NHL 23 – Recensione

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Si torna sul ghiaccio con NHL 23, pronti ad affrontare una nuova stagione che, a dirla tutta, non differisce poi molto da quella passata…

Sviluppatore / Publisher: EA Vancouver / EA Games Prezzo: 69,99 / 79,99 (Standard) 99,99 (X-Factor Edition) Localizzazione: Assente Multiplayer: Online e Locale PEGI: 12 Disponibile Su: PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S Data di Lancio: Disponibile

NHL 23 è un gioco rognoso da recensire. È uno di quei titoli che, soprattutto se affrontato a cadenza annuale, diventa difficile da descrivere senza correre il rischio di ripetersi. Perché, magari esagerando un po’, si potrebbe tranquillamente liquidare la nuova edizione dell’hockey targato EA Games con un semplice “leggete il pezzo che ho scritto l’anno scorso più o meno in questo stesso periodo, e cambia poco”.




Un cambia poco che, a conti fatti, sarebbe anche accettabile se ci trovassimo di fronte a una simulazione impeccabile in ogni sua parte e a una richiesta economica commisurata alle novità. Il problema è che non è così…

QUESTO L’HO GIÀ GIOCATO…

Prima di calzare i pattini e scendere sul ghiaccio, NHL 23 ci pone di fronte alla classica domanda: a che modalità gioco? Il parco opzioni messo a disposizione dagli sviluppatori è, bisogna ammetterlo, piuttosto ampio, e spazia da semplici proposte “usa e getta” ad altre che mettono in campo una sfida ben più strutturata. Allo stesso tempo, è anche importante sottolineare che quantità, qualità e innovazioni non sempre vanno a braccetto. Le novità sono da ricercare con il lumicino e, a conti fatti, non hanno un impatto clamoroso sull’esperienza di gioco.

Le novità sono da ricercare con il lumicino, e l’impatto sul gameplay è abbastanza limitato

Prendiamo ad esempio Be a Pro, la classica carriera in cui si vestono i panni di un astro emergente che vuole farsi strada nel mondo dell’NHL. Le basi erano abbastanza solide, ma c’erano ampi margini di miglioramento per quanto riguarda la qualità degli intermezzi e l’interazione con i compagni di squadra. Nulla è stato invece toccato. Be a Pro 23 è in tutto e per tutto identico a Be a Pro 22. I possessori di NHL 22 interessati esclusivamente alla carriera quest’anno possono quindi mettersi il cuore in pace e tenere i soldi nel portafoglio, risparmiando denaro per tempi migliori.

nhl 23 recensione Anche Ultimate Team ripropone senza variazioni sul tema le dinamiche che l’hanno resa celebre, con alcuni piccoli ritocchi. Resta invariata l’anima di gioco, con un sistema legato a pacchetti di figurine acquisibili sia affrontando sfide e incontri che investendo denaro reale. Nel complesso non raggiungiamo i livelli “pay to win” di altre simulazioni sportive, in cui spendere soldi è davvero fondamentale, ma per competere alla pari con gli avversari più agguerriti è comunque richiesto un esborso di denaro extra

per competere alla pari con gli avversari più agguerriti è necessario un esborso di denaro extra

E le sopracitate novità, o per meglio dire, i piccoli ritocchi, sono due Il primo è l’inserimento delle squadre femminili grazie all’acquisizione della licenza IIHF. Il secondo è la presenza del cross-play. Non un cross-play completo, ma suddiviso per generazione (Xbox Series X/S e PlayStation 5, e Xbox One e PlayStation 4) e senza possibilità di co-op. Parte invece forte la modalità Franchise, con tutta una serie di nuove opzioni che permettono di creare la propria lega dei sogni impostando il numero di squadre partecipanti (da sei a quarantotto), il numero di divisioni e di conference, il calendario e il formato dei playoff.

nhl 23 recensione

World of Chel, con le sue partite intense e ad alto ritmo, è un piacevole passatempo online. Peccato per un matchmaking a volte un po’ troppo ballerino.

