Quanto è totale l’amore di una nonna? Con Dordogne, sviluppato da UN JE NE SAIS QUOI, se ne riscopre il calore attraverso i ricordi fanciulleschi di una bambina.
Sviluppatore: UN JE NE SAIS QUOI Publisher: Focus Home Interactive Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile su: PC (Steam), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch Data d’uscita: 13 giugno 2023
Non ho mai pensato a cosa sarebbe accaduto se avessi perso la memoria. Da bambino mi è sempre parso tutto straordinario e inaspettato. Le novità erano ovunque, sapevano come lasciarmi di stucco e fare anche di più, proiettandomi verso ulteriori approcci da vivere e condividere con qualcuno. Parte di quella grandezza, nonostante sia passato molto tempo, è ancora dovuta a mia nonna, che continua ancora oggi a trasmettermela.
Ammetto di avere molto in comune con Mimi, la protagonista di Dordogne, un’opera narrativa che propone un buon numero di scelte, una storia commovente e tante riflessioni. C’è chi perde la memoria e non sa chi è, c’è chi non sa quanto è stato importante nella vita di qualcun altro e c’è chi non ricorda il suo stesso amore. In Dordogne non c’è tempo per lasciarsi il passato alle spalle. A volte è necessario affrontarlo, comprenderlo e andare avanti, consapevoli che niente può cambiare finché non si cambia sé stessi interamente.
LA MERAVIGLIA DI DORDOGNE
Mimi è una donna distante, pratica e poco incline al ricordo. Sa che suo padre, un uomo deciso, non andava d’accordo con la nonna tanto da non frequentarla più, nonostante fosse suo figlio. Nora, questo il nome della nonna appena scomparsa, aveva perso tracce per il resto della sua vita della nipote e del figlio, tagliando ogni rapporto. Lasciando un messaggio nel testamento che invitava Mimi a raggiungere la casa estiva in Dordogna, la giovane è costretta a lasciare il lavoro e imbarcarsi in un viaggio fatto di nuovi ricordi. Non potendo raccontarvi tutto nei minimi dettagli, sappiate che il racconto è preciso e dettagliato, non lasciando nulla al caso: approfondisce l’amore che legava Nora alla piccola Mimi. Attraverso gli oggetti che la ragazza trova in giro per casa, torna a ricordare chi era e cos’ha vissuto davvero nel corso della sua infanzia, che è sempre meglio non dimenticare di aver vissuto.
TORNARE AL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE
LE PAGINE DEI NOSTRI RICORDI
Oltre a raccontare una storia qualunque, Dordogne si presenta come un videogioco rompicapo e d’avventura particolarmente riuscito. Muovere Mimi all’interno delle mappe disegnate a mano dell’opera è tanto semplice quanto diretto, perché la protagonista – sia nelle fasi da adulta che in quelle da fanciulla – si ritrova a esaminare oggetti di qualunque tipo per ricordare cos’ha vissuto in un preciso momento con la nonna. Questo approccio al gameplay crea una sorta di contatto con la parte narrativa, delineando un approccio brillante e intelligente. Anche se la struttura ludica di Dordogne non propone nulla di nuovo, coinvolge perché esorta a esplorare ogni area della casa di Nora alla costante ricerca di nuovi indizi sul passato e sul perché suo padre ha deciso di rompere ogni rapporto.
L’AMORE DI UN NIPOTE PER UN NONNO NON HA EGUALI
DORDOGNE NON SI ACCONTENTA SOLTANTO DI ESSERE UNA GRANDE OPERA CORALE DAL GRANDE IMPATTO EMOTIVO E PARTICOLAREGGIATO, MA DI RACCONTARE UN AMORE INTERROTTO TROPPO PRESTO
In Breve: Dordogne è un videogioco commovente, delicato e potente sotto ogni punto di vista. Cattura e affascina, colpisce e non lascia il tempo di razionalizzare quanto mostra perché poi concatena ulteriori avvenimenti. Parla della storia di una giovane donna che si riscopre bambina e ricorda chi era e cos’ha vissuto, e di una nonna che non ha mai dimenticato la sua nipotina. Una storia da avere e vivere intensamente, forte di una struttura ludica davvero convincente, seppure non inedita.
Piattaforma di gioco: PlayStation 5
Com’è, Come gira: Ottimamente, tant’è che non ho avuto problemi di alcun genere. Tutto è filato liscio come l’olio.