Dalla magia di Tales of Arise, nuovo capitolo del franchise di Tales of, sopraggiunge Beyond the Dawn, un DLC che esplora ed estende il racconto della compagine di Alphen in modo attento e particolareggiato, affinando i rapporti e introducendo un nuovo personaggio.
Sviluppatore / Publisher: Namco Bandai Entertainment / Namco Bandai Entertainment Prezzo: 29,99 € Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile su: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC Data d’uscita: Già disponibile
Non serve specificarlo, ma lo faccio comunque: Tales of Arise è il miglior JRPG del 2021, e probabilmente il miglior Tales of dai tempi di Tales of Berseria, uno dei miei preferiti in assoluto. Oltre a proporre una storia brillante, capace e intelligente, Namco Bandai ha avuto la grande intuizione di unire una trama unica con delle tematiche delicate, facendo leva sul rapporto fra Alphen e Shionne, e delineando di conseguenza le sfaccettature degli altri compagni, ognuno di essi con sentimenti e situazioni diverse.
È stato dunque meraviglioso perdersi nei meandri di una fantasia che va ben oltre i classicismi cui si è abituati con altrettanti JRPG. Con Beyond the Dawn, infatti, il team nipponico ha proposto un raccordo fra il finale e l’unione di Dahna e Rena, udendo due mondi completamente opposti. La Spada ardente, in tal senso, ha infiammato ancora una volta e lo ha fatto con capacità pure in questo nuovo e coinvolgente racconto.
LA VITA OFFRE TANTA SPERANZA
È passato un anno dalla conclusione di Tales of Arise, e i due mondi di Rena e Dahna, finalmente uniti in uno solo dopo la sconfitta del Grande Spirito, ora si ritrovano a dover combattere contro gli Zeugle e a interfacciarsi con i Mausolei, dei luoghi che racchiudono un antico potere ancestrale, e che rappresentano una delle principali novità all’interno del pacchetto di Tales of Arise. In termini narrativi, a impreziosire il racconto è l’entrata in scena di un nuovo personaggio, la giovane Nazamil, una bambina che ha sangue renano e dahano nelle vene, e che è stata sempre isolata e maltrattata, nonostante il suo lignaggio.
Parte della scrittura del titolo, infatti, si basa interamente su questo rapporto, e su cosa lega sia Alphen che la piccola Nazamil, che è la vittima di un sistema brutale che ha sempre mal considerato chi è più debole. Al riguardo, l’opera si limita a raccontare una storia classica, notevole e sfaccettata, ma che avrebbe meritato una maggiore cura nello svolgimento, nonostante un buon ritmo in grado di tenere incollato il giocatore allo schermo per tutta la sua durata – dodici ore in tutto per completare la storia principale del DLC, ma venti per completare le missioni secondarie.
UN TALES OF ARISE: BEYOND THE DAWN MOLTO LIMITATO
Anche se la storia viene estesa e i rapporti definiti al meglio, la struttura ludica è rimasta pressoché immutata. Niente aggiunte di rilievo, purtroppo, e rimango dell’idea che il titolo ne avrebbe giovato eccome. Oltre a un numero ben corposo di missioni secondarie, Tales of Arise: Beyond the Dawn è incredibilmente pigro sotto l’aspetto ludico ed esplorativo, proponendo sfortunatamente troppo poco, guardando il prezzo di listino e cosa effettivamente avrebbe potuto essere affinato e migliorato.
L’inserimento dei dungeon, tuttavia, dà anche modo di affrontare un numero generoso di nemici e boss complessi da gestire. L’espansione, esattamente come il capitolo principale, l’ho vissuta al massimo della difficoltà, così da sfruttare totalmente l’intero sistema di combattimento, che è rimasto inalterato e, quindi, ancora oggi sopraffino e ben implementato. Cosa resta di Tales of Arise: Beyond the Dawn, però, è la sua storia: non è un DLC che impreziosisce il lato ludico né lo plasma ulteriormente, e la mancanza di novità al riguardo rappresenta un problema reale. Sul resto, d’altronde, niente da eccepire: è pur sempre Tales of Arise.
In Breve: Tales of Arise: Beyond the Dawn è una buona occasione per tornare a vestire i panni di Alphen e scoprire le sfaccettature di un mondo nuovo mondo che ora è solo da ricostruire. Sul lato ludico, purtroppo, manca qualcosa e si poteva aggiungere qualche novità, specie per tracciare una differenza fra il capitolo originale e l’espansione, utilissima solo in termini narrativi.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, come gira: Ottimamente e senza intoppi.