Ancora tu. Ma non dovevamo vederci più? Tornano le vecchie avventure del porcospino più famoso del mondo in un’edizione ancora più completa: Sonic Origins Plus.
Sviluppatore / Publisher: Sega / Sega Prezzo: € 39.99 (€ 10,99 solo espansione) Localizzazione: Presente Multiplayer: Cooperativo locale PEGI: +3 Disponibile su: PC (Steam), PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X|S e Nintendo Switch
Nel mondo dei videogame ogni certezza è destinata a crollare. Credevo che dopo mille riedizioni e compilation, Sonic Origins rimasta in saecula saeculorum la più ricca trasposizione, su macchine moderne, dei videogame a 16 bit dedicati allo scattante porcospino blu. Ecco che invece a sorpresa – ma quale sorpresa, diranno gli hater – a distanza di un anno arriva un bundle ancora più corposo, Sonic Origins Plus, sempre a cura di SEGA.
Nuovi preziosi contenuti in grado di far accelerare ulteriormente il battito del cuore degli appassionati, o accanimento terapeutico nei confronti di una IP che, perlomeno a livello di retrogaming, è già stata spremuta come un limone? Lo scopriremo solo giocando.
SONIC ORIGINS PLUS, AMY ROSE NELLA ROSA
La novità più corposa di questa raccolta è l’ingresso di Amy Rose, apparsa per la prima volta nel 1993 in Sonic CD, nella rosa dei personaggi selezionabili per giocare a tutti gli episodi rimasterizzati: Sonic The Hedgehog, Sonic 2, Sonic 3 & Knuckles e Sonic CD. Armata del fido martellone Piko Piko, in realtà non rivoluziona il gameplay, ed impersonare Sonic piuttosto che Amy alla fine equivale a giocare con un porcospino blu o con uno rosa. Quest’ultimo però, proprio grazie al martello, ha un raggio d’azione distruttiva un po’ più ampio, rendendo più facile sbarazzarsi dei nemici.
Ecco a voi la new entry Amy Rose.
Sicuramente farà piacere agli appassionati poter vestire i panni di un personaggio al quale finora non era stato dedicato molto spazio, ma l’aspetto più interessante è la possibilità di guadagnare nuovi gettoni, completando i livelli con Rose, da spendere nel museo virtuale per sbloccare artwork, colonne sonore e vari altri ricordi. A questo punto il più trascurato sarebbe diventato Knuckles, finora escluso da Sonic CD, ma Sega ha pensato anche a questo, realizzando nuovi percorsi progettati su misura per le sue abilità di scalatore.
IL GAME GEAR PERÒ È SOLO EMULATO
L’offerta non finisce qui, e troviamo anche ben dodici giochi usciti per il Game Gear, console portatile a 8 bit: Sonic the Hedgehog, Sonic the Hedgehog 2, Sonic Chaos, Sonic Drift, Sonic Spinball, Sonic the Hedgehog Triple Trouble, Sonic Drift Racing, Tails’ Skypatrol, Tails Adventure, Sonic Labyrinth, Sonic Blast e Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine. Una raccolta dal gameplay eterogeneo che spazia dal platformer al racing game, con un unico scivolone nel genere puzzle, eredità di un periodo in cui ogni IP importante doveva avere un infelice clone di Puyo Puyo.
Le sfide a tempo sono divertenti e molto impegnative.
Tutti questi titoli però non sono stati rimasterizzati e girano grazie ad un emulatore, particolare importante poiché significa che non c’è supporto per lo schermo a 16:9 né alcun contenuto aggiuntivo. La raccolta più ricca a tal punto non può che essere questa. Sarà destinata a durare nel tempo o dal cilindro Sega usciranno altri conigli?
In Breve: Sonic Origins Plus è il miglior modo per giocare con i videogame a 16 bit di Sonic. Sfide di abilità, modalità appositamente pensate per speedrunner, e la possibilità di affrontare i vari livelli con tutti i protagonisti della serie rendono questa raccolta imperdibile per gli appassionati, nonostante il prezzo un po’ alto. Il museo, una volta sbloccate tutte le voci, è una grande fonte di informazioni, e l’azione platformer diverte ancora nonostante siano passati oltre trent’anni. La sezione Game Gear difficilmente susciterà interesse, ma è sempre meglio un contenuto in più che uno in meno.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Splendidi i giochi rimasterizzati in 16:9, meno interessante la raccolta Game Gear che si basa su un emulatore.
