Cat Quest - Recensione

PC PS4 Switch

Cosa accadrebbe se i gatti potessero parlare? E se vivessero in un continente tutto loro dove si lanciano costantemente in avventure epiche, stando attenti ai nemici giurati – i cani – sempre pronti a sfruttare a loro vantaggio una tregua momentanea con il regno felino? The Gentlebros, un team affiatatissimo con sede a Singapore, si è posto queste stesse domande e sulle risposte a tali quesiti ha imbastito un videogioco a base di mici e tanta ironia: il risultato è Cat Quest, un action RPG per PC e dispositivi mobili con sistema operativo iOS (in seguito approderà anche su smartphone e tablet Android, oltre che su PS4 e Nintendo Switch).

LE CRONACHE DEL GATTO E DEL FUOCO

Cat Quest ci mette nei pelosissimi panni di un eroe felino che assiste al rapimento di sua sorella da parte di un malvagio individuo, per poi naufragare con ciò che resta della sua piccola imbarcazione sulle coste del reame di Felingard. È in seguito a questo evento infausto che si scopre che il nostro anonimo gattino altri non è se non un sangue di drago (!), uno dei pochi esseri in grado di fronteggiare l’improvviso ritorno delle temibili creature alate in questo mondo altrimenti piuttosto pacifico. Cat Quest PC PS4 Switch immagine 10Con l’aiuto dell’inseparabile Spirry, uno spirito custode che non perde occasione per dispensare consigli e darci così una mano nell’impresa di salvare la sorella del protagonista, dobbiamo cercare di scongiurare la distruzione di Felingard.

la localizzazione in lingua italiana contribuisce a creare un’atmosfera di piacevole spensieratezza

Detto questo, pur senza brillare per originalità dell’impianto narrativo, il titolo sviluppato dalla software house asiatica punta tutte le sue fiches su un livello di ironia molto leggero che fa un uso sapiente delle citazioni dell’universo pop contemporaneo, senza però risultare quasi mai fuori luogo o eccessivamente ridondante. Per esempio, uno dei personaggi secondari che danno una mano all’eroe è un avido consumatore di serie televisive quali House of Parchments e The Pouncing Dead; per non parlare della presenza di artefatti leggendari come il Necrozampincon e di mostri mitologici come Gathulhu. Non mancano nemmeno piccoli giochi di parole che riprendono i versi tipici dei gatti, e in questo bisogna dar credito al lavoro svolto nella localizzazione in lingua italiana che contribuisce a creare l’atmosfera di piacevole spensieratezza che permea ogni linea di codice.

SIAMO TUTTI A-MICI

Parlando del gioco vero e proprio, Cat Quest soffre purtroppo della sindrome dell’iper-semplificazione delle meccaniche che contraddistingue moltissimi titoli pensati (anche) per il mercato mobile. Basti pensare che il combattimento è deputato alla sola pressione di un tasto per attaccare e all’uso occasionale della schivata e dei pulsanti per lanciare magie, molte delle quali del tutto inutili data la disarmante facilità degli scontri. La quasi totalità delle mischie si risolve in pochi attimi premendo forsennatamente il pulsante dell’arma bianca, fatta eccezione per gli scontri con i draghi, i quali richiedono un minimo – ma davvero un minimo – di coordinazione in più per evitare i loro attacchi.Cat Quest PC PS4 Switch immagine 08

l’ironia di Cat Quest è decisamente ispirata

La progressione del personaggio, poi, non è stata implementata al meglio: ciò dipende principalmente dalla gestione dell’inventario e del potenziamento di armi e armature. Le statistiche di attacco e difesa, difatti, dipendono esclusivamente dall’equipaggiamento del micio, il quale può essere fatto salire di livello aprendo i forzieri disseminati nei vari dungeon, risolvendo alcune quest secondarie, oppure spendendo monete d’oro presso il fabbro; il problema sorge nel momento in cui ci rendiamo conto che non è possibile scegliere quale oggetto potenziare, poiché tutto il sistema funziona in maniera completamente casuale: è il gioco che decide quale arma, elmo o corazza presente nello zaino far salire di livello, non il giocatore.

Al di là di un’ironia decisamente ispirata e una discreta direzione artistica, ciò che resta di Cat Quest è un action RPG pesantemente annacquato capace di intrattenere per la durata di un paio di pomeriggi al massimo (l’avventura si porta a termine in meno di cinque ore). Inutile dire che si tratta di un videogioco piuttosto leggero che si rivolge principalmente agli amanti dei gatti, però per tutti gli altri temo che non ci sia molta trippa!

Tutto sommato, non si può non rimanere con il sorriso sulla bocca dopo aver completato Cat Quest, eppure è un sorriso amaro quello che è comparso sul mio volto, in quanto vi è la consapevolezza che il videogioco sviluppato da The Gentlebros avrebbe potuto ambire a un risultato finale molto più soddisfacente. Se solo l’impianto ludico fosse stato un minimo più elaborato, a quest’ora avremmo potuto giocare con un titolo sicuramente più completo sul fronte del gameplay, e magari, chissà, nel complesso anche migliore.

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Pro

  • Tanta ironia citazionista.
  • Direzione artistica ispirata.
  • Localizzazione in italiano ineccepibile.

Contro

  • Sistema di combattimento semplicistico.
  • Gestione dell’inventario aleatoria.
  • Qualche sporadico e ingiustificato calo di frame rate.
6.8

Sufficiente

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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