Il genere toys-to-life è in subbuglio già da qualche tempo, un po’ come tutte le “mode” nel mondo videoludico del resto. Con la chiusura di Disney Infinity e l’arrivo dello tsunami LEGO Dimensions, per il nostro Skylanders le cose si sono fatte decisamente più complicate rispetto al passato. Il precedente SuperChargers, del resto, non aveva convinto moltissimo i fan, e visto l’andazzo non è affatto strano che Activision abbia deciso di ritornare alla cara vecchia formula dell’action adventure.
SIGNORI (DEL PORTALE) SI NASCE
Con Imaginators, quindi, ci troviamo al cospetto di un titolo che di fatto appare assai più familiare, pur implementando delle novità tutt’altro che trascurabili. Ma prima di addentrarci nelle nuove dinamiche di gioco, è giusto spendere un paio di parole in merito alla trama. A questo giro avremo a che fare con il solito, instancabile nemico di sempre, Lord Kaos, giunto nelle Skylands dopo essersi impossessato di un antico potere a lungo tenuto nascosto. E chi mai potrà affrontare questa temibile minaccia se non i Signori del Portale, alias noi stessi?
la classe di appartenenza viene legata in maniera indissolubile al Cristallo della Creazione
È importante però notare che la classe di appartenenza verrà legata in maniera indissolubile al Cristallo della Creazione, un particolare oggetto che va posato sul Portale del Potere. Nello starter pack ne trovate uno (affiliato all’elemento del fuoco), quindi dovrete ponderare con attenzione questa scelta, dato che poi non potrete più tornare indietro. L’unica alternativa possibile consiste nell’acquistare un nuovo Cristallo, e considerando che ci sono dieci classi, potete ben immaginare che toccherà mettere mano al portafoglio non poche volte. Ovviamente le nuove statuette dei Sensei rappresentano l’altra metà del cielo. La versione base ne prevede due: Master King Pen e Golden Queen, ma molti altri sono disponibili a parte, compresi il mitico Crash Bandicoot e il suo arcinemico Dr. Neo Cortex (solo nella versione PS4). A cosa servono? Praticamente a incrementare il level cap del nostro Imaginator e a dotarlo di nuove abilità, equip assortite e quant’altro possa renderlo ancora più potente.
CRISTALLOTERAPIA
In quanto a gameplay, il team di sviluppo (i Toys for Bob, che di fatto hanno dato il cambio ai Vicarious Visions) ha ben pensato di tornare a una formula più tradizionale, ponendo molta enfasi sull’esplorazione dei livelli, ricchi di segreti da sbloccare, spesso sotto forma di forzieri contenti i cosiddetti Cristalli di Imaginite.
le statuette dei Sensei servono per incrementare il level cap del nostro Imaginator e a dotarlo di nuove abilità
Ottimo l’aspetto tecnico, che probabilmente segna il livello più alto raggiunto dalla serie, in particolar modo sulle console dell’attuale generazione (PS4 e Xbox One), dove si fa notare una pulizia dell’immagine assolutamente apprezzabile, impreziosita da animazioni sempre fluide e convincenti. È un peccato che i fan di vecchia data siano stati presi così poco in considerazione, considerato la scarso supporto al precedente SuperChargers e quello praticamente inesistente a Trap Team, i cui Cristalli Trappola non sono supportati in alcun modo in Imaginators.
Skylanders Imaginators è un titolo ben riuscito e in grado di iniettare un po’ di nuova linfa in una serie arrivata all’undicesima uscita nel giro di soli cinque anni. Un bel record, sostenuto in questo caso dall’idea, piuttosto furba ma assai efficace, dell’editor di creazione, il vero fulcro di questo nuovo capitolo. Ho scritto “furba” perché legando la classe al Cristallo della Creazione, il giocatore si troverà prima o poi “costretto” ad acquistarne di nuovi per variare un po’ il gameplay. Del resto il successo di questa serie si basa proprio sul concetto di collezionismo, e sarebbe ridicolo polemizzare su questo aspetto. In definitiva, Skylanders Imaginators è piacevole e non delude le aspettative, seppur non particolarmente innovativo, tanto che potrebbe risultare fin troppo familiare ai fan di vecchia data.