Clid the Snail – Recensione

PC PS4 PS5

Se pensate che la vita di una lumaca sia tutta smangiucchiate di foglie e strisciate placide, non avete visto ancora niente. Ci penserà Clid the Snail a farvi cambiare idea!

Sviluppatore / Publisher: Weird Beluga / Koch Media, Gamera Nest (Italia) Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PS4, PS5, PC (prossimamente) Data di lancio: Già disponibile

Della marea di nuovi giochi in uscita che ci travolge, specialmente nel corso degli ultimi anni, solo una manciata sono nati dalle idee innovative di un gruppo di nuovi arrivati in grado di creare qualcosa di davvero unico. Ancora meno, poi, hanno attratto davvero un pubblico significativo. Per questo è importante dare comunque il giusto risalto agli sforzi di coloro che danno anima e corpo per creare un videogioco, anche quando il risultato finale non raggiunge proprio appieno l’obiettivo sperato.




Clid The Snail, il primo titolo del team spagnolo Weird Beluga, è uno twin stick shooter che sa più di adventure game che di sparatutto. La storia segue le avventure dell’omonima lumaca antropomorfa che, dopo esser stata bandita dal proprio appartato villaggio a causa del suo litigioso atteggiamento, è costretta a partire per un viaggio assieme alla lucciola Belu alla ricerca di un nuovo posto da chiamare casa, facendosi largo tra orde e orde di ‘Bavosi’, animali che hanno apparentemente perso l’uso della parola e sono diventati estremamente aggressivi per ragioni sconosciute.

UN VIAGGIO IN MINIATURA

La narrazione è di base molto carina, quasi quanto è solido il mondo e i personaggi che lo abitano, con i loro borbottii inintelligibili e il design peculiare. Un ottimo esempio è il gruppo di reietti del quale Clid finisce a fare parte, un insieme davvero variegato di animali con abilità che si sono rivelate davvero utili alla chiocciola per riuscire a salvare il mondo dall’invasione.

Clid the Snail recensione

Niente di meglio di un raggio laser per spegnere un raggio laser.

In realtà, tra tutti, è proprio il nostro protagonista a far storcere un poco il naso. In una sola parola, lo potremmo semplicemente definire ‘datato’: il suo modo di fare ricorda tanto alcuni dei più famosi pezzi grossi degli anni Novanta come Duke Nukem e ruota attorno a una sicurezza di sé che fa perno su un certo menefreghismo nei confronti degli altri, che molto spesso rasenta un po’ l’infamia. Diventa quindi difficile da apprezzare anche quando, più avanti nella storia, matura e finisce con l’apprezzare chi ha intorno. I continui piccoli riferimenti a giochi e pop culture fatti da Clid, uniti a quei cenni lasciati in giro per le mappe, vanno un po’ a minare un’atmosfera e un mondo che, preso con la giusta serietà e dato un po’ di tempo per aggiustarsi, si reggerebbe tranquillamente sulle proprie gambe.

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Dal punto di vista grafico, Clid The Snail è più che competente, soprattutto se si tiene conto del fatto che la versione è basata su un hardware di scorsa generazione. Tutto sommato gli effetti, i modelli e le luci sono più che soddisfacenti quando si tiene conto che si tratta di un indie per PS4.

Clid the Snail recensione

Le armi di Morty valgono il loro peso in oro. Iniziate a risparmiare…

Un peccato tuttavia che i ragazzi di Weird Beluga non abbiano potuto fare nulla per “ottimizzare” il titolo quando lo si gioca su PS5. A occhio non vi sono infatti notevoli differenze di risoluzione o frame al secondo, né vengono utilizzati i fantastici trigger adattativi del nuovo modello Sony. A parte qualche elemento non proprio convincente e un mixaggio che vede ogni tanto la musica sovrastare tutto il resto, anche il reparto sonoro si dimostra efficace, a partire dall’accompagnamento con la chitarra classica che tiene compagnia durante la schermata del titolo fino alle musiche sincopate dei Boss.

A PICCOLI PASSI

Dove Clid the Snail incontra più difficoltà è in realtà nel reparto gameplay, diviso in sezioni ben distinte. Si passa di punto in bianco da una fase di esplorazione dal livello di difficoltà basso, condita qua e là da interessanti puzzle, a delle sezioni simili al tower defense piuttosto hardcore e boss che richiedono un certo livello di memorizzazione degli schemi.

IL GAMEPLAY è SICURAMENTE IL PUNTO Più DEBOLE DI CLID THE SNAIL

Il più grande problema è che le meccaniche lente e metodiche offerte non sempre si prestano bene ad affrontare le varie sfide che la lumaca è costretta ad affrontare. L’armamento a disposizione è vario e ben pensato ma solo verso la fine del titolo inizia a realizzarsi l’idea dietro il sistema di combattimento. Anche se morire non è poi così difficile, fino alla comparsa dell’ultimo boss Clid The Snail non ha mai offerto una vera e propria sfida. Proprio un peccato perché durante l’ultima battaglia si ha un piccolo assaggio di quanto coinvolgente sarebbe potuto essere il gameplay se solo quel pizzico bullet hell avesse preso il posto del più lento e metodico combattimento che ci ha portato fin lì.

In Breve: Il promettente Clid The Snail non riesce purtroppo a raggiungere completamente il suo massimo potenziale e si rivela un gioco piuttosto nella media, trattenuto da alcune piccole decisioni dovute in tutta probabilità a un pizzico di inesperienza e a costrizioni di budget. Tutto sommato, si tratta di un ottimo punto di partenza per quella speriamo possa essere una lunga e prolifera carriera per gli sviluppatori spagnoli di Weird Beluga.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Clid The Snail non ha davvero nessuna difficoltà a girare sulla nuova console Sony. Nonostante questo, senza dubbio sarebbe gradito un piccolo update per sfruttare al meglio l’hardware più potente!

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Pro

  • Level design interessante / Le fasi di esplorazione si sono rivelate niente male.

Contro

  • Il livello di difficoltà non è costante / Le meccaniche di gioco non vengono sfruttate al meglio.
6.6

Sufficiente

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