AereA - Recensione

PC PS4 Xbox One

Doveva arrivare prima o poi il titolo, in questo meraviglioso anno videoludico, in grado di farmi passare la voglia di giocare. Le scommesse clandestine della redazione puntavano su qualche remake a caso (e comunque non si sbagliavano troppo, visto l’entusiasmo pari a un’estrazione dentaria che ha visto parte del #teamcrimine sfidarsi con dubbi BOT in quell’occasione sprecata che si è rivelata Micro Machines World Series), eppure – per un soffio – il premio “Rambo” dell’anno rischia di vincerlo AereA, opera degli olandesi Triangle Studios. Gli sviluppatori, senza troppi complimenti, cercano di rifilarci per un prezzo tutt’altro che amichevole una specie di action RPG dalla visuale isometrica in cui musicisti devono accoppare strani animali utilizzando strumenti musicali saggiamente modificati.

ODIO I SOLFEGGI

Il regno di Aezir è in subbuglio: bizzarri animali dalle fattezze di bonghi, pianoforti e sassofoni sembrano affliggere le terre di quest’isola volante ridotta in mille pezzi. Fortunatamente, i protagonisti (AereA, teoricamente, è un titolo cooperativo) hanno modo di seguire gli insegnamenti di Maestro Guido (sì, si chiama così, davvero!) e affrontare una serie di tediose missioni al fine di recuperare i nove strumenti primordiali. Se nei primi secondi di gioco (diciamo tre), il titolo Triangle Studios sembra offrire al giocatore qualcosa di interessante, basta sbattere la testa contro l’interfaccia per capire che qualcosa, sotto sotto, non quadra.AereA immagine PC PS4 Xbox One 12

l’assoluta mancanza di una modalità multiplayer è il colpo di grazia

Il sistema di controllo pare fare il suo dovere, ma il fatto che il nostro alter ego sferri un attacco a prescindere dal tasto premuto – che sia quello per parlare con un NPC o per aprire il menù – mi ha lasciato alquanto interdetto, e la situazione non è affatto migliorata quando, trovando sparsi per la mappa piccoli messaggi-tutorial, mi sono reso conto che questi erano stati piazzati dagli sviluppatori in maniera assolutamente casuale. Ovvero, il primo ci spiega come utilizzare un oggetto, il secondo come evitare una trappola, e il terzo che tasto premere per muoversi. E sì, se ve lo state chiedendo, anche nei primi livelli di gioco viene mantenuta questa curiosa caratteristica.

TOCCATA E FUGA

Chiuderei volentieri un occhio sui problemi sopraccitati, se non fosse che il gioco – bene o male – non esiste: veniamo spediti da qualche parte sull’isola fluttuante (sorvoliamo sui tempi di caricamento), esploriamo una mappa lineare e spoglia, su cui continuano a comparire nemici senza ritegno, portiamo a termine il compito e ci avviamo verso l’uscita. Fine. Il combattimento – ovviamente – è noioso, ripetitivo e anonimo, e il veder apparire dal nulla le orde nemiche, governate da un’IA imbarazzante, non fa altro che peggiorare la situazione.AereA immagine PC PS4 Xbox One 07

Il combattimento è noioso, ripetitivo e anonimo

Se giocato in cooperativa, AereA potrebbe risultare anche piacevole, ma l’assoluta mancanza di una modalità multiplayer è il colpo di grazia che rende il titolo un fallimento sotto ogni punto di vista. Gli unici a cui potrei consigliarlo sono ragazzi di giovanissima età, che – dato l’argomento “poco serio” dell’opera e l’assoluta mancanza di sangue e affini – potrebbero trovare in AereA un “buon” titolo su cui passare qualche pomeriggio. Mettendomi però nei loro panni mi sentirei quasi offeso davanti a un videogioco del genere, data la presenza di tanti altri decisamente migliori. Insomma, Aerea è un “NO” enorme e lampeggiante, confermato anche da bug “mortali” come la scomparsa improvvisa di un boss durante un combattimento che mi ha costretto a uscire dal gioco e ripetere la missione dall’inizio. Male. Anzi, malissimo. Ignorate semplicemente questo titolo e passate oltre. Punto.

AereA è un gioco sbagliato sotto ogni punto di vista, dal gameplay alla poca originalità delle missioni, arrivando alla totale mancanza di una modalità multiplayer, fondamentale per un titolo pensato per essere giocato in gruppo. Il prezzo dell’opera, infine, è assolutamente fuori parametro per l’esperienza offerta, totalmente insufficiente. Ignoratelo, persino durante gli sconti più folli.

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Pro

  • Il maestro si chiama Guido...

Contro

  • ... tutto il resto.
  • No, davvero, intendo TUTTO il resto.
  • Sì, proprio TUTTO!
3.9

Pessimo

Si ostina pervicacemente a usare un portatile che non vorrebbero più nemmeno al Museo della Scienza e della Tecnica, oltre a vestirsi come Padre Maronno. Abita con un pappagallo che ha chiamato Chocobo, ma non crediamo abbia mai provato a cavalcarlo per davvero (o almeno c’è da sperarlo).

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