Touhou Kobuto V: Burst Battle - Recensione

PS Vita PS4 Switch

Dopo aver recensito Touhou Genso Wanderer, un simpatico roguelike RPG, torno oggi sulla celebre serie “bullet hell” per parlarvi di un recente spin-off approdato su PlayStation 4: Touhou Kobuto V: Burst Battle. Sviluppato da CUBETYPE, il titolo si pone come un mix atipico che prende i ritmi frenetici e caciaroni della serie Touhou e li condensa in una formula che ricorda molto da vicino quella dei picchiaduro del passato. Se in un primo momento potrebbe apparirvi un connubio curioso e interessante, continuate a leggere… vi assicuro che cambierete idea molto presto.

MAGHETTE, PROIETTILI E TANTA NOIA

Diciamola tutta: NIS America sta cercando di spremere la serie Touhou fino all’ultima goccia; d’altronde, si tratta di una saga molto popolare in Giappone, quindi perché non farlo? Il problema nasce quando si vuole realizzare un titolo senza avere le idee ben precise, come nel caso di Touhou Kobuto V: Burst Battle.Touhou Kobuto V Burst Battle immagine PS4 PS Vita Switch 05Come detto, il concept di Burst Battle si basa sulla fusione dei classici picchiaduro arcade à la Virtua Fighter e Dead or Alive con la formula dei “bullet hell” per cui la serie Touhou è rinomata; una strana miscela che vedrà Reimu Hakurei e compagne (qui rappresentate a mo’ di bamboline super deformed) affrontarsi in bizzarri incontri uno vs uno all’interno di una serie di arene quadrate piuttosto basilari.

il titolo si pone come un mix atipico che prende i ritmi frenetici e caciaroni della serie Touhou e li condensa in una formula che ricorda molto da vicino quella dei picchiaduro del passato

Il gameplay è molto semplice da spiegare: con la visuale posta alle spalle del nostro personaggio dovremo saltare e sparare all’impazzata, cercando di sconfiggere il nemico in un button mashing privo di mordente. A rendere gli scontri ancora più frustranti ci pensano una telecamera a dir poco sgradevole e un forte sbilanciamento tra i personaggi – nonostante siano pochi (ce ne sono solo nove in totale). Ci tengo inoltre a sottolineare l’assenza di un qualsivoglia tutorial che, data la bizzarra natura del gioco, avrebbe senz’altro aiutato a capire determinate meccaniche: ad esempio, non sono mai riuscito ad effettuare una Super ad eccezione di una sola volta in cui, evidentemente, ho premuto una combinazione fortuita di tasti.

COSA SI SALVA?

Il plot che accompagna la modalità storia è stranamente interessante: Reimu viene a sapere che un vampiro si è alleato di recente con un gruppo di cattivoni, pianificando di annientare la razza umana; per indagare sulla questione e combattere l’incombente minaccia, la sacerdotessa parte dunque alla volta della Scarlet Devil Mansion.Touhou Kobuto V Burst Battle immagine PS4 PS Vita Switch 04Da questo incipit scaturirà una serie di battaglie che non si fermeranno fino al completamento del gioco, con qualche piccola pausa solo durante le scene d’intermezzo che – purtroppo – risultano molto più accattivanti del gameplay.

le cutscene risultano molto più accattivanti del gameplay

Oltre alla storia, che compone il cuore di Burst Battle, il titolo offre anche un paio di modalità extra (Arcade Mode e Score Attack Mode), ma dopo una manciata di battaglie proverete un forte impulso di inserire nella vostra console un qualsiasi altro titolo che abbia un tasso di rigiocabilità maggiore. Volendo, è possibile anche disputare un match online, se non fosse che i server sono completamente deserti, oppure – in alternativa – potete giocare in locale con un vostro amico… con la consapevolezza che potreste perderlo per sempre!

Almeno il comparto tecnico di Burst Battle si salva, vi starete chiedendo? Ovviamente, no: il titolo di CUBETYPE propone uno stile visivo decisamente obsoleto, con modelli scarni e scenari di un piattume impressionante che lo fanno sembrare un gioco di due generazioni fa. Il titolo ce la fa solo per quanto riguarda il sonoro, con brani abbastanza orecchiabili seppur, alla lunga, ripetitivi.

Touhou Kobuto V: Burst Battle mi aveva incuriosito, ma mai avrei pensato di ritrovarmi davanti ad un prodotto tanto ripetitivo e così povero di contenuti, per non parlare del comparto tecnico davvero obsoleto. Dal primo momento che ho avviato il gioco ho subito avvertito una palese mancanza di idee. Magari, di base, il concept avrebbe funzionato, ma gli sviluppatori – a quanto pare – hanno percorso la via sbagliata. Se siete fan della serie e cercate un gioco Touhou, il mio consiglio è quello di ripiegare sui titoli classici della saga o di recuperare Touhou Genso Wanderer, a meno che non siate davvero molto curiosi o proviate un insano gusto per l’orrido.

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Pro

  • Colonna sonora accattivante (ma ripetitiva).
  • Storia a tratti interessante.

Contro

  • Gameplay frustrante e ripetitivo.
  • Comparto tecnico obsoleto.
  • Povertà di contenuti disarmante.
3.5

Pessimo

È l’ultimo arrivato in famiglia e gli va di gran lusso che non lavora in redazione ma da casa sua, altrimenti farebbe la fine di Seppia nella serie Boris, con Claudio “Renè” Todeschini a tallonarlo con vessazioni di ogni tipo. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette.

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