Hades – Recensione PS5

PC PS4 PS5 Switch

Tornare a parlare di Hades, uno dei più grandi titoli degli ultimi anni è sempre un grandissimo piacere, e questa volta lo facciamo per celebrarne l’arrivo sulle ormai console current-gen, Xbox Series X e PlayStation 5. Ed è proprio l’ammiraglia Sony quella che abbiamo portato agli inferi stavolta, per un’ennesima, straordinaria risalita verso l’Olimpo!

Sviluppatore / Publisher: Supergiant Games / Supergiant Games Prezzo: 24,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Epic Games Store, Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch

Se la fuga dagli inferi fosse disciplina olimpica, Zagreus sarebbe un vero fenomeno. Campione di scherma, pugilato, tiro al bersaglio, lancio del giavellotto, contro demoni che non cercano medaglie ma sangue, da drenare dal suo corpo divino per rispedirlo nello Stige, ad assorbire ancora un po’ di odio verso quel padre-padrone che ha già deciso il suo destino, inamovibile come solo la morte sa essere.




L’ennesima rinascita, l’ennesimo sguardo di fuoco tra i due, Ade sul suo trono, Zag a passo spedito per i corridoi della dimora che domina l’oltretomba, diretto verso l’uscita, sostenuto dagli dèi dell’Olimpo che lo aspettano a braccia aperte, per veder le stelle, per sentire sulla pelle quella brezza che spazzerebbe via la puzza di marcio del Tartaro, per ribellarsi. Una storia di epica perseveranza, formazione e forza bruta che Supergiant Games finalmente porta anche su console Microsoft e Sony (dal 13 agosto), perché Hades deve essere di tutti, esattamente come i grandi classici della letteratura greca.

PLAYSTATION 5 COME LA BARCA DI CARONTE

Feedback aptici, grilletti resistivi, risoluzione, frame rate, orpelli demoniaci, blasfemi, per impreziosire ancora di più un capolavoro, unica parola per descrivere l’opera dei super giganti californiani senza troppi giri di parole. Impreziosire, non migliorare, semplicemente perché “migliorare” qualcosa del genere è impresa ardua, ma vedere l’Ade in 4K e 60 fotogrammi al secondo è qualcosa che riempie gli occhi e buca lo schermo del televisore, illuminando il salotto, la camera, l’open space con quei colori meravigliosi, trasformando le pareti in mosaici, mentre le stanze (quelle virtuali stavolta) si susseguono, popolate da diavoli ellenici di ogni forma e perversione che cercano di bloccarci la strada, mettersi di traverso e nel tentativo perire, ritornare cenere sotto i fendenti dello Stygius.

Hades Recensione PS5

Lo stile con cui Hades è disegnato è spettacolare, con un look da fumetto americano graziato da architetture e suggestioni meravigliosamente elleniche.

Ogni colpo una vibrazione, meno particolare e saporita di quella che ci si potrebbe aspettare dall’aggettivo “aptico” associato al DualSense, piacevole ma incapace di trasmettere quella potenza che abbiamo sperimentato in altre occasioni, e come invece riescono a fare i trigger, dedicato uno ai poteri olimpici e l’altro ad accarezzare il fido Cerbero tra una morte e una rinascita. Due resistenze per raccontare consistenze diverse, quella impalpabile di una forza mistica che percorre il corpo di Zagreus per abbattersi sui suoi nemici, e la sensazione del pelo ispido del mastino a tre teste tra le dita, docile in presenza del fidato compagno. Aggettivi, rafforzativi, brividi che non aggiungono nulla di pratico o indispensabile, ma dimostrano un occhio di riguardo al pubblico PlayStation che farà sicuramente piacere a chi l’ha aspettato per un anno e mezzo, impaziente e fiducioso. E se siete utenti PlayStation 4 sappiate che l’aggiornamento alla versione PS5 sarà totalmente gratuito, piccolo promemoria per il futuro.

QUESTO È UNO DI QUEI GIOCHI DESTINATI A RIMANERE IN MEMORIA, CHE SI PARLI DI HARD DISK O PROCESSI NEURONALI

Perché questo è uno di quei giochi destinati a rimanere in memoria, che si parli di hard disk o di processi neuronali, sinapsi, un roguelite capace di arrivare a destinazione prendendo tutte le strade con cui il videogioco è capace di colpire, restare. Dal puro divertimento arcade che zampilla dalla sua vena action non-stop, marziale, fatta di cicli ripetuti e miglioramenti costanti per poi diventare ossessione, completismo, quasi esport individuale (e i 50 trofei PlayStation parlano da soli), fino al racconto, cucito in modo sartoriale proprio sul genere roguelite per svelarsi run dopo run, dialogo dopo dialogo, con una qualità narrativa totale, cristallina, capace di fare epica moderna con una naturalezza da stropicciarsi gli occhi.

Hades Recensione PS5

Il regno del Caos, tra bonus e malus, occhio a quello che scegliete, potrebbe condizionare tutta la run.

Ma insomma, stiamo anche parlando di gente che da sempre scrive storie tanto bene quanto compila codici (e sia benedetto Transistor), c’è poco da stupirsi. Persino i power up sono propedeutici al racconto, siamo a quei livelli di cura, con una grande enfasi tanto sull’approfondimento dei rapporti interpersonali con personaggi unici, istrionici, narcisisti ed eroici, quanto sul potenziamento fisico, con quel culto del “corpo” che spinge a sperimentare tutte le armi, imparare abilità permanenti e memorizzare i pattern per poi ritrovarsi con un controllo assoluto, atletico, olimpico del nostro sarcastico semi-dio. Videogioco moderno, artigianale, povero di riempitivi inutili ma ricco di dettagli, sfumature di gameplay e di emozioni, in una gamma che va dall’esaltazione alla commozione, finendo inevitabilmente in quello stato d’ebbrezza post-baccanale che renderebbe fiero Dioniso. Sarà una scalata clamorosa, che sia la prima o l’ennesima!

In Breve: Questa versione next-gen di Hades non aggiunge niente di imprescindibile alla già clamorosa uscita originale, ma arrotonda dove è possibile, per un’esperienza che ripaga i giocatori dell’attesa. Dal rapporto risoluzione/frame rate spinto ai massimi livelli fino a un poco invasivo utilizzo delle caratteristiche di DualSense, che avrebbe potuto essere sfruttato in maniera più marcata, Supergiant ha voluto tirare a lucido il suo capolavoro per l’occasione, arrivando finalmente a toccare ogni piattaforma sul mercato. Per chi è riuscito ad attendere finora, questa è l’occasione perfetta per scoprire uno dei videogiochi più straordinari degli ultimi anni, senza pensarci su troppo. La fuga di Zagreus è appena (ri)cominciata.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Più fluido e dettagliato che mai su PS5, con una next-gen che dona come non mai al suo look infernale!

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Pro

  • Hades in 4K è un’esplosione di colori e dettagli / Un’opera straordinaria sotto pressoché ogni aspetto.

Contro

  • Il DualSense su PS5 poteva essere sfruttato in modo più particolare.
9.5

Ottimo

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