Super Monkey Ball: Banana Blitz HD - Recensione

Pochi sanno che Super Monkey Ball è stato ideato da quel Toshihiro Nagoshi che ormai tutti associano alla ben più seriosa serie Yakuza. Erano i bei tempi del team Amusement Visions, che sfruttò la sua esperienza in ambito arcade per lanciare agli inizi degli anni 2000 uno strano cabinato che al posto del joystick aveva una banana. Il gameplay era semplice ma accattivante, bisognava guidare una palla con dentro una simpatica scimmia lungo tracciati sospesi in aria, sempre più lunghi e ovviamente difficili. Il successo ottenuto convinse il team a realizzare un porting per console. Fu il GameCube ad accogliere il gioco pochi mesi dopo e il successo si ripeté. A distanza di quasi 20 anni la serie può contare su circa 20 capitoli tra titoli originali, edizioni rimasterizzate, spin-off Mobile e via dicendo.
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD è la versione remastered del gioco uscito nel 2006. Nonostante i molti anni passati il gameplay non è stato praticamente toccato, d’altronde se la formula è vincente e continua ad avere successo non ha senso cambiarla, no? Sono stati però aggiunti nuovi personaggi, alcuni dei quali vanno sbloccati, che essendo diversi in termini di dimensioni e peso vanno a differenziare non poco le possibilità di scelta del giocatore. Sì, perché a seconda della scimmia che sceglierete l’esperienza “sul campo” cambierà non poco.

Personaggi leggeri come MeeMee o Baby sono molto più veloci ma al tempo stesso leggeri, quindi subiscono molto di più i dossi e gli ostacoli presenti sui percorsi. Sono scelte perfette per giocatori esperti che vogliono tentare la scalata alle classifiche, ma per i neofiti le scelte migliori sono sicuramente scimmie di peso e dimensioni intermedie come AiAi o addirittura il gorillone GonGon, che garantisce una stabilità quasi inamovibile.

UN PO’ DI PIGRIZIA

Graficamente il compitino di restauro era facile. Non abbiamo a che fare con un titolo particolarmente complesso, quindi un’opera di ripulitura delle texture e di bilanciamento della temperatura colore è stata sufficiente per regalarci un gioco più che piacevole da vedere. Non sono presenti incertezze nel frame rate, cosa essenziale per un titolo del genere, ma ci saremmo stupiti del contrario visto che stiamo parlando di un titolo risalente a due generazioni fa.
Possiamo invece lamentarci della pigrizia con cui il porting è stato fatto in termini di sfruttamento dei nuovi hardware a cui il gioco era destinato. Abbiamo giocato su PS4 e Switch e siamo rimasti sorpresi nello scoprire che le caratteristiche peculiari delle console non sono state sfruttate. Da un gioco “labirintico” come Super Monkey Ball: Banana Blitz HD ci aspettavamo quantomeno l’utilizzo del motion control, presente nell’originale per Wii, che invece è totalmente assente… il che ha portato anche al taglio di una buona fetta dei mini-giochi presenti nell’originale. Vero è che su Wii questa feature non regalava grandi soddisfazioni a causa della scarsa precisione dei controlli di movimento della console, ma sia PS4 che Switch hanno dimostrato di saper gestire nettamente meglio questa caratteristica di gameplay e non poterla sfruttare in un gioco simile lascia un po’ di amaro in bocca.

Anche il Rumble HD, che in alcuni giochi Switch aveva regalato ottime soddisfazioni, non è stato sfruttato in alcun modo e sarebbe stato un plus non indifferente soprattutto nei mini-giochi che fanno da contorno alla modalità principale. L’implementazione di queste due features non avrebbe portato via chissà quanto tempo agli sviluppatori quindi la loro mancanza non può che essere sottolineata come grave difetto. Fortunatamente i controlli standard tramite stick analogico offrono una precisione più che buona, anche se in sporadiche occasioni abbiamo riscontrato lievissimi ritardi nella risposta ai comandi.
La longevità è garantita da un centinaio di livelli che specie da metà in poi metteranno a dura prova la vostra abilità e i vostri nervi. Vi avvertiamo, se puntate ai record o alla parte alta delle classifiche preparatevi a dispensare generose dosi di sudore e imprecazioni. Alla modalità principale si aggiungono i mini-giochi a cui accennavamo poco fa, una piccola manciata di sfide tagliate su misura per il multiplayer. Totalmente inedita è invece la modalità Decathlon, che come il nome suggerisce metterà voi e i vostri competitors di fronte a dieci prove consecutive e casuali con l’obiettivo di raggiungere il maggior punteggio possibile sommando buone prove nelle singole discipline. Anche qui si parte tranquilli con semplici gare di velocità e si finisce a sputare sangue su percorsi il cui sadismo sfiora quello di Jigsaw.

Un ritorno con molte luci e qualche ombra quello di Super Monkey Ball su console. A fronte di una quantità di materiale più che sufficiente ad intrattenere a lungo ed un comparto tecnico di buon livello, troviamo un’opera di conversione un po’ pigra. Rimane comunque un titolo stra-consigliato soprattutto per sessioni di gioco con amici e come buona alternativa ai numerosi giochi “seri e importanti” che proprio in questi giorni si affacciano alla ribalta.