Sette anni possono essere pochi. Sette anni possono essere tanti. Dipende da cosa si utilizza come metro di giudizio. Nel mondo dei videogiochi è un periodo abbastanza lungo, che può portare con sé cambiamenti importanti, addirittura epocali. Come se la cava ai giorni nostri un gioco uscito sette anni fa? A volte bene, a volte male. Ci sono titoli che, pur con delle rughe, riescono ancora a emergere. Ce ne sono altri che, invece, vengono sommersi dal peso degli anni. A quale di queste categorie appartiene Sniper Elite V2 Remastered? Scopriamolo insieme.
UN CECCHINO RINGIOVANITO
Parto subito con le note liete. Ribellion ha svolto un buon lavoro per quanto concerne la realizzazione tecnica. Al contrario di quanto accaduto con altri team di sviluppo, protagonisti di rimasterizzazioni a dir poco rivedibili, in questo caso ci troviamo di fronte a un evidente passo in avanti a livello visivo. Mentre il comparto sonoro non ha subito modifiche di rilievo, ogni elemento grafico è stato trasportato nel 2019. Ovviamente ci sono delle limitazioni, i modelli e le animazioni dei personaggi ad esempio palesano in parte la loro vecchiaia, ma l’impatto globale è decisamente gradevole.
Ribellion ha svolto un buon lavoro per quanto concerne la realizzazione tecnica
SETTE ANNI, E NON SENTIRLI?
Per quanto riguarda la parte prettamente giocata, nulla è stato toccato rispetto alla versione originale. Non sono stati apportati cambiamenti alle dinamiche di gioco, come peraltro era ampiamente preventivato e prevedibile, e non sono stati modificati neanche quegli aspetti che invece avrebbero potuto essere rimessi a posto, almeno in parte. Sto parlando in questo caso dell’intelligenza artificiale, che proprio come nel 2012 mostra più di una indecisione. Se infatti è vero che, soprattutto a livello di difficoltà massimo, i nemici riescono a causare più di un grattacapo, è innegabile che in alcuni frangente si assiste a delle “storture” incomprensibili. Soldati che si accovacciano in mezzo a una strada, che sbagliano completamente la posizione della copertura o che rimangono ancorati a una specifica zona della mappa senza modificare il proprio comportamento in base a quanto sta accadendo sul campo di battaglia. Un vero peccato, perché l’impressione è che migliorare in questo campo non sarebbe stata un’impresa impossibile e, con una rinnovata IA, l’azione avrebbe guadagnato diversi punti.
Non sono stati apportati cambiamenti alle dinamiche di gioco
QUANDO I TEDESCHI HANNO BOMBARDATO PEARL HARBOR
La proposta messa in campo da Rebellion è tutto sommato adeguata a livello qualitativo. Discorso analogo può essere fatto anche per quanto riguarda la quantità di contenuti proposti. Oltre all’avventura base (una decina di ore) sono presenti anche tutti i DLC, con nuove armi e missioni che porteranno Karl ad affrontare addirittura Adolf Hitler. Presente in una doppia veste, decisamente corposo anche il multiplayer. Da una parte abbiamo una serie di quattro modalità cooperativa per due giocatori, tra le quali spicca la possibilità di affrontare l’intera Campagna. Dall’altra invece abbiamo sette varianti per un massimo di sedici giocatori, a squadra o tutti contro tutti, in cui la vittoria viene decretata in base a parametri quali il numero di uccisione o la distanza di uccisione più elevata. Unico neo in questo campo, è la quantità di partite disponibili. Al momento il movimento sui server è decisamente limitato, e l’attesa può essere lunga al limite dell’infinito.
Sniper Elite V2 Remastered è una buona rimasterizzazione di un titolo discreto. Il peso degli anni si fa in parte sentire, e le dinamiche di gioco risentono di qualche soluzione strutturale ormai superata. Il titolo Ribellion riesce comunque, soprattutto al livello di difficoltà più elevato, a proporre una sfida accattivante anche per i cecchini dotati di una buona esperienza nel settore. Ampia promozione per il comparto tecnico, così come è apprezzabile la scelta di inserire tutti i contenuti extra e la (abbastanza divertente) componente multigiocatore.