In Giappone, la serie Gundam vs. è qualcosa di grosso, il terreno di scontro ideale tra mobile suit provenienti dalle infinite declinazioni di un fenomeno di culto che non conosce crisi. Giunta come un fulmine a ciel sereno alla fine degli anni Settanta, la space opera di Yoshiyuki Tomino riesce da sola a mettere in discussione gli assiomi fino ad allora inconfutabili che reggevano le basi dell’animazione robotica (poste verso la fine degli anni Cinquanta da Tetsujin 28-go di Mitsuteru Yokoyama e, successivamente, dal Mazinger Z di Go Nagai), suggerendo che i giganti d’acciaio potessero essere trattati alla stregua di comuni mezzi bellici, e ponendo l’essere umano al centro delle vicende.
COME CHAR, NESSUNO MAI
In Gundam Versus, paradossalmente, non troverete questo aspetto intimista e, anzi, sarete subissati immediatamente da massicce dosi di acciaio e raggi laser assortiti. Quanto massicce? Beh, direi parecchio, considerando che la lista dei robot pilotabili in questo sparatutto in terza persona annovera quasi cento unità.
Gundam Versus annovera quasi cento robot pilotabili
Ogni robot sale di livello con l’uso, permettendo l’acquisto (tramite valuta virtuale) di un’infinità di extra come piloti alternativi, navigatori, titoli e striker da richiamare in numero limitato, per ottenere un breve, ma gradito supporto. Il tutto inquadrato in un sistema di combattimento solido e oramai perfezionato che si appoggia a un nuovo motore grafico capace di imbandire combattimenti fluidi tra robot e mezzi corazzati. Gli scontri, purtroppo, sono ambientati in arene un po’ banali e povere, demolibili con la giusta dose di cattiveria, ma incapaci di replicare il colpo d’occhio dei colossali, luccicanti protagonisti. Considerando però che la loro relativa semplicità rappresenta il lasciapassare per un’azione fluida a sessanta fotogrammi al secondo, ben venga.
DIVENTARE VERI UOMINI CON LO HYAKU SHIKI
Potenzialmente, ci sono tutti i presupposti per avere il gioco di Gundam definitivo, un obiettivo purtroppo sfumato a causa di alcuni passi falsi. In primis le modalità: la serie Gundam vs. è da sempre orientata verso il gioco competitivo, relegando alle sfide contro la CPU un ruolo marginale.
la potenza dei robot è indicata da un valore che va dai duecento punti di Guncannon ai cinquecento dello Sazabi
BUONE NOTIZIE: NON C’È TRACCIA DI G GUNDAM
Chi non avesse voglia di avventurarsi online e desiderasse giocare contro la CPU non troverà parecchio con cui divertirsi, con i classici combattimenti da affrontare assieme a un compagno comandato dalla CPU affiancati nella cosiddetta battaglia finale, ovvero una modalità sopravvivenza dove comprare potenziamenti vari tra una serie di ondate e quella sucessiva.Tolte queste due opzioni, non rimane assolutamente altro a cui dedicarsi, un panorama davvero deprimente a cui va aggiunto il considerevole numero di mobile suit bloccati (circa un quarto del totale), riscattabili tramite DLC a pagamento.
per giocare ad alti livelli in Gundam Versus sono richiesti riflessi, coordinazione e abilità
Come rassicura il titolo del paragrafo, tra questi mancano i ridicoli pupazzoni pilotati da Domon e compagni, ma non si sa mai che arrivino in futuro, considerata anche la scioccante (una volta, in Giappone, era discretamente popolare) defezione di una serie come SEED Destiny. È veramente un peccato, perché in cuor suo Gundam Versus ci prova davvero ad essere il paradiso per gli amanti dell’opera di Tomino, dove giocare ad alti livelli richiede riflessi, coordinazione e abilità, tanto che un pilota alle prime armi non potrà far altro che soccombere mestamente di fronte alla danza di morte “gentilmente” offerta da un giocatore esperto capace di padroneggiare scatti, cancel e combo. I veterani, invece, troveranno nuovi stimoli per perfezionare la loro abilità con il nuovissimo boost dive, una rapidissima picchiata che si abbina perfettamente alle restanti tecniche di schivata, e con cui è possibile cancellare un attacco e continuare l’assalto.
Gundam Versus nasconde un bel gioco sotto un bel po’ di magagne, come la carenza di modalità e una stabilità del gioco su internet largamente rivedibile. Al di là degli ostacoli c’è il paradiso robotico, straripante di elementi sbloccabili e mobile suit da padroneggiare, ma è impossibile chiudere gli occhi sui difetti del gioco, specie se intaccano un aspetto – il gioco online – fondamentale per la sua completa fruizione. Lasciate pure i vostri Gundam nell’hangar in attesa di eventuali patch riparatrici!