Diablo III - Ascesa del Negromante - Recensione

PC PS4 Xbox One

Dopo anni di attesa, finalmente, la classe preferita da “grandi e piccini” raggiunge Tristram grazie a un pacchetto (non chiamatela espansione, perché – di fatto – non lo è) che ci permette di vestire gli scheletrici panni del Negromante, incantatore decisamente poco cordiale che ha fatto dello studio della morte il suo cammino. Far esplodere cadaveri, si sa, è un hobby estremamente divertente, ma non sempre il gioco vale la candela (o il fuoco fatuo, ndBelboz).

SCELTI DALLE TENEBRE

Acquistando il pacchetto “Ascesa del Negromante” aggiungeremo al gruppo di sei allegri personaggi giocabili anche la novella “rock star”, che indossa pantaloni attillati rigorosamente di pelle nera, sfoggia una bella chioma di capelli argentei e, a giudicare dal pallore, non vede una spiaggia dal secolo scorso. Inutile girarci attorno: l’evocatore di non-morti è divertentissimo da giocare, sin dai tempi di Diablo II in cui – con un pizzico di strategia e una buona build – era possibile distruggere l’Inferno in poche ore.

Diablo III Rise of the Necromancer immagine PC PS4 Xbox One 13

ho trovato le abilità del nostro pallido amico decisamente troppo potenti

Il risultato, dopo più di tre lustri, non è cambiato molto: il Negromante è una vera e propria macchina di morte, capace di avanzare a testa bassa senza troppi grattacapi, a patto – ovviamente – di avere a disposizione qualche cadavere a terra per dare il via all’apocalisse. I nemici, difatti, una volta passati a miglior vita, lasciano nel terreno un mucchietto di carne sfruttabile in diversi modi, dall’ormai leggendaria esplosione all’evocazione di orde di scheletri pronte a marciare sugli avversari. Innanzi a qualche nemico un pochino ostico la parte più difficile consiste nell’abbattere il primo paio di avversari, ma appena avremo carne fresca a disposizione la cascata di sangue e morte che ne seguirà sarà tanto assurda quanto divertente, anche se – detto fuori dai denti – ho trovato le abilità del nostro pallido amico decisamente troppo potenti.

Ciò che mi ha davvero stupito di questa “nuova” classe è la possibilità di affrontare per l’ennesima volta il viaggio che porta alla sconfitta di Malthael nel modo che più ci aggrada, giocando sia da “evocatore” puro, circondato da decine di alleati non-morti pronti a massacrare qualsiasi cosa si muova sullo schermo, che da “guerriero” ibrido armato di falce e pronto a curarsi continuamente grazie al sangue nemico. Nella mia ultima partita, ad esempio, ho sfruttato diverse abilità in grado di rallentare le orde nemiche, mentre a prendere gli schiaffi al mio posto c’era il fidato Golem di Ghiaccio, pronto a congelare gli avversari, immobilizzandoli in caso di bisogno. Certo, il buon Negromante dà comunque il meglio di sé accanto a qualche amico ben disposto a prendere colpi in sua vece, ma con un’adeguata build anche una partita in solitario può dare enormi soddisfazioni.

LA REGINA DEI DANNATI

Il problema di questo pacchetto, se vogliamo proprio trovarne uno, è che quindici euro per i contenuti offerti sono forse tantini: a parte la possibilità di utilizzare il Negromante, difatti, avremo accesso solo a un paio di slot personaggio aggiuntivi e a qualche oggetto estetico inerente l’argomento. Le novità più succose ci vengono gentilmente offerte dall’ultima patch, la 2.6.0, che inserisce un paio di nuove aree (la Brughiera Fosca e il Tempio dei Primogeniti), e una nuova modalità di gioco (i Varchi di Sfida), in cui siamo chiamati a superare arene con un equipaggiamento non modificabile nel più breve tempo possibile.

Diablo III Rise of the Necromancer immagine PC PS4 Xbox One 12

il Negromante può essere giocato sia come “evocatore” puro che come “guerriero” ibrido

Diablo III riesce a divertire parecchio, anche dopo cinque anni dalla sua pubblicazione. Non a caso, questo pacchetto è pensato soprattutto per chi non ha mai smesso di falciare demoni e bestie immonde, e che grazie al Negromante troverà qualche altra ora di divertimento. Alcuni nostalgici potranno tornare all’ovile ripensando al secondo capitolo, ma temo davvero che Ascesa nel Negromante non riuscirà a riaccendere l’interesse di chi ha già abbandonato da tempo il titolo Blizzard. Insomma, un piccolo “regalino” per veri appassionati. E poi, ripeto, far esplodere cadaveri è estremamente divertente.

Ascesa del Negromante offre, per una cifra medio/bassa, una bella manciata di ore di divertimento e novità a chi continua, anche dopo cinque anni, a massacrare demoni e non morti nelle lande di Tristram. Il fatto è che quindici euro, per aver accesso praticamente a “solo” una nuova classe, non sono una cifra così congrua, e proprio per questo motivo trovo che il pacchetto in questione (no, non chiamatela “espansione”!) sia dedicato solo ai veri appassionati e a qualche nostalgico del secondo capitolo. In compenso, far esplodere cadaveri ed evocare orde di scheletri è talmente divertente che – vi assicuro – rigiocare l’avventura sarà un vero piacere.

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Pro

  • Il Negromante è decisamente versatile.
  • Comandare orde di morti è sempre divertente.
  • Nuovi dialoghi dedicati.

Contro

  • “Solo” una nuova classe…
  • ... che forse è fin troppo potente.
7.3

Buono

Si ostina pervicacemente a usare un portatile che non vorrebbero più nemmeno al Museo della Scienza e della Tecnica, oltre a vestirsi come Padre Maronno. Abita con un pappagallo che ha chiamato Chocobo, ma non crediamo abbia mai provato a cavalcarlo per davvero (o almeno c’è da sperarlo).

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