Ammetto che questa che sto scrivendo è una recensione più che strana. Quando PlayStation 4 ha varcato la soglia di casa, affiancandosi al mio fidato PC compagno di giochi e avventure, mai e poi mai avrei pensato di utilizzarla per rivivere le stesse gioie che mi fece provare TaleWorlds ben sei anni fa con Mount & Blade, ovvero uno dei sandbox medievali più belli che siano mai giunti su uno schermo. Eppure il tempo passa per tutti, e devo ammettere che rivedere le stesse immagini che mi hanno accompagnato lungo fin troppe nottate in bianco, su una macchina da gioco di ultima generazione, mi ha stupito non poco. Non in senso positivo, purtroppo.
PIETÀ, MIO RE
Mount & Blade Warband, quando uscì nel 2010, era un signor gioco che ci permetteva, nei panni di un disperato qualunque armato di un bastone e di un cavallo, di esplorare liberamente un mondo medievale caratterizzato da fazioni in guerra, da un semplice ma funzionale sistema commerciale, da fortini da difendere, da villaggi di contadini da depredare, da dame da maritare e chi più ne ha più ne metta, diventando in pochissimo tempo uno dei sandbox più meritevoli su cui mettere mano. Ciò che però lasciò a bocca aperta una folta schiera di appassionati era l’ottimo sistema di combattimento che, oltre a prevedere diversi tipi di arma bianca, parate e affondi, contemplava anche la gestione di un piccolo esercito direttamente sul campo di battaglia. Son passati gli anni e, senza esagerare, ricordo distintamente il primo assedio a cui partecipai: arieti da guerra e altissime scale portate dai miei compagni d’arme verso le mura di un castello, mentre una pioggia di frecce cadeva incessantemente sulle nostre teste. Fu un massacro per noi attaccanti, e nonostante i lividi ho ringraziato di cuore TaleWorld per avermi permesso di vivere, fortunatamente solo per vie digitali, tale esperienza.
I modi per rendere appetibile la versione console c’erano eccome
MEDIEVALE. PUNTO.
Vado dritto al succo del discorso, senza perdermi in troppi giri di parole: la versione console di Mount & Blade Warband permette sì a chi non ha MAI avuto un computer di potersi godere uno dei titoli più interessanti del passato, ma lo fa senza offrire davvero nulla di nuovo insieme al pacchetto, e anzi mostrando mancanze mostruose. Partiamo dall’ovvio comparto grafico: il titolo fila liscio come l’olio (e ci mancherebbe), ma Mount & Blade risulta ridicolo se affiancato a qualsiasi altro videogioco uscito in questi giorni, con tanto di testi leggermente sfocati già anacronistici su PC nel “lontano” 2010. Tristemente, lo stesso vale anche per le meccaniche prettamente ludiche, che definire legnose sarebbe solo un eufemismo.
Mount & Blade Warband continua a essere un titolo meraviglioso, ma su console non ce la fa proprio
Insomma, Mount & Blade Warband continua a essere un titolo meraviglioso, ma su console non ce la fa proprio. Forse ho preso il granchio più grande della mia vita, e in caso sono pronto a mettermi in ginocchio sui ceci, ma non riesco a trovare nulla di buono in questo port spudorato e totalmente fuori tempo massimo.
Mount & Blade è un titolo che ho amato e che amo tutt’ora, e proprio per questo mi piange il cuore vederlo monco in questa versione console che non solo non aggiunge nulla rispetto al quella per PC, ma sente troppo la mancanza di chicche come le MOD e il multiplayer da 64 individui. Calcolando che esiste anche la versione per Android, che però costa un quarto del prezzo e vanta solo una grafica leggermente meno dettagliata, non capisco che bisogno ci fosse di portare Warband su una piattaforma palesemente non adatta.