Thirsty Suitors – Recensione

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L’amore non è bello se non è litigarello, e tutte cose. Thirsty Suitors, che delle relazioni si prende gioco ampiamente, è quella sorpresa che non ti aspetti e trovi imbandita così, come fosse un ottimo cibo indiano. La differenza è che qui non si cucina affatto, ma si combatte con gli ex. Già, i tuoi, i miei e i suoi.

Sviluppatore / Publisher: Outerloop Games / Annapurna Interactive Prezzo: € 29,99 Localizzazione: Presente Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile su: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Xbox One, Nintendo Switch Data di lancio: 14 novembre 2023

Di indiano, in realtà, non c’è solo il cibo. Lo è anche la protagonista delle vicende, la giovanissima Jala, che torna a Timber Hills, una sorta di Newport Beach senza Ryan Atwood e Marissa Cooper, ricolma di ex arrabbiati pronti a renderle la vita impossibile. Lo ammetto, è il classico ritorno del figliol prodigo da un periodo di ricerca interiore: chiunque ha passato questo periodo. Alle volte a causa di una cotta andata a male, di un rapporto che si è infranto sul nascere, di altre frequentazioni e di un numero incalcolabili di delusioni amorose. È il ciclo della vita del Re Leone, succede, uno non può farci nulla. Jala, però, è senza un quattrino: ha speso soldi, tempo e tanta sanità mentale per inseguire un sogno che non si è affatto concretizzato.




A non lasciarla mai, ma proprio mai, ci sono i suoi genitori. È una storia di un trentatreenne qualsiasi nel 2023, in sostanza: disilluso, stanco e già vecchio, non ha molte speranze per il suo futuro ed è sicuro di aver completamente perduto le sue occasioni. Se da una parte bisogna razionalizzare e prendere atto che è andata così, dall’altra almeno ci sono un letto comodo, degli spuntini e, soprattutto, la televisione via cavo; mancano solo i videogiochi e potrebbe diventare, in effetti, la vita tipo di chiunque – e non mi dispiacerebbe affatto, scusate la sincerità. Al netto delle battute, Thirsty Suitors parla di te, di me e di voi: è un grande, grandissimo libro di rapporti, situazioni e momenti paradossali che Outerloop Games, con intelligenza e attenzione, ha trasposto su schermo con lucidità e tanta passione. Alle spalle del progetto, inoltre, c’è pure Annapurna Interactive, ormai propagata ovunque là dove ci sono progetti interessanti.

TORNARE A CASA

Jala è su un pulmino qualunque, probabilmente lo stesso su cui era tre anni prima per andarsene da casa sua. Ora, al contrario, la direzione non è l’ignoto ma ciò che conosce meglio, anche se preferirebbe dimenticare. Se però ha imparato qualcosa negli ultimi tre anni, ovvero poco e nulla, è che a casa ha qualcuno che le vuole bene. Certo, si tratta dei suoi genitori, pronti a riaccoglierla e a sostenerla; o almeno, suo padre sarebbe pronto a supportarla sempre e comunque. In ogni caso, sembra proprio che il panorama dei videogiochi, specie grazie a opere come Lake di Gamious, adorino parlare di ritorni a dove si è cresciuti.

Uno dei motivi per cui è meglio non farsi mai nemica la propria madre. O quella di una ex.

La differenza sostanziale fra una Meredith Weiss e la giovane e vivace Jale è presto detta: una è costretta a farlo per mandare avanti l’attività di famiglia, mentre l’altra perché non saprebbe dove andare. La protagonista di Lake ha diverse persone che le vogliono bene oltre ai suoi parenti, mentre Jala è odiata da chiunque, specialmente da un esercito di ex cui ha spezzato il cuore senza tante cerimonie. Il passato della giovane, in tal senso, è pieno zeppo di occasioni sprecate, bugie e corteggiamenti che l’hanno spesso portata sulla cattiva strada. Non potendo raccontarvi tutto, anche perché la trama di Thirsty Suitors è scoppiettante e regala perle di saggezza infinite, la scrittura è appassionante e coinvolgente, capace di strappare talvolta ben più di una risata e un sorriso.

UNA SCRITTURA APPASSIONANTE E COINVOLGENTE

Oltre a essere un concentrato di energie, che si sviluppano in una trama particolareggiata ed efficiente, il racconto diventa man mano più maturo e strutturato quando si esplorano le vicende della giovane, in una sorta di grande matrioska dalla quale si scoprono tutti i disastri che ha combinato. E ne ha davvero fatte di tutti i colori, spesso per indecisione e, a volte, perché non voleva legarsi fin troppo a qualcuno.

