A circa tre mesi di distanza dall’ottima beta, siamo finalmente tornati sui prati verdi dell’Isola del Golf di Clap Hanz per goderci il sole e la spensieratezza del nuovo Everybody’s Golf, il più recente episodio di una IP che – dal 1997 – rende democratico uno degli sport più elitari del mondo. Il concetto di inclusione espresso dal titolo continua a essere una dichiarazione di intenti, e il reboot (se così possiamo chiamarlo) della saga golfistica prodotta dalla divisione nipponica di Sony demolisce qualsiasi barriera, dimostrandosi l’episodio più sociale di tutti i tempi, senza rinunciare, però, a una profondità di gioco notevole e a una quantità di contenuti libidinosa.
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE (MA ANCHE NO)
Se dovessi descrivere in un aggettivo Everybody’s Golf direi “gioioso”, perché in ogni attività, in ciascun colpo, in ogni momento passato a girovagare nei livelli open world (di cui parliamo tra un attimo) ci sono felicità, amore e una splendida sensazione di condivisione.
Il sistema di tiro basato su tre pressioni è immediato e preciso
L’estrema personalizzazione dell’avatar, sia sotto il profilo esteriore che dal punto di vista tecnico, svela un’altra novità del titolo di Clap Hanz, ovvero un sistema di progressione basato sulle nostre performance. Ogni mazza utilizzata, infatti, guadagnerà “esperienza” ogniqualvolta effettuiamo un buon tiro, andando a migliorare gli aspetti che assecondano il nostro stile. Siamo tra quelli che cercano lo swing di potenza a prescindere? Allora le nostre mazze avranno una gittata migliore. Preferiamo il controllo della pallina? Via di backspin, finché non dominiamo il suo giro come manco in Sensible Soccer. Chiaramente, questo vuol dire affrontare consapevolmente ogni buca, facendo affidamento sulle nostre mazze più prestanti nei momenti tesi delle partite, alla ricerca di un colpo che può farci raggiungere un prezioso birdie al posto di un normalissimo par. Il sistema di progressione di Everybody’s Golf convince perché asseconda in automatico le esigenze dei giocatori, e regala un notevole senso di controllo sulle partite. Tra l’altro, il miglioramento è facilmente percepibile proprio data la natura grindosa delle prime ore, che sono da sfruttare soprattutto per capire che golfisti vogliamo essere. Certo, servono anche per vestire a festa il nostro avatar (in maniera improbabile), così da farci riconoscere anche online, ma questa è un’altra storia.
SUI CAMPI DA GOLF PUÒ CRESCERE UN FIORE
Dicevamo che l’esperienza online di Everybody’s Golf è molto succulenta, ed è proprio così, nella misura in cui non va a ledere minimamente la natura “easy to learn, hard to master” del gioco, ma amplia semplicemente le possibilità offerte da un titolo che può accompagnarvi anche per un po’ di sano cazzeggio, fra un giro in cart, una ricerca di oggetti nascosti spawnati random, una bella nuotata, oppure una battuta di pesca.
i gettoni d’oro consentono di comprare vanity item od oggetti in grado di dare succosissimi bonus
Ovviamente, se le attività proposte dal gioco non vi vanno, c’è sempre la possibilità di chiamare gli amici e organizzare una lobby privata dove imbastire sfide ad hoc, con la possibilità di personalizzare qualsiasi aspetto della competizione (dalla dimensione delle buche alla tipologia di partita). Libertà, gioia e amore sono le parole chiave di un’esperienza che ti lascia sempre col sorriso sulle labbra, anche quando – una volta scesi in campo – ci si affronta con fiero cipiglio in un titolo golfistico estremamente raffinato dal punto di vista delle meccaniche.Il sistema di tiro basato su tre pressioni (una per avviare il meter, una per la imprimere potenza, e una per l’impatto) è immediato e preciso, mentre la possibilità di imprimere effetti e modificare al volo sull’ultima pressione la forza dello swing garantiscono il pieno controllo in ogni momento. Chiaramente, servono tempismo e soprattutto una visione di insieme notevole per eseguire il colpo giusto in ogni situazione, ma Everybody’s Golf dà al giocatore tutti gli strumenti necessari per pianificare e mettere in pratica ogni tipo di soluzione, alla ricerca di un birdie o di un eagle che, quando riescono, regalano una soddisfazione enorme, e vengono anche celebrati a modo da sequenze festose.
Everybody’s Golf si rivela l’episodio più sociale, senza rinunciare a una profondità di gioco notevole e a una quantità di contenuti libidinosa
Proprio il carattere sempre allegro (da villaggio turistico), immediato e profondo del titolo di Clap Hanz, però, si scontra con alcuni limiti di natura tecnica non sempre piacevole: i caricamenti per accedere alle aree e alle partite sono decisamente troppo lenti, mentre graficamente non si può certo dire che siamo davanti a un capolavoro. L’art direction è molto ispirata e le animazioni buffe e caricaturali risultano piacevoli, ma texture e modelli poligonali lasciano abbastanza a desiderare, anche e soprattutto alla luce del fatto che, pur supportando i 60 fps (solo) su PS4 Pro, le prestazioni non sono sempre impeccabili. Nessuno di questi aspetti rovina il divertimento, tuttavia era lecito aspettarsi di più.
Bello, allegro, divertente e pieno di attività da svolgere, Everybody’s Golf torna a regalare ore e ore di golf sublime ed estremamente godibile. Figlio del solito connubio tra accessibilità e profondità di gioco, Clap Hanz è riuscita a reinventare la saga con coerenza, svolgendo un ottimo lavoro sotto l’aspetto della progressione e del sistema di swing. Anche la componente sociale si integra alla perfezione con un corposo single player e un multiplayer (online e locale) assolutamente a fuoco e sempre piacevole. Spiace per la cornice tecnica non sempre all’altezza, ma se cercate un titolo sportivo immediato, comunque in grado di tenervi occupati per tanto tempo, avete trovato il gioco che fa per voi, a meno di non odiare visceralmente il golf, s’intende.