Si può dire di tutto sulla ludoteca della prima Xbox, ma sicuramente l’ostinazione delle software house giapponesi merita una menzione d’onore, classificandosi con il senno di poi come qualcosa di davvero eroico. Ingombrante e più americana della torta di mele, la prima console di Microsoft proprio non riusciva ad andare a genio ai giovani samurai, tuttavia il ciclopico controller di Tekki o l’incommensurabile Ninja Gaiden testimoniano che gli sviluppatori hanno giocato ogni singola carta per rendere appetibile lo scatolone nero da quelle parti. Tra i vari sforzi, Metal Wolf Chaos occupa un posto d’onore: creato dal team responsabili dei due ottimi Otogi, è un gioco che ha raggiunto nel tempo un discreto culto presso i giocatori occidentali per via della sua ambientazione fuori di testa, che mischia combattimenti a base di robot con un patriottismo caricaturale e sopra le righe.
È TEMPO D’INGIUSTIZIA
Il 2010 è passato da poco, e la terra della libertà non se la passa bene. I prezzi del carburante sono schizzati alle stelle così come la criminalità, mentre la disoccupazione ha toccato valori critici: in tutto questo caos, la colpa cade sull’apparente negligenza del presidente Michael Wilson, cacciato dalla Casa Bianca e costretto alla fuga durante il colpo di stato architettato da Richard Hawk, il suo vice. Da qui in poi la follia ingrana la quarta e parte a tutto gas, senza staccare il piede dall’acceleratore per tutto il resto del gioco: la fuga di Michael avviene ai comandi di Metal Wolf, il robot presidenziale (!) armato di tutto punto, vomitando piombo su soldati non sufficientemente patriottici mentre guadagna l’accesso all’Air Force One, che decolla da una pista segretissima nascosta sotto il Washington Memorial!
Se avete lo stomaco per apprezzare una simile dose di esplosioni e satira, la scrittura di Metal Wolf Chaos DX potrebbe davvero rappresentare un valido motivo d’acquisto
THE AMERICAN WAY
Ludicamente parlando, Metal Wolf Chaos XD conserva l’anima di un gioco d’azione uscito nel 2004, e non fa davvero nulla per mascherarlo. Si è rifatto il trucco grazie agli amici di General Arcade toccando risoluzioni fino al 4K e offrendo il supporto per i moderni schermi 16:9, ma dentro di sé non è cambiato molto rispetto al passato. Stessi modelli poligonali e stesso schema di gioco; soprattutto, stessa idiozia dei nemici, specie quelli appena usciti dai trasporti, che rimangono fermi come idioti davanti al 47° Presidente degli Stati Uniti a bordo di un robot assassino. Cioè, in un contesto simile forse resterei inebetito anche io, ma non è questo il punto. La questione è che, nel 2004, Metal Wolf Chaos era un vero e proprio spettacolo visivo su Xbox, e questo contribuì alla sua fama e al prezzo che al momento gli viene appioppato sul mercato collezionistico; oggi, gli stessi asset appaiono rozzi e spartani, nonostante siano apparentemente tirati a lucido da risoluzioni più moderne. Così come lo schema di gioco che ci spinge a vagare tra le varie location alla ricerca di bersagli sensibili o ostaggi da liberare, abbattendo nel contempo plotoni di nemici tutt’altro che scaltri e fortificazioni spugna, capaci di incassare missili come nulla fosse.
Oggi, gli stessi asset appaiono rozzi e spartani, nonostante siano apparentemente tirati a lucido da risoluzioni più moderne
ASPETTATIVA E RISULTATO
Nonostante lo spettacolo dipinto finora appaia decisamente sconsolante, resto convinto che un giro con Metal Wolf Chaos XD sia ancora un’esperienza consigliabile. A partire dal prezzo ridotto, ché venticinque euro o giù di lì sono quisquilie rispetto alla somma che l’originale esigerebbe dal vostro portafogli su E-Bay. Poi, si vede chiaramente che From Software si è impegnata parecchio per tirare fuori un gioco progettato per intrattenere con qualità e inventiva: nelle sue dieci ore circa di longevità, Metal Wolf Chaos XD vi tirerà addosso di tutto tra set-piece e boss veramente enormi, spesso arricchendo il blando scenario di base (vaga per la mappa alla ricerca dei bersagli) con affascinanti aggiunte, vedi un cannone a rotaia sull’isola di Alcatraz pronto a fare a pezzi la West Coast, da eliminare prima che il conto alla rovescia termini e possa sparare il raggio fatale. Ancora meglio, l’azione riesce ad essere sufficientemente rapida nonostante le premesse, perché il Metal Wolf è poco più grande di un normale essere umano e permette quindi di sbizzarrirsi tra scatti e schivate, facendo lo slalom tra nugoli di esplosioni. A tal proposito il postbruciatore montato sulla schiena del robot va in sovraccarico piuttosto velocemente, e in queste situazione il sistema pensa bene di attingere alla riserva di punti ferita pur di non interrompere lo slancio, generando una meccanica tra rischio e ricompensa potenzialmente molto intrigante.
È facile comprendere e giustificare lo stato di culto che Metal Wolf Chaos XD è riuscito a creare involontariamente durante gli ultimi quindici anni: ambientazione folle, pungente satira (la fittizia e manipolabile DNN ha più di qualche punto in comune con Fox News) rivolta alla società americana e una buona realizzazione tecnica, il tutto al servizio di uno sparatutto in terza persona godibile. Solo che quest’ultimo ingrediente non è invecchiato benissimo: Metal Wolf Chaos XD è piuttosto facile, spartano da vedere e le armi non riescono a trasmettere la giusta sensazione di dolore. Parte dei problemi era presente già nel 2004, ma allora bastava vedere i neon di San Francisco cadere sotto i nostri proiettili in un arcobaleno di frammenti colorati per rimanere a bocca aperta. Però si tratta ugualmente di un acquisto consigliato se apprezzate i giochi vecchia scuola senza troppi fronzoli o personalizzazioni, anche solo per alcuni boss e situazioni veramente fuori di testa.