La Terra è sotto attacco: una spietata razza aliena ha lanciato un’incursione su larghissima scala allo scopo di conquistare il Pianeta azzurro per sfruttarne le ricchezze minerarie e, in particolar modo, per accedere direttamente alle risorse del nucleo. Tuttavia, in X-Morph: Defense non giochiamo dalla parte dell’umanità: a noi non spetta il compito di salvare il mondo e i suoi miliardi di abitanti dalla distruzione, bensì quello di invadere il Globo terracqueo affinché divenga la nuova casa degli alieni.
DIFESA DINAMICA
Il videogioco sviluppato da EXOR Studios è un interessantissimo mix fra un classico tower defense e un twin-stick shooter: il giocatore deve erigere delle torrette sul percorso delle unità militari che si dirigono verso il nucleo del terraformatore alieno, evitandone così la distruzione, mentre interviene in prima persona con un potente caccia d’assalto equipaggiato con i più disparati mezzi offensivi.Chiaramente, come in ogni buon tower defense che si rispetti, ogni torre può essere dotata di armi specifiche che sono più utili di altre nel tenere a bada determinate tipologie di nemici: per esempio, i lanciafiamme eliminano facilmente la fanteria, i laser sono più efficaci contro i mezzi corazzati, mentre i lanciarazzi si rivelano essenziali per abbattere gli stormi di velivoli che tentano di dominare i cieli.
in X-Morph: Defense, riuscito mix fra un classico tower defense e un twin-stick shooter, nessuna delle due parti ludiche prevale sull’altra
La particolarità di X-Morph: Defense sta proprio nella formula di gameplay che prende in prestito elementi di due generi diversi, costringendoci a non fare mai affidamento esclusivamente sulle torrette o sulle capacità offensive della navicella. Nessuna delle due parti ludiche prevale sull’altra, pertanto bisogna cercare di coordinare al meglio le azioni del caccia andando a operare in quei punti della mappa più scoperti, magari in quanto si è scelto di installare le postazioni di difesa fisse lungo un altro percorso dei convogli nemici. Per questo motivo, bisogna pianificare al meglio le proprie mosse tra un’ondata e l’altra: il tempo a disposizione è virtualmente infinito, perciò è possibile studiare con calma i tragitti e le unità schierate dagli umani in modo tale da decidere dove erigere le torri e, soprattutto, quali tipologie impiegare.
DEVASTAZIONE GLOBALE
Interessante anche la possibilità di deviare il percorso dei mezzi nemici sfruttando proprio le torri: costruendone due abbastanza vicine si può innalzare una barriera energetica che blocca l’avanzata delle unità, le quali scelgono automaticamente il percorso più breve verso il nucleo alieno.Man mano che le missioni si fanno più complesse, diventa d’obbligo cercare di allungare quanto possibile la distanza che separa gli umani dal terraformatore: così facendo si ha più tempo per intervenire direttamente con il caccia, e contemporaneamente si permette alle postazioni difensive di sferrare più colpi, indebolendo i ranghi dei terrestri.
il giocatore deve erigere delle torrette sul percorso delle unità militari nemiche, mentre interviene in prima persona con un potente caccia d’assalto
Ciascuna torre, nondimeno, costa un quantitativo di risorse variabile in base alla tipologia di arma montata. Dato che il capitale a disposizione degli alieni non è infinito, in alcuni casi diventa impossibile modificare il tragitto soltanto con le barriere di energia. Per fortuna, tutto ciò che è presente in uno scenario è completamente distruttibile: utilizzando le bombe della navetta possiamo far crollare gli edifici direttamente sulle strade, in questo modo saranno le macerie a bloccare il passaggio senza che venga spesa alcuna risorsa nella costruzione delle torrette. Tuttavia, bisogna prestare particolarmente attenzione durante gli scontri in quanto la distruttibilità totale dei livelli può rivelarsi un’arma a doppio taglio: un’esplosione nel punto sbagliato potrebbe aprire una strada alternativa, andando ad accorciare l’itinerario del convoglio.
ALIENI COOPERATIVI
Da notare che l’intera campagna può essere affrontata assieme a un amico grazie alla co-op locale in split screen. In questo caso, ogni giocatore prende il controllo di un caccia per erigere le torrette utilizzando le proprie risorse. Inutile dire che è indispensabile coordinarsi: se già nella modalità single player la difficoltà cresce rapidamente di missione in missione, la campagna cooperativa è ancora più ostica dal momento che il numero di nemici è di gran lunga superiore, inoltre gli avversari provengono da più direzioni contemporaneamente.
ogni torretta attacca i nemici in maniera automatica
Purtroppo, devo anche sottolineare alcune criticità sul versante della stabilità, almeno su PC: in più di qualche occasione ho assistito a crash improvvisi e brevi freeze; fortunatamente, l’impatto di tali eventi viene in qualche modo mitigato dalla frequenza dei salvataggi automatici, che vengono effettuati alla fine di ogni ondata. Siamo comunque di fronte a un’opera relativamente fragile dal punto di vista tecnico, anche se bisogna dire che il team di sviluppo ascolta i feedback della community e si muove prontamente: dalla release, avvenuta qualche giorno fa, sono già state pubblicate diverse patch che hanno corretto i problemi di maggior rilievo.
X-Morph: Defense è un esperimento interessante: la formula ibrida che unisce le classiche dinamiche dei tower defense con l’azione adrenalinica dei twin-stick shooter funziona benissimo, merito anche di alcune soluzioni di gameplay azzeccatissime, come la totale distruttibilità degli ambienti. Purtroppo, l’ultima fatica di EXOR Studios è parzialmente minata da una serie di problemi tecnici che influiscono negativamente sulla stabilità, anche se va detto che il team di sviluppo si è dimostrato pronto ad agire con tempestività nella risoluzione dei bug.