Quando il primo Rock of Ages ha fatto il suo debutto nel mondo dei videogiochi, ormai sei anni fa, è stato come un fulmine a ciel sereno. Grazie a una formula di gameplay tanto bizzarra quanto vincente, ACE Team ha saputo fare centro offrendo un buon mix di strategia, azione, sfere rotolanti e tanta ironia. Oggi, il team cileno è tornato alla carica con un seguito diretto, Rock of Ages 2: Bigger & Boulder, che promette di mantenere intatti lo spirito e l’umorismo strampalato e dissacrante del predecessore, senza dimenticare di introdurre qualche dinamica di gioco aggiuntiva.
SFERE CADENTI
Come avrete intuito dalla breve introduzione, anche la ricetta è esattamente la stessa che ha fatto la fortuna del primo capitolo della serie: ancora una volta due giocatori si sfidano a colpi di enormi macigni che devono essere fatti rotolare da pendii più o meno tortuosi affinché si vadano a schiantare contro il portone del castello nemico; il primo che riesce a sfondarlo e a investire il regnante avversario con il suo masso porta a casa la vittoria.Ogni partita si svolge sostanzialmente in due fasi interconnesse: una più strategica, dove bisogna spendere monete d’oro per erigere fortificazioni aggiuntive sul percorso al fine di evitare che la roccia nemica arrivi integra a bussare alle porte della fortezza, e un’altra in cui controlliamo direttamente la nostra pietra cercando di evitare le trappole che – nel frattempo – sono state costruite dall’avversario sulla sua parte del percorso.
la ricetta è esattamente la stessa che ha fatto la fortuna del primo capitolo: enormi macigni che devono essere fatti rotolare da pendii tortuosi
Ogniqualvolta il macigno a nostra disposizione colpisce il portale o, ahinoi, viene sgretolato dalle difese della controparte, ecco che si ritorna alla fase strategica: in attesa che i tagliapietre scolpiscano un altro masso rotolante, è possibile continuare a piazzare baliste, catapulte, muri di cinta, elefanti, mucche appiccicose, ventilatori, tori infuriati, e così via, per intralciare la corsa del macigno controllato dalla parte avversa. In questo senso, ci si può davvero sbizzarrire: molti dei marchingegni già visti nel primo Rock of Ages fanno il loro ritorno anche in questo sequel, affiancati da una serie di novità che aumenta le opzioni a disposizione e permette di formare trappole ben più elaborate.
DENTRO LA PIETRA
Purtroppo, le novità sono tutte qui: oltre a difese inedite e a qualche tipologia di macigno addizionale non c’è molto altro. Inoltre, le modalità di gioco sono davvero poche: i quindici scenari della campagna si portano a termine nello spazio di un pomeriggio e possono essere affrontati sia in modalità Guerra – la più classica descritta poc’anzi – che con una Corsa a ostacoli, dove il giocatore affronta avversari controllati dalla CPU su un percorso con trappole prestabilite. In aggiunta, è possibile cimentarsi nelle prove a tempo cercando di aggredire le classifiche globali su tracciati privi di impedimenti artificiali.
è possibile cimentarsi nelle prove a tempo
Rock of Ages 2: Bigger & Boulder è esattamente ciò che ci si aspetterebbe dal sequel di un videogioco ben fatto: il titolo sfornato dai cileni di ACE Team è sostanzialmente un “more of the same”, con l’aggiunta di qualche piccola novità qua e là. Purtroppo, le poche modalità di gioco e un multiplayer quasi deserto lo penalizzano sul versante contenutistico, ma l’ironia di ottimo livello e un gameplay che funziona sono in grado di intrattenere per una buona manciata di ore.