AER è un piccolo gioco indipendente, sviluppato dallo studio svedese Forgotten Key e inserito nella manovra che ha portato, da qualche anno a questa parte, Daedalic Entertainment ad allargare i propri confini, slegandosi dalle sole avventure grafiche che ne hanno fatto la fortuna per rilanciarsi anche come publisher di progetti selezionati. Il gioco nasce con l’idea di proporre un gameplay poco aggressivo e rilassante, che sfugga dalle dinamiche action stressanti per offrire un’esperienza basata principalmente sull’esplorazione. Non siamo dalle parti delle avventure più lineari e narrative – in stile Gone Home o Journey, per intenderci – perché comunque AER propone una struttura pseudo open world e delle meccaniche avventurose tradizionali, ma certamente Forgotten Key è debitrice del lavoro di thatgamecompany sotto alcuni punti di vista.
UN VIAGGIO FRA LE NUVOLE
Al primo contatto con AER, infatti, è difficile non pensare a Journey, per lo stile visivo essenziale e sognante e per l’approccio alla narrazione, incentrato sul far conoscere una civiltà perduta attraverso spunti ambientali. La protagonista del gioco di Forgotten Key è una ragazza appartenente a un popolo che vive su un complesso di isole fluttuanti.Auk, questo il suo nome, ha il potere di trasformarsi in un grosso volatile e sfrecciare quindi fra le nuvole per spostarsi da un luogo all’altro durante le esplorazioni. Girando di qua e di là, incappa in rimasugli dei propri antenati, fra iscrizioni, templi, sculture e tracce dei loro spiriti. Auk si porta infatti dietro una lanterna speciale che, quando accesa, oltre ad illuminare il cammino, permette di interagire con meccanismi antichi e di dare voce agli spiriti degli esseri viventi che popolavano quei luoghi.
AER propone una struttura pseudo open world e delle meccaniche avventurose tradizionali
A VOLO RADENTE
Il primo punto forte di AER risiede nella riproduzione del volo: Auk è un personaggio leggiadro, che passeggia fra i prati quasi fluttuando. Anzi, volendo buttare lì una critica, possiamo tranquillamente affermare che le animazioni legate alla camminata mancano un po’ di fisicità e vedono la protagonista “pattinare” sulle varie superfici.La vera forza espressiva di AER esplode però quando ci si alza in volo, aiutati da un sistema di controllo semplice e pulito. Le sensazioni regalate dallo sfrecciare fra le isole fluttuanti, accompagnate da una colonna sonora che “spinge” proprio in quei momenti, sono davvero splendide, appaganti e sottolineate da una realizzazione visiva tecnicamente poco ricca, ma efficacissima nello stile. Non a caso, quel che si vede la prima volta che ci lanciamo attraverso una nuvola lascia il segno.
quando decidiamo di seguire il percorso narrativo troviamo un’avventura gradevole e stimolante, lontana dai picchi del genere, ma capace di stupire
Non c’è solo volo, ovviamente, e – oltre al piacere di scoprire i vari luoghi sparsi per la mappa – AER propone tanti piccoli dettagli fra cui curiosare, elementi di racconto o anche solo di gioco libero, fra animali con cui interagire, segreti da scoprire e achievement nascosti. Non è garantita la ricchezza di opportunità offerta dagli open world tripla A, certo, ma abbandonarsi al mondo di AER e trascorrere un po’ di tempo esplorandolo offre qualche bella soddisfazione. In ogni caso, quel che conta è che si è liberi di comportarsi a piacere, e quando decidiamo di seguire il percorso narrativo che si para dinanzi ad Auk troviamo un’avventura gradevole e stimolante, lontana dai picchi del genere, nondimendo capace di stupire con trovate scenografiche ficcanti e momenti di gioco molto piacevoli.
AER Memories of Old è un gioco di avventura ed esplorazione semplice, relativamente breve, dagli enigmi molto accessibili e senza una reale componente d’azione. Il titolo di Forgotten Key offre almeno un paio d’ore di esperienza rilassante, evocativa, dagli spunti narrativi intriganti e con piccoli scorci e momenti capaci di lasciare il segno. Non ci si aspetti però un capolavoro di narrazione o innovazione: AER è “solo” un piccolo, buon gioco, dalla personalità tutta particolare.