Non è la prima volta che ho l’occasione di avventurarmi nel mondo di Rivellon. Poco meno di un anno fa ho avuto la possibilità di recensire l’ultima fatica di Larian Studios in versione PC, motivo per cui sfrutterò questo spazio non tanto per parlare in maniera esaustiva del gioco, quanto per valutare le novità della Divinity Original Sin 2 Definitive Edition realizzata per console. In particolare ho avuto modo di mettere le mani sulla versione PS4 , immergendomi di nuovo nell’eccellente gioco di ruolo del team belga.
EDIZIONE DEFINITIVA
Il cuore pulsante di Original Sin 2 è rimasto sostanzialmente intatto, tuttavia gli sviluppatori hanno approfittato dell’uscita della nuova edizione per apportare tante piccole modifiche in grado di migliorare la qualità del gioco, rendendo l’esperienza complessiva molto più fluida e armoniosa. Per correttezza, ricordiamo che tali contenuti sono stati aggiunti su PC con un aggiornamento gratuito pochi giorni fa, in concomitanza dell’uscita del gioco su console.
Pur lasciando intatto il cuore del gioco, sono state introdotte tante migliorie
A PORTATA DI POLLICE (PIÙ O MENO)
Laddove su PC la stragrande maggioranza delle azioni viene portata a termine con un paio di click o con le scorciatoie via tastiera, per forze di cose la medesima comodità non può essere trasposta su un pad. Ecco quindi che i personaggi si controllano tranquillamente con la levetta analogica sinistra, mentre tutte le altre azioni vengono affidate a delle combinazioni di tasti più o meno elaborate. Si tratta di un sistema particolarmente scomodo per via della sua eccessiva macchinosità, comunque accettabile fintanto che si naviga tra i vari menu. Le cose però si complicano nel momento in cui si deve interagire con gli elementi dell’ambiente e con gli altri personaggi.
Per forza di cose, il sistema di controllo su console è molto meno pratico e preciso
DIVINITÀ ESPANSA
È necessario abituarsi a un sistema di controllo certamente meno comodo, insomma, ma che non inficia più di tanto la qualità complessiva di un gioco di ruolo semplicemente maestoso, che fa della libertà di approccio alle quest il suo punto di forza. Proprio a questo proposito, Larian Studios ha approfittato della Definitive Edition per apportare delle gradite modifiche alle conversazioni con i PNG. Non solo sono presenti molte più linee di dialogo, ma sono altresì disponibili ulteriori opzioni di discussione che portano a sviluppi inediti delle quest. Il team belga ha quindi puntato su quello che già era il punto di forza di Divinity: Original Sin 2, garantendo un’esperienza ruolistica ancora più raffinata.
Sono presenti maggiori linee di dialogo, oltre a ulteriori sviluppi delle quest
Con gli amici ci si può anche lanciare nella rinnovata modalità Arena: si tratta di una modalità PvP che pone fino a quattro giocatori al comando di una squadra di eroi, per poi darsele di santa ragione in combattimenti a turni ambientati in livelli che riprendono alcune delle ambientazioni visitate durante la campagna. Tra l’altro, trattandosi di scontri a turni, la modalità Arena è giocabile anche in hotseat con un solo controller. Infine, sia l’avventura che la modalità Arena supportano il multiplayer online.
La versione console di Divinity: Original Sin 2 – Definitive Edition non è di certo la migliore sulla piazza. Se, però, non avete modo di giocare all’edizione PC e siete disponibili a passare oltre un paio di difetti non di poco conto, tra tutti lo scomodissimo sistema di controllo, allora l’ultima fatica di Larian Studios saprà regalarvi decine di ore da trascorrere in un mondo fantasy variopinto, con un livello di scrittura delle quest e dei personaggi davvero fuori dal comune.