Agatha Christie - Omicidio sull'Orient Express – Recensione

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Microids Studio Lyon affronta una sfida colossale, ovvero rileggere il più grande classico di Agatha Christie con protagonista il noto investigatore belga Hercule Poirot, ambientando tutto ai giorni nostri. Saranno riusciti nell’impresa?

Sviluppatore / Publisher: Microids Studio Lyon/Microids Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam/Epic), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch Data di lancio: 19 ottobre 2023

Fare confronti in sede di analisi di qualsiasi oggetto, film, libro o videogioco è di partenza un passo falso, ma ogni tanto se la situazione lo permette, può essere il metro di paragone per mostrare in modo chiaro e limpido cosa non sta andando per il verso giusto e purtroppo in Agatha Christie – Assassionio sull’Orient Express di cose storte ce ne sono veramente troppe.




Negli ultimi anni i ragazzi di Blazing Griffin, editi sempre da Microids, si sono dilettati in un due videogiochi che ho curato personalmente qui sulle pagine di TGM con grande entusiasmo: Agatha Christie: Hercule Poirot – The First Cases (uscito nel 2021) e The London Case (uscito lo scorso agosto 2023) sono due titoli non necessariamente sperimentali nel genere di appartenenza, essendo degli investigativi a visuale isometrica, però avevano il coraggio di rileggere il personaggio di Poirot inserendolo in storie totalmente inedite.

UN POSTO SU AGATHA CHRISTIE: ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS

La riuscita del prodotto era dovuta in primis a una grande conoscenza del materiale letterario partorito da Agatha Christie da parte degli sceneggiatori di Blazing Griffin, riuscendo dunque a ipotizzare altri casi dove il nostro investigatore belga poteva affinare le sue deduzioni brillanti senza snaturare gli ideali che abbiamo tutti noi costruito attorno il personaggio grazie ai libri, nonché alle trasposizioni cinematografiche, fedeli o meno che fossero.

Bloccati nella neve e con un morto a bordo, è ora di indagare.

Con due buoni successi sembra quasi che Microids voglia spremere tutte le possibilità attorno Poirot, ma questa volta, questo titolo in particolare, vive in una costante aria di incertezza, di “vorrei, ma non posso” in particolare per via della scelta di portare le vicende ormai iconiche di Assassinio sull’Orient Express, ambientate nel 2023, anzi tecnicamente nel dicembre 2023. Il futuro, proprio.

A SPASSO NEL TEMPO

Non voglio certo perdere tempo a introdurre la narrazione di Assassinio sull’Orient Express in quanto – spero – ne siano tutti a conoscenza, per via letteraria o cinematografica, ma qualunque sia stata la fonte da voi usufruita per le vicende in oggetto, vi basti sapere che la forza di un grande classico si evince anche nella sua ardua difficoltà a invecchiare anche a distanza di anni. Ancora oggi Assassinio sull’Orient Express è un composto brillante di narrativa, deduzione, personaggi iconici e con un intreccio tra i più raffinati e ingarbugliati, ma niente è così difficile per il nostro Hercule Poirot, che si presenta nei primi secondi del gioco con uno smartphone in mano a leggere una mail.

Paura di volare? No problem, ecco l’Orient Express!

Non voglio fare e non mi ritengo un classico boomer, però se dovessi muovere la più grande critica a questo gioco è proprio la mancanza di una solida introduzione a questa scelta creativa che crea continuamente problemi di dissonanza con la storia presentata. Vi spiego subito: al netto di un paio di novità introdotte che vedremo a breve, Assassinio sull’Orient Express è un gioco che segue pedissequamente gli eventi originali del romanzo. E fin qui ci siamo, ma cosa succede se decidiamo di intavolare questa storia nel 2023 senza “aggiornare” i connotati temporali? Un mezzo disastro. Passasse la scelta della paura di volare per cui questi passeggeri sfruttano il mezzo dell’Orient Express, ma in alcuni casi, alcuni raccordi narrativi sono fortemente ancorati alle origini, come nella difficoltà di far arrivare una lettera dall’altra parte del mondo (ma Poirot legge le mail sullo smartphone) oppure della figura professionale di scribacchini che scrivono lettere urgentissime per gli ospiti degli alberghi. Insomma, sembra di vivere in una bolla temporale sospesa tra il passato e il nostro presente.

L’introduzione di una seconda detective approfondisce tutti gli aspetti riguardo gli eventi di Daisy Armstrong

La stessa sostanza di cui è stato costruito il gioco non restituisce comunque un grande appetito. Ci muoviamo in ambienti 3D (alcune volte ben realizzati, altre volte meno) per osservare, immagazzinare indizi e sfruttare le mappe mentali per arrivare alle utili deduzioni. Le stesse mappe mentali dei giochi di Blazing Griffin, qui però ridotte al minimo e sinceramente poco stimolanti a trovare delle soluzioni. Ci si diverte di gusto quando le indagini entrano nel vivo della storia, meno quando Poirot è chiamato a risolvere problemi titanici quali riordinare la stiva delle provviste dell’Orient Express.

COSE NUOVE SUL BINARIO 1

Non solo Poirot, in questo gioco prendiamo i comandi anche di Joanna Locke, investigatrice che ha seguito il caso del rapimento e assassinio di Daisy Armostrong e qui mi fermo se davvero qualcuno non sa di cosa parlo. Con lei faremo salti nel tempo di diversi anni per seguire le indagini e scoprire qualcosa di più di un evento fondamentale per lo svilupparsi delle vicende sull’Orient Express, ma tutto sempre seguendo la formula di gioco mediamente guidata, per non dire semplice o estremamente puntellata.

Sempre poco esuberante la principessa Dragomiroff

Al netto di una realizzazione poligonale che lascia seriamente a desiderare, specialmente nel 2023 a cui però non si contrappone niente che non funzioni meglio in altri titoli simili. Non si nega comunque la briosità di videogiocare un classico della letteratura nei suoi passi fondamentali, ma lo sforzo produttivo è di uno standard troppo basso per saziare i palati più fini, rendendo questo gioco forse più appetibile per un pubblico che pretende poco.

In Breve:  Agatha Christie – Assassinio sull’Orient Express sembra essere un’operazione volta a sfruttare la licenza della Christie ottenuta da Microids e tentare qualche timida sperimentazione narrativa. Quale che sia il verso che la si veda, il gioco è una realizzazione con standard purtroppo mediocri, un’estetica vecchia di almeno una decina di anni se non più e meccaniche di gioco puntellate e mai approfondite, che faticano ad avere un proprio senso logico all’interno della scelta di ammodernare questo classico.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Nessun problema di esecuzione sull’ammiraglia Sony, i problemi sono radicati in altri settori.

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Pro

  • Possiamo giocare in prima persona le vicende de Assassinio sull'Orient Express / Piacevole l'introduzione di un secondo investigatore

Contro

  • Standard produttivi assolutamente mediocri / Manca la contestualizzazione per la scelta di ambientare tutto nel 2023 / Meccaniche di gioco basilari, puntellate e mai davvero accattivanti / Esteticamente vecchio
6

Sufficiente

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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