Dead Cells – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Oramai si trovano un tot al chilo, i giochi a libera esplorazione controllata o “metroidvania”, a seconda di come vogliate chiamarli. In questo periodo, poi, c’è un’offerta fuori controllo, tra il dozzinale Chasm e il cervellotico La-Mulana 2, sulle onde di un mare tumultuoso in mezzo al quale, tuttavia, la creatura di Motion Twin riesce a svettare sui concorrenti con la furia di un ciclone, imbrigliando al servizio del giocatore un’azione tanto furiosa e veloce che non sfigurerebbe in un episodio di Shinobi. Dopo un simile complimento, il più grande che potrei elargire a un gioco d’azione, iniziamo pure a parlare approfonditamente di Dead Cells.

CELLULA TRASFORMABILE E GUNCANNON SPARERÀ!

Ben venga, del resto, un’azione frenetica e mozzafiato, considerato che nel gioco non ci saranno particolari occasioni per sedersi attorno a un tavolo e discutere del più e del meno: il protagonista della nostra storia è un amorfo agglomerato di cellule, deciso a riportare in vita e controllare come una marionetta un cadavere decapitato, provvidenzialmente lasciato a marcire in un’umida segreta.dead cells recensione

Il roguelite metroidvania di Motion Twin riesce a svettare sui tanti concorrenti con la furia di un ciclone

Anche con un vocabolario ridotto ai minimi termini, la mimica del Prigioniero appare subito squisitamente eloquente; merito di una pixel art mozzafiato, coadiuvata da animazioni lisce come la seta e impreziosita da un uso della tavolozza azzeccato e vibrante. Il che vuol dire, mettendo da parte aggettivi vari, che Dead Cells è veramente una gioia da vedere in movimento, non solo per motivi puramente artistici, ma anche in virtù della splendida danza di morte che accompagna la furia del suo eccentrico protagonista. Il Prigioniero non è uno sprovveduto e vanta una mobilità considerevole tra doppio salto, schivate e acrobazie degne di un ninja con cui barcamenarsi tra nemici e piattaforme, a cui si aggiungeranno potenziamenti e armi da raccattare o acquistare durante l’avventura. Prendendo in prestito qualche idea dal genere roguelite, a ogni morte seguirà una rinascita, quasi del tutto priva dei vantaggi conquistati nella precedente sortita; per non farci mancare nulla, la topografia della mappa muterà ogni volta, costringendoci ad affrontare un percorso differente a ogni tentativo. Fortunatamente Dead Cells è un gioco architettato in maniera intelligente, capace di garantire una sensazione di progresso da conquistare un po’ alla volta, in barba alla ripetitività propria di titoli simili.

Oltre all’onnipresente valuta, i nemici sganciano occasionalmente delle preziose cellule, da barattare presso un oscuro figuro che ci attende tra un livello e l’altro in cambio di abilità permanenti. Si tratta di importanti concessioni da guadagnare mostrando una certa padronanza del pad, giacché morire significa perdere tutte le cellule accumulate, che non possono essere messe da parte e vanno tassativamente spese presso il mercante di cui sopra. Assieme a poteri ottenuti soddisfacendo particolari obiettivi nella storia con cui aprire la strada verso aree altrimenti inaccessibili, i vantaggi permanenti permettono di iniziare una nuova avventura con una marcia in più, scongiurando la sensazione di prendere a testate un inamovibile muro di mattoni a ogni morte.

PERFECT CELL

Sarebbe un peccato buttare alle ortiche tutte le delizie che ci aspettano tra una piattaforma e l’altra, comprendenti armi di ogni genere, trappole e poteri da equipaggiare in quattro slot e usare a piacimento. Non è nemmeno così facile far carne trita dei nemici, visto che questi ultimi, per contropartita, picchiano durissimo, costringendoci a giocare in maniera impeccabile nonostante il sontuoso arsenale a disposizione.dead cells recensione

La varietà di approcci è encomiabile, da alternare a seconda della situazione o della tipologia di drop acquisito

La varietà di approcci è davvero encomiabile, da alternare all’occorrenza a seconda della situazione o della tipologia di drop acquisito: non è quindi raroscagliarsi contro i nemici come un uragano equipaggiando potenti armi corpo a corpo, optando un attimo dopo per un approccio più scaltro, mantenendo le distanze e indebolendo gli avversari con una buona varietà di alterazioni di stato (destinate a massimizzare il danno in particolari combinazioni), grazie a trappole, archi e affini. Personalmente ho una certa simpatia per il sanguinamento cumulativo causato dai rapidissimi kunai, assieme al congelamento scaturito da una sorta di hadoken a corto raggio: l’ideale per l’emulo di Sub-Zero che non accetta compromessi! Alla base di tutto c’è ovviamente l’esplorazione, un autentico piacere grazie alla velocità mozzafiato con cui il Prigioniero si muove ed elimina i nemici, accanto a una distribuzione capillare dei portali di teletrasporto con cui passare al setaccio ogni angolo dei camaleontici dungeon. Senza preoccuparvi troppo del backtracking, viaggerete in lungo e largo alla ricerca di oggetti, potenziamenti e progetti con cui espandere la gamma di armi e strumenti reperibili, da sviluppare presso il negoziante di cui sopra.

Il meccanismo innescato danza in perfetto equilibrio tra rischio e ricompensa, laddove il desiderio di esplorare procede di pari passo con la paura di mordere prematuramente la polvere, perdendo il bottino di cellule e progetti accumulati prima di avere la possibilità di utilizzarli. Forza e coraggio.

Dead Cells è il mix ideale tra gioco di piattaforme e roguelite, valorizzato da un’azione arcade solida, veloce e praticamente impossibile da mollare, supportata da una rosa di abilità e armi capace di infondere un sapore unico a ogni avventura. L’ispiratissima veste grafica è solo la ciliegina sulla torta di un gioco che fa della varietà di approcci il punto forte in un genere – quello dei roguelite – solitamente contraddistinto da una certa ripetitività. Con un buon numero di livelli, avversari e trovate, Dead Cells è un acquisto imprescindibile per questa estate, qualunque sia la piattaforma su cui sceglierete di giocarlo.

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Pro

  • Estetica azzeccatissima.
  • Azione veloce e coinvolgente.
  • Senso di progressione deciso, e grande varietà di approcci.

Contro

  • Nulla da segnalare.
9.2

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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