New York Crimes è un’avventura del 2012 realizzata dai Pendulo Studios e pubblicata in Italia da FX Interactive, publisher di riferimento della software house spagnola dai tempi di Runaway, se non addirittura di Hollywood Monsters (si parla degli anni Novanta, abbiate pietà per la mia memoria). In realtà, il titolo originale di New York Crimes era “Yesterday” (nome con cui è stata successivamente commercializzata per iPad), e introduceva per la prima volta il protagonista di questo “sequel”, il detective del satanico John Yesterday.
Nella nuova avventura, la prima pubblicata da Microïds, il nostro eroe è alla ricerca di se stesso e delle sue origini. Ma come sempre avviene nel mondo delle avventure grafiche, questo è solo un pretesto per sventare il solito complottone destinato a schiavizzare il mondo.
50 VOLTE IL PRIMO DECESSO
Nelle prime battute del gioco, scopriamo che John è immortale e come ha fatto a diventarlo. Incarcerato e condannato a morte dalla Santa Inquisizione perché accusato di essere il figlio del demonio, riesce a fuggire con l’aiuto di alcuni seguaci del maligno e a rifugiarsi in una singolare abbazia, dove vengono conservati in una biblioteca segreta testi antichissimi e maledetti, uno dei quali, si dice, sia stato scritto da mister Satana in persona.
John Yesterday è alla ricerca di se stesso e delle sue origini
“IL NOSTRO AMORE DURERÀ PER SEMPRE”
Come recita il noto mantra, “dietro un uomo immortale, c’è sempre una donna immortale” (non era proprio così, ma fa effetto): è il caso di Pauline, la fidanzata di John, sottoposta allo stesso cheat per le vite infinite in tempi più recenti.
Yesterday Origins è un’avventura ricca di dialoghi che danno spessore alla storia
RUOTA, PUNTA E CLICCA
Yesterday Origins è un’avventura grafica in 2.5D dove i personaggi interamente tridimensionali si muovono su fondali pre-renderizzati e ritoccati a mano. Fanno parte della scena anche alcuni oggetti in 3D che si possono raccogliere, ruotare, ispezionare (attività da svolgere con particolare cura alla ricerca di dettagli o di punti su cui interagire) e, ovviamente, combinare all’occorrenza per risolvere un enigma. Pur restando fedelmente ancorati ai canoni del genere punta & clicca, l’interfaccia va gestita preferibilmente con un joypad, visto che alcune operazioni risultano essere più comode utilizzando questa soluzione. Naturalmente, si può giocare anche soltanto con il mouse.
DINAMICHE LINEARI
Il gioco ci porta spesso avanti e indietro negli anni, da epoche molto passate – come il medioevo – ai giorni nostri, aggiungendo ogni volta dei particolari alle vite di John che, altrimenti, ci pervengono solo come frammenti di metempsicosi, visioni e incubi che pervadono il nostro di tanto in tanto.
possiamo raccogliere nell’inventario anche brevi ricordi come letture e frammenti di dialoghi
I punti di forza di Yesterday Origins sono una grafica complessivamente di buona fattura, una storia ricca di suspense e di trovate originali, l’humor nero che traspare saltuariamente dai dialoghi e la nutrita squadra di comprimari interessanti che incontriamo lungo il gioco, nelle varie epoche che lo compongono. L’interfaccia, a volte, è un po’ macchinosa e giocare con il mouse può portare a qualche piccola scomodità, ma siamo sicuri che vi piacerà indossare gli abiti di John e Pauline per tutto il tempo necessario alla soluzione. Tecnicamente non è eclettico come il recente Silence, ma quando si tratta di scrivere avventure grafiche i Pendulo Studios non sbagliano mai.