Ve le ricordate le Sea Monkeys? Probabilmente i più giovincelli non avranno la minima idea di cosa io stia parlando, ma negli anni ’90 vendevano questa strana polverina che – una volta a contatto con l’acqua – generava dei piccoli organismi battezzati curiosamente Scimmie di Mare. Detto fra noi, non ho mai capito cosa fossero in realtà, ma per un bambino veder crescere una forma di vita davanti ai propri occhi era qualcosa di veramente affascinante. E se è pur strano iniziare la recensione di un videogioco parlando di scimmie di mare, vi assicuro che la metafora della nascita di questi organismi calza a pennello con l’idea di fondo di Birthdays the Beginning. Il nuovo titolo di Yasuhiro Wada (Toybox Inc.), l’autore della serie Harvest Moon, ci presenta un’offerta sandbox dove potremo creare mondi ed ecosistemi ripercorrendo tutta la storia dell’evoluzione umana.
L’EVOLUZIONE IN UN CUBO DI PIXEL
Immaginate di frugare tra i vecchi oggetti nella vostra soffitta, o qualsiasi altro luogo analogo, e di scovare una misteriosa mappa del tesoro all’interno di un vecchio libro di vostro nonno. Siate sinceri, non andreste a dare un’occhiata? E se vi dicessi che – giunti sul luogo – verrete praticamente teletrasportati nel periodo giurassico? Beh, questo è proprio quello che succederà al nostro alter ego virtuale in Birthdays the Beginning, un escamotage narrativo che ci lancerà subito nel vivo dell’azione, per così dire.
Il nostro obiettivo è apparentemente semplice: guidati da una sorta di cristallo parlante di nome Navi dovremo plasmare una serie di mondi cubici ripercorrendo tutta la storia dell’evoluzione, dalla nascita delle prime forme di vita monocellulari fino alla comparsa dell’uomo e – da qui – all’inizio della civiltà.
gli organismi hanno bisogno di determinati fattori ambientali per poter nascere, come – ad esempio – temperatura e un particolare tipo di vegetazione
Nel corso dei quattro episodi che compongono la modalità principale sarà necessario seguire le indicazioni della nostra guida virtuale e creare le giuste condizioni per la nascita di varie forme di vita. I nostri organismi avranno infatti bisogno di determinati fattori ambientali per poter nascere, come – ad esempio – temperatura, umidità e la presenza di un particolare tipo di vegetazione, oppure di creature specifiche che andranno a formare la cosiddetta catena alimentare. Per soddisfare tali requisiti basterà semplicemente dar sfogo alla nostra fantasia e creare un ecosistema adatto alle nostre creature: innalzando e abbassando il terreno potremo alterare la temperatura circostante e dar così vita a fondali oceanici, cascate, isole, altopiani, catene montuose, fiumi, foreste e tutto ciò che la nostra mente riuscirà a partorire. Il gioco ci verrà inoltre incontro con una serie di oggetti che faciliteranno la creazione di determinati aspetti del nostro mondo, oppure andranno a velocizzare l’evoluzione di alcune specie.
il Sandbox di Yasuhiro Wada comprende anche una decina di sfide, le Dinosaur Challenge
Sebbene da un punto di vista concettuale Birthdays the Beginning trasudi poesia e romanticismo, all’atto pratico non mi ha convinto pienamente. Detto in parole povere, cercare di soddisfare gli obiettivi che ci verranno proposti nel corso della storia non sarà così intuitivo; inizialmente non avremo grossi problemi, ma con il tempo sarà necessario smanettare e sperimentare parecchio prima di ottenere l’ambiente ideale. Insomma, i meno pazienti probabilmente non andranno a braccetto con il gameplay messo in piedi dal buon Yasuhiro Wada.
I quattro episodi che compongono la storia di Birthdays potranno essere completati in una giornata, ma se vorrete scoprire le 300 specie incluse nel gioco, o completare gli obiettivi presenti nei capitoli, allora rimarrete davanti allo schermo per un bel po’. Inoltre, il sandbox di Yasuhiro Wada comprende anche una decina di sfide, chiamate Dinosaur Challenge, e ovviamente la possibilità di creare il nostro mondo in totale libertà sfruttando l’apposita modalità (potremo anche importare il salvataggio per continuare a modificare il mondo creato nella modalità storia).
DINOSAURI A POIS
Birthdays the Beginning vanta uno stile grafico piacevolmente bambinesco, assolutamente in tema con l’atmosfera leggera e scanzonata che lo circonda. Per questo non sarà raro vedere velociraptor a pois, o pterodattili colorati nei modi più assurdi, d’altronde il gioco è rivolto soprattutto ad un pubblico di giovanissimi.
il gioco è rivolto soprattutto ad un pubblico di giovanissimi
Se Minecraft e Spore avessero avuto un figlio probabilmente l’avrebbero chiamato Birthdays the Beginning. Il concetto di evoluzione viene qui fuso con il sandbox più puro, un’idea interessante sulla carta, ma che non tutti apprezzeranno. Se amate sperimentare e dar sfogo alla vostra creatività allora potreste valutare l’acquisto; se invece la pazienza non è dalla vostra e gli unici dinosauri che conoscete sono quelli di Turok, allora – probabilmente – Birthdays non fa per voi.