Parte forte ma si ferma subito, dato che non ci sono da segnalare altre modifiche. Anche in questo caso, davvero troppo poco. Non pervenuto alla voce novità World of Chel, l’hub per le sfide online 3 contro 3 e 6 contro 6. Qualche piccolo ritocco qua e là, ma niente di davvero rilevante.

CARICHE, SLAPSHOT E LIBERAZIONI VIETATE

Lo so, sta diventando ormai una fastidiosa litania, ma devo scriverlo un’altra volta. Anche lato gameplay, NHL 23 è una fotocopia leggermente ritoccata del suo predecessore. Non risolve completamente alcuni dei difetti riscontrati nella passata stagione, su tutti un’intelligenza artificiale non sempre impeccabile, e aggiunge ben poco. Nella fattispecie, aggiunge una maggiore varietà nelle fasi di contatto tra i giocatori, con nuove animazioni che permettono un migliore controllo e una migliore gestione del puck. Non vengono quindi modificate in alcun modo le basi strutturali su cui si fondano le partite e vengono riproposte dinamiche sicuramente godibili, ma che potrebbero trarre giovamento da un lavoro (almeno parziale) di restyling.

nhl 23 recensione

Il comparto tecnico è l’unica componente di gioco a mostrare veri passi in avanti rispetto alla passata edizione.

Tra una carica in balaustra e una conclusione a rete, tra una liberazione vietata e una (rara) scazzottata ammetto di essermi divertito abbastanza, ma con la stessa sincerità devo ammettere che, ricaricando al volo NHL 22 per fare un rapido confronto, ho provato le medesime sensazioni. In un contesto del genere sono piacevoli, ma non decisivi, i passi in avanti operati per quanto riguarda la realizzazione tecnica.

L’impianto visivo, al secondo anno nelle mani del Frostbite engine, è più che positivo

L’impatto generale, al secondo anno nelle mani del Frostbite engine, è più che positivo, con un lavoro di rifinitura che ha smussato alcuni angoli troppo spigolosi e che contribuisce a conferire agli incontri un look televisivo. I replay e le statistiche su schermo si affiancano a intermezzi che mostrano il pubblico, accompagnati da una telecronaca più che discreta e da effetti sonori davvero azzeccati, per dare vita a una “trasmissione” davvero riuscita. Non si può quindi dire che in NHL 23 manchi l’atmosfera. Quella c’è, ed è anche molto buona. Peccato che a mancare siano altre cose

In Breve: Parlando in termini meramente contenutistici, NHL 23 sembra più un (modesto) aggiornamento di NHL 22 che un nuovo capitolo della serie targata EA Games. Le modifiche apportate alla struttura di gioco e alle modalità sono davvero limitate, e non vanno a intaccare in maniera considerevole l’esperienza complessiva. Positivi invece i passi in avanti nella realizzazione tecnica, che prosegue sulla falsariga della scorsa stagione mostrando ulteriori miglioramenti in ogni comparto, dalle animazioni dei giocatori a tutti gli elementi di contorno. Pattini ai piedi e bastone in mano, pur con qualche limite nell’intelligenza artificiale, le partite sono abbastanza divertenti, ma le poche novità rendono difficile giustificare l’acquisto per chi ha già nella propria collezione NHL 22. O meglio, lo rendono giustificabile solo per quei giocatori che si concentrano su quelle modalità che richiedono un ampio uso dell’online (Ultimate Team e World of Chel su tutte).

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Ho provato NHL 23 in versione PlayStation 5, scendendo sul ghiaccio sia in partite online che offline. Non è filato tutto liscio, e nel corso delle partite che ho affrontato ho riscontrato qualche glitch e alcuni bug che mi hanno costretto a riavviare il gioco.

 

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Pro

  • In campo ci si diverte abbastanza / Qualche passo in avanti nel comparto grafico.

Contro

  • Troppo simile alla passata edizione / Qualche bug di troppo.
7.2

Buono

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