Ray’z Arcade Chronology – Recensione

PS4 PS5 Switch

Tre dei migliori sparatutto arcade degli anni ’90 tornano all’interno di Ray’z Arcade Chronology, una succosa riedizione dei classici a scorrimento verticale che fece tanto parlare di sé.

Sviluppatore / Publisher: TAITO / ININ Games Prezzo: 49,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile su: PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch Data di lancio: Già disponibile

L’apertura di questo articolo merita un piccolo aneddoto: un pomeriggio di qualche giorno fa mi sono chiesto se ci fossero mai state collection attorno a RayStorm, salvo scoprire che da lì a pochi giorni sarebbe uscito proprio l’oggetto del potere in questione. Non solo RayStorm, ma tutto il pacchetto della trilogia dei Ray portato in gran lustro e in HD su ammiraglia Sony e Nintendo. Non potevo perdere l’occasione di rimetterci mano a distanza di quasi venticinque anni.




Usciti a cadenza galoppante nel corso degli anni ’90, nel pieno momento di proliferazione di Sony PlayStation, mentre il Sega Saturn segnava i suoi ultimi vagiti, questi tre giochi videro grande condivisione proprio su queste due macchine da gioco, ritagliandosi un’importante fetta di attenzione da parte di tutti gli appassionati di sparatutto a scorrimento verticale.

RAYFORCE, RAYSTORM, RAYCRISIS… RAY CHARLES?

In particolare, tra questi il più noto è proprio RayStorm, secondo capitolo che portò la formula di gioco da 2D ad un 3D quasi miracoloso paragonato ai limiti dell’epoca, con una briosità e velocità di gioco del tutto rari nel 1996, sensazioni che sono state ampiamente confermate ancora oggi, a distanza di quasi ventisette anni.

Tre grandi classici, di cui due ripuliti in HD, in un pacchetto goloso per tutti gli appassionati di sparatutto a scorrimento verticale

Davvero un piccolo miracolo videoludico dove ambientazione, soluzioni e meccaniche di gioco, estetica e colonna sonora toccano vette importanti, picchi dove a fare da padrone sono i sentimenti suscitati e non la quantità di nemici sconfitti su schermo. Qual è stato – ma è ancora oggi – il grande pregio di queste opere? In particolare, l’elemento che raccoglie i maggiori punti di sfida è il combattimento che si avviluppa su diversi piani di azione.

RayStorm ancora oggi risulta il migliore dei tre giochi.

Durante i diversi livelli di ogni gioco all’interno di Ray’z Arcade Chronology, siamo chiamati a sconfiggere più nemici possibili, ma quelli che è possibile trovare sul nostro rateo di fuoco sono sempre meno della metà. I restanti sono distribuiti su altri piani, impossibili da raggiungere con la nostra potenza offensiva di base: ogni navicella Ray che andremo a comandare, avrà integrato un sistema di lock-on dei nemici più lontani. A seguito dell’aggancio, al primo accenno di fuoco, che siano raggi laser o scariche elettriche, questi raggiungeranno i nemici che avremo bloccato poco prima, distruggendo coloro che sono più in altro o in basso della nostra posizione.

L’EVOLUZIONE NEL TEMPO DI RAY’Z ARCADE

Se RayForce vive ancora in un 2D con i nemici in layer diversi, la rivoluzione del 3D di RayStorm gioca nettamente a favore con dei livelli che, ripuliti in HD, brillano di ogni singolo poligono, grezzo o stilizzato che sia.

Tra tutti, quello da provare è RayStorm, un titolo miracoloso all’epoca per realizzazione e uso del 3D e ancora oggi validissimo

Percorso inverso per RayCrisis che cerca di sfruttare al meglio la potenza dell’hardware PlayStation, ma complessivamente risulta un piccolo passo indietro a causa di una direzione pacchiana e la sua collocazione come prequel di tutta la storia, poiché l’esplorazione spaziale avrà sempre più appeal rispetto a quella del supercomputer nemico dell’intero franchise.

RayCrisis pur essendo sempre bellissimo alla vista, è forse il capitolo meno esaltate e più sperimentale.

Ray’z Arcade Chronology ripulisce i poligoni del secondo e del terzo capitolo, lasciando il capostipite invariato nella formula ludica quanto in quella estetica. In particolare, RayForce è l’unico titolo che soffre di un crop visivo più marcato, mentre RayStorm e RayCrisis importano l’esperienza da console PlayStation e il campo visivo regala magie e pure emozioni maggiori.

La colonna sonora è un elemento importante, capace di smuovere emozioni importanti e far “sentire” tutto il peso della missione per salvare il genere umano

Parzialmente interessante come per ovviare allo spazio in più, non si sia scelto di inserire classiche immagini di sfondo, bensì piccole finestre interattive, tipo computer di bordo, che ci riporta dati di battaglia – per esempio il numero di nemici in lock-on per l’attacco speciale, informazioni grafiche delle vite o navicelle a nostra disposizione, punteggi globali o per livelli, insomma, piccoli feticci che rendono il crop video sicuramente più gradevole. L’esperienza di Ray’z Arcade Chronology rimane immutata e tanto basta per riscoprire questi tre titoli classici fin nel midollo, lasciandosi coccolare da un livello di sfida interessante, con picchi infernali e piacevoli.

In Breve: Un pacchetto interessante per chiunque abbia voglia di scoprire vecchi sparatutto a scorrimento verticale. In particolare, RayStorm è ancora oggi un titolo valido, emozionante e adrenalinico. Forse venduto ad un prezzo leggermente più accessibile avrebbe giovato di più, ma per molti è la nostalgia e i bei ricordi legati a videogiochi invecchiati benissimo.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Niente da segnalare sull’ammiraglia Sony, con una pulizia delle immagini perfetta e una giocabilità senza ostacoli.

 

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Pro

  • Tre giochi ancora validissimi / RayStorm è ancora oggi un piccolo miracolo ludico / La colonna sonora a livelli impressionanti

Contro

  • Sul prezzo di vendita si poteva fare di più / Solo su PlayStation e Switch
8

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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