THIRSTY SUITORS, UN RPG OTTIMAMENTE STRUTTURATO

Se la storia sconvolge, avvolge e intrattiene, la struttura ludica e il gameplay non sono affatto da meno. In Thirsty Suitors, insomma, si muove Jala da una parte all’altra della cittadina, svolgendo alle volte missioni secondarie e favori a seconda delle necessità. La progressione del personaggio, al riguardo, è tipica degli RPG che tanto piacciono al sottoscritto, colmi di approcci e situazioni che sanno proprio come coinvolgere. La produzione, infatti, abbraccia dei combattimenti a turni piacevolmente integrati, utili sia per acquisire soldi e riassestare i rapporti, quanto per essere la reale essenza dell’opera in ogni sua sfaccettatura.

Mamma e papà: loro sì che sono colonne importanti nella vita di tutti noi.

Le battaglie con gli ex, ma in generale con gli avversari che s’incontrano per strada o casualmente, sono spesso accompagnate da battute esilaranti, con alcune di esse legate alla cultura pop e alla sensibilizzazione verso certe tematiche complesse. I combattimenti a turni, comunque, vedono sul campo due schieramenti distinti: da una parte Jala e il suo skateboard, dall’altra i suoi ex, tra maschietti e femminucce cui ha spezzato il cuore. Jala fa parte della comunità LGBT, se non fosse chiaro a qualcuno, e ha avuto esperienze diverse nella sua vita come potrebbe avercela chiunque. Folle, avvolgente e ricco di tante sfaccettature, il game design è strutturato con intelligenza, nonché ricco di un’impalcatura da RPG che fa sentire il peso delle scelte sbagliata. Al riguardo, la fine di ogni giornata, che corrisponde con l’avanzamento generale del racconto, propone un riassunto delle decisioni intraprese. A essere ancora più prelibato, però, è lo svolgimento degli scontri e quanto viene raccontato: i combattimenti diventano delle battute e, spesso, degli scambi di offese reciproche.

Andare in skateboard mi ha ricordato per un momento Road 96: Mile 0, a opera di Ravenscourt.

Se avete amato i tipici JRPG à la Final Fantasy e opere analoghe, sappiate che Thirsty Suitors prende da essi alcune delle sue caratteristiche vincenti, spalmandole nella struttura ludica. E se Venba non vi è bastato, si cucina anche qui: per noi stessi, per gli altri e per i genitori. Nella sua ironia, nel suo tagliante umorismo e sarcasmo, il videogioco di Outerloop Games è spassoso come un compagnone che si ritrova, suo malgrado, la sua ex per cui ancora prova qualcosa ma non sa, esattamente, cosa.

In un mare di pubblicazioni, non poteva mancare l’outsider per antonomasia, anche se quel titolo è attualmente dominato da Slay the Princess

In un mare di pubblicazioni, non poteva mancare l’outsider per antonomasia, anche se quel titolo è attualmente dominato da Slay the Princess. Di sicuro, dopo Thirsty Suitors, a partire da oggi, farò attenzioni alle mie vecchie spasimanti.

In Breve: Mischiate la follia di un appuntamento al buio, l’ignoto di un ritorno a casa e le ciabattate sui denti di vostra madre, e otterrete Thirsty Suitors, un videogioco che travolge le regole e segue una sua visione, andando a definire con consapevolezza e maturità un game design avvolgente e trascinante. È soprattutto forte di game design che si mischia con gli avvenimenti di vita reale e un numero di avvenimenti che si susseguono, delineando tuttavia un’esplorazione estremamente scolastica. Da provare se siete in crisi di mezz’età (ora sui trent’anni), se avete tante o tanti ex pronti a vendicarsi e se, in un certo senso, avete finito Alan Wake 2 o qualunque altra opera pubblicata negli ultimi sei mesi. In quel caso, si capirebbe perché qualcuno vi ha lasciato.

Piattaforma di Prova: Xbox Series X
Com’è, come gira: Gira fresco come una rosa. Già, la stessa che Jala ha raccolto per impressionare una ragazza, mentre stava chattando con un’altra. Su Xbox funziona tutto, tranquilli.

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Pro

  • Game design eccelso / Tanti approcci e scelte / Storia e scrittura intelligenti

Contro

  • L'esplorazione non regala particolari emozioni / Le sfide sullo skateboard sono interessanti, ma stiamo giocando a Thirsty Suitors per questo motivo?
8.5

Più che buono

Cosa succede se unite letteratura, tanta curiosità e un mix letale di videogiochi indipendenti e di produzioni complesse? Otterrete Nicholas, un giovane virgulto che scrive tanto e vuole scrivere di più. Chiamato "Puji" ben prima di nascere, dovete dargli una penna per tenerlo calmo. O al massimo un pad.

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