessanti retroscena sul popolo draconico, mettendoci anche in contatto con interessanti personaggi unici nel loro genere, la maggior parte appartenenti chiaramente alla razza Khajiit. A tutti gli effetti Dragonhold è un prodotto che riesce a chiudere l’ottima tripletta portata avanti con Elsweyr e Scalebreaker, migliorando inoltre tutta quella parte di problemi tecnici che sembrava affliggere parte del gameplay delle medesime. L’update 24 ha migliorato ESO riscrivendo così un nuovo tassello positivo nel mosaico che compone il gioco, mostrando a tutti i competitor che quest’ultimo è un prodotto che può tranquillamente concorrere con i competitor più grossi, raggiungendo almeno sul punto della lore persino World of Warcraft.

PIU’ LE COSE CAMBIANO, PIU’ RESTANO LE STESSE

Al netto delle belle parole profuse per Dragonhold, un occhio attento si sarà accorto che alcune delle meccaniche di gioco più classiche degli MMO non fanno altro che ripetersi, generando quella sorta di contrappasso pericoloso che potrebbe in qualche modo penalizzare l’esperienza per le terre magiche di Elsweyr. Il discorso è praticamente sempre lo stesso, partire da un punto A per arrivare a un punto B, magari risolvendo nel mezzo anche una parte C, D e pure E. Il problema di Dragonhold è che fa tutto questo in uno spazio più “angusto”, rendendo a tutti gli effetti questa routine un pelino più pedante di quelle spese sui DLC precedenti. Sulla base dei contenuti, tra equipaggiamento e armi di ogni sorta, questo contenuto prevede anche la possibilità di riunirsi all’interno di una base operativa dove sarà possibile radunare gli altri cacciatori dell’ordine, potenziandola inoltre mentre andremo avanti nella storia.Dragonhold recensione

Dragonhold prevede anche la possibilità di riunirsi all’interno di una base operativa

Difficile definire queste meccaniche come un male assoluto, anche perché sono proprio alla base del genere, ma ammetto che in questo particolare caso ho avvertito di più il fatto di affrontarle, trovandomi spesso ad aver voglia di una pausa per fare altro. Sta di fatto che comunque Dragonhold comprende al suo interno anche un nuovo dungeon confezionato per l’occasione, sebbene la parte più interessante si rivela essere sempre quella di poter girare in libertà per il mondo col fine di scovare tutti i possibili extra utili a sbloccare gli achievement contenuti nel titolo (ci sono gli addon, lo so, ma nulla vieta di giocarlo senza!).
Ricordo, infine, che testo e audio sono sempre in inglese, e che per sbloccare Dragonhold avete la doppia possibilità di spendere la valuta in-game, 2000 Crowns, o averlo automaticamente con l’abbonamento ESO Plus.

Passeggiare insieme a nuovi compagni di viaggio per le terre meridionali di Elsweyr è stato piacevole, sebbene il viaggio sia durato appena quattro o cinque ore, e sono convinto che Zenimax sia riuscita a chiudere questa stagione del drago in modo coerente e preciso. Elder Scrolls Online è sicuramente un prodotto valido, capace di sopravvivere alle controparti di settore proponendo un’avventura lodevole e ricca di colpi di scena. Se avete seguito con piacere il viaggio iniziato con Elsweyr non potete farvi mancare questo capitolo!

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Pro

  • Un ottimo modo di arricchire la lore del gioco.
  • I draghi sono stupendi e perfettamente inseriti nel plot narrativo.
  • Migliorato dopo l’update 24.

Contro

  • Un po’ troppo “concentrato”....
  • Il viaggio inizia a farsi talvolta stancante.
7.8

Buono

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