LEGO Dimensions è in circolazione da un anno, e solo adesso ha deciso di farsi vedere dalle nostre parti. Alla buon’ora quindi, e spero che i ragazzi di Traveller’s Tales non abbiano intenzione di spillare soldi anche a noi italiani: siamo gente sgamatissima, e non ci facciamo di certo raggirare dall’ennesimo ibrido tra videogioco e pupazzetti; siamo rimasti impermeabili all’offerta di Activision e Disney, figurati se… oddio ma quella è la Delorean di Ritorno al Futuro! E c’è pure una minifigure di Marty McFly! Dove firmo col sangue per averli?
L’UNIONE FA LA FORZA
Recuperiamo la compostezza: come sicuramente sapete, LEGO Dimensions rappresenta l’ingresso nel mercato dei toys-to-life da parte del colosso danese, e unisce la formula abbondantemente rodata dei videogiochi LEGO con una pericolosissima schiera di minifigure e costruzioni varie da collezionare.
i personaggi non vengono sbloccati giocando, ma vanno acquistati fisicamente in negozio
La solita miscela prevede semplici combattimenti e catene di enigmi da risolvere sfruttando le capacità del cast di turno, il tutto incorniciato dalla possibilità di giocare con un amico. Per i non addetti, il motivo che mantiene appetibile uno schema di gioco apparentemente semplice da oltre dieci anni va ricercato principalmente nello humor con cui i Traveller’s Tale affrontano questa o quella licenza, usando l’arte della parodia per tratteggiare scene e personaggi familiari. Ma che succederebbe se i mondi finora trattati venissero riuniti, magari assieme a tanti altri? Ecco l’idea che dona significato a quel Dimensions nel nome del gioco. Il malvagio Lord Vortech vuole mettere le mani sugli Elementi Fondamentali dei vari mondi LEGO, una scusa banale per formare un’alleanza di pupazzini come non s’era mai vista.
LEGO Dimensions soffre principalmente sotto il profilo tecnico, essendo ancorato allo stile dei giochi LEGO più canonici e quindi orfani delle migliorie introdotte nel più recente LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza. Anche la natura console è evidente (il titolo, peraltro, è disponibile anche sui sistemi della scorsa generazione con tutti i limiti del caso), specialmente nelle aree aperte che soffrono di vedute complessivamente spoglie e spiacevoli dosi di clipping.
Come avrete intuito, i personaggi non vengono sbloccati giocando, ma vanno acquistati fisicamente in negozio, un meccanismo che rasenta la proverbiale palla al piede proprio mentre ci si inizia a divertire. Se amate completare i giochi LEGO andando a caccia di segreti e massimizzando i mattoncini/valuta, vi salirà irrimediabilmente il magone di fronte a elementi intoccabili senza le capacità di un personaggio non ancora collezionato. Urge quindi studiare quale eroe acquistare, optando per quelli con la migliore combinazione di abilità, sfortunatamente non descritte sulle confezioni. Fortunatamente il gioco non perde occasione di mostrare il vostro potenziale nuovo acquisto di fronte a ostacoli insormontabili: avete davanti una parete d’argento? Ottimo, Cyborg vi permetterà di abbatterla… è tempo di sfoderare la carta di credito.
QUESTIONE DI CULTURA
Nonostante quanto scritto possa sembrare una condanna a morte, non posso fare a meno di pensare che LEGO Dimensions sia, a tutti gli effetti, il miglior toys-to-life in circolazione. Appena fatto partire, il gioco vi chiederà di mettervi al lavoro per assemblare il portale che fungerà da varco tra i vari mondi, assieme alle minifigure di Gandalf, Batman e Wyldstyle e a un’adorabile versione chibi della Batmobile.
Un’operazione che potrebbe richiedere anche un’oretta a seconda della manualità, e che ci ricorda perché i LEGO – divertenti da costruire, bellissimi da collezionare – siano il giocattolo più bello del mondo. Nulla vi vieta di usare personaggi e mattoncini appena acquistati assieme a tutti gli altri set LEGO che avete per casa, considerando che a comandare nel videogioco sono le speciali basi da piazzare sull’apposito portale. Alla faccia dell’illustre concorrenza, questo è diviso in sei quadranti, permettendo non solo di schierare un gran numero di personaggi e veicoli assieme, ma anche di risolvere enigmi e superare situazioni che richiedono un livello di interazione superiore a quanto visto in titoli analoghi. Un boss tiene fermo Gandalf in un campo di forza? Presto, muovete il canuto mago in un nuovo quadrante e si libererà dalla presa. Sono apparsi dei teletrasporti colorati? Posizionate i personaggi sulla piattaforma del colore corrispondente e li vedrete materializzarsi in giro per lo schermo, pronti a risolvere un enigma all’unisono.
LEGO Dimensions unisce la formula rodata dei videogiochi LEGO con una pericolosissima schiera di minifigure e costruzioni varie da collezionare
Andando avanti le cose si fanno più interessanti, con il portale che diventa il veicolo per mixare colori o incrementare le dimensioni dei personaggi; passerete quindi tantissimo tempo a interagire fisicamente con i vostri personaggi e, se possedete una sala grande quanto un campo di calcio (come il sottoscritto), fareste bene a ripensare un attimo la disposizione del sistema da gioco designato per avere tutto l’ambaradan sottomano, anche perché, purtroppo, la periferica non è wireless.
Il vero punto di forza di LEGO Dimensions è il già citato humor dei Traveller’s Tales, qui completamente a ruota libera e destinato ad assalire i vostri sensi nerd come un uragano impazzito, con personaggi tanto diversi che interagiscono tra di loro scambiandosi battute all’impazzata in una serie di situazioni inimmaginabili. Pronti a fermare la scia di distruzione scatenata da Sauron per le strade di Metropolis o l’esplosione della centrale di Springfield per mano del Joker? Soprattutto, avrete il fegato per resistere all’assedio degli angeli piangenti in versione LEGO assieme al dodicesimo dottore? Don’t blink!
FACCIAMO DUE CONTI
La campagna base può essere giocata da cima a fondo con i tre personaggi inclusi nella confezione, e vi terrà occupati per una dozzina di ore o più, a seconda della vostra voglia di andare a caccia di mattoncini e segreti. Senza bisogno di ribadirlo, LEGO Dimensions gode di una scrittura eccellente che potrete gustarvi anche in italiano, scaricando la “pratica” patch da nove giga circa disponibile al lancio.
La campagna base può essere giocata con i tre personaggi inclusi nella confezione
Queste aree non sono interessanti come le dimensioni visitate nella campagna principale, ma rappresentano un ghiotto extra per continuare a giocare a lungo dopo i titoli di coda. Senza contare che le colonne sonore svolgono un ruolo impeccabile: arrivare a Hill Valley sulle note di The Power of Love o ascoltare il tema di Wonder Woman mentre Diana si libra in aria farà scorrere lacrime virili sui vostri volti da nerd attempati. Se volete sbloccare proