BioShock: The Collection – Recensione

PC PS4 Xbox One

Rapture. Sono ben poche le ambientazioni, uscite dalla “folle” mente di qualche genio, ad avermi colpito come l’utopica città sottomarina costruita, in qualche universo parallelo, da Andrew Ryan nel 1946. È proprio grazie a Rapture se reputo BioShock uno dei titoli più importanti dell’ultimo decennio, una specie di punto di transizione tra un vecchio modo di godersi il videogioco e uno più moderno, che prevede quasi per forza, oserei dire, un approccio spiccatamente action verso i tanti ostacoli che si parano innanzi al giocatore.

L’opera di Ken Levine, in principio, era stata pensata come un seguito spirituale di System Shock (il nome non è stato scelto a caso), con tanto di livelli, punti abilità e statistiche con cui avere a che fare, eppure sui nostri schermi è giunto un titolo effettivamente diverso, ma non per questo meno accattivante o carismatico. Se a quasi dieci dalla sua uscita siamo qui a riparlarne, con addirittura due sequel e quest’ultima versione rimasterizzata giunta da poco sulle nostre console (e su PC, anche se in versione minore), direi che Irrational Games ci aveva visto lungo.

BEYOND THE SEA

Come spesso accade per le Remastered Edition, in questa recensione non valuterò i singoli giochi, giunti sui nostri schermi da diversi anni e facilmente recuperabili a pochi spicci, bensì mi focalizzerò sul lavoro svolto da 2K Games nello svecchiare al meglio un titolo che risultava un po’ legnoso anche nel 2007.

BioShock The Collection immagine PC PS4 Xbox One 05Innanzitutto è da apprezzare il regalo che hanno ricevuto gli utenti di Steam: bastava possedere BioShock e BioShock 2 sulla propria libreria per ricevere gratuitamente questa nuova edizione, risolvendo così una volta per tutte (o quasi) i problemi di compatibilità con i nuovi sistemi operativi che rendevano quasi impossibile ripetere una gita turistica a Rapture. Infinite, invece, non rientra nel pacchetto: l’opera su PC fa già parte da tempo dei titoli di nuova generazione, con tanto di supporto alle alte risoluzioni e una grafica più che gradevole.

BioShock: The Collection offre tutta la trilogia, con tanto di DLC a un prezzo niente male, Burial at Sea compresi

Su console, invece, possiamo mettere le mani su BioShock: The Collection, che ci permette di portare a casa tutta la trilogia, con tanto di DLC a un prezzo niente male. E sì, se lo chiedete, nel pacchetto sono compresi anche i Burial at Sea, i meravigliosi capitoli che chiudono definitivamente la trama a suon di colpi di scena in grado di toglierci il fiato.

Avviare dopo tutto questo tempo il titolo Irrational Games è stato un colpo al cuore, ma la memoria è una gran bastarda: il fatto è che, in barba ai 1080p, BioShock me lo ricordavo proprio così. Confrontandolo però direttamente con la vecchia versione bisogna ammettere che la differenza si vede, e nemmeno poco: finalmente possiamo soffermarci sui particolari, osservare dettagliatamente il lavoro di qualche Big Daddy in lontananza e godere di qualche effetto particellare prima assente. I sessanta frame per secondo sono una gioia per gli occhi, ma devo ammettere che tutto risulta fin troppo “plasticoso” e finto, con animazioni poco convincenti, soprattutto per le mani di Jake, decisamente innaturali. Sono anche incappato in qualche fastidioso – ma non mortale – bug audio: vari diari, a volte, si inceppano come un disco rotto, dando luogo a buffe scenette in cui qualche personaggio di spicco di Rapture si improvvisa rapper, e dubito sia una citazione ai vecchi e meravigliosi dischi in vinile.

GOD ONLY KNOWS

Forse il vero protagonista dell’offerta è Bioshock Infinite, che riesce a sfruttare appieno la potenza delle console di ultima generazione: su PS4 il titolo si mantiene quasi sempre sui 60fps, con qualche brusco calo solo nelle fasi più concitate. La grafica, rispetto alla versione PS3, è nettamente migliorata, e Columbia risulta più bella che mai.

BioShock The Collection immagine PC PS4 Xbox One 07

il vero protagonista dell’offerta è Bioshock Infinite

Giocare a giro stretto ai tre capitoli della trilogia ha fatto però emergere i pregi e i difetti di ogni titolo. Il primo BioShock risulta uno shooter particolarmente acerbo con un cuore tuttavia enorme, e una trama interessante ma con talmente tante forzature da aver causato la nascita del termine “dissonanza ludo-narrativa”. Rapture, lo ripeterò fino allo sfinimento, è magnifica in ogni suo anfratto, e non parlo del lato prettamente artistico: l’ideologia alla base, la società utopica che si è rivoltata su se stessa e i forti messaggi di propaganda (che spingono l’essere umano a osare sempre e comunque) sono solo alcuni dei punti che mi hanno fatto innamorare dell’universo creato da Ken Levine, e ancora rimpiango l’assenza di un’opera cinematografica ad esso dedicata.

BioShock 2, invece, è un FPS meno legnoso del precedente, ma l’assenza di Levine si sente, e anche parecchio: la trama è completamente slegata dal resto della trilogia e risulta fin troppo forzata rispetto al resto, tanto che verrà poi dimenticata con il terzo episodio e i suoi DLC.

BioShock Infinite, per contro, dimentica completamente le sue origini, puntando fin troppo sulla mera azione, lasciandosi alle spalle i piaceri di una complessa mappa da esplorare in favore di sparatorie abbastanza frenetiche. Personalmente trovo la trama dell’ultima opera di Levine un piccolo gioiello, e i DLC Burial at Sea, presenti nell’offerta, un’esperienza imprescindibile che chiunque abbia apprezzato il primo e il terzo BioShock deve per forza giocare.

Il parere finale è, come potete immaginare, un bel pollice alto. Si poteva fare forse qualcosa di più, almeno con i primi due capitoli, ma sarebbe stato chiedere troppo per un titolo che riesce a stupire ancora nonostante l’Unreal Engine 2.5. Se volete recuperare un classico del passato o, ancora meglio, desiderate provare un’opera che conoscete solo di fama, questo è il momento giusto per farlo.

BioShock: The Collection è un’opera pensata e dedicata all’utenza console, che magari non ha potuto giocare a BioShock in passato e che quindi, oggi, può recuperare nel migliore dei modi. Se avete una PS4 o una Xbox One acquistatelo senza troppi grattacapi, perché ne vale veramente la pena. Se invece preferite il PC come macchina da gioco potreste rimanere leggermente delusi. Se l’avete ricevuto gratuitamente è però un crimine non farci almeno un giretto, calcolando che 2K è già all’opera per sistemare i vari bug presenti all’uscita.

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Pro

  • Rapture e Columbia sono meravigliose.
  • DLC inclusi nel pacchetto.
  • L'alta definizione e i 60fps sono una gioia per gli occhi.

Contro

  • Qualche bug di troppo.
  • Il primo risente comunque dell'età.
8.3

Più che buono

Si ostina pervicacemente a usare un portatile che non vorrebbero più nemmeno al Museo della Scienza e della Tecnica, oltre a vestirsi come Padre Maronno. Abita con un pappagallo che ha chiamato Chocobo, ma non crediamo abbia mai provato a cavalcarlo per davvero (o almeno c’è da sperarlo).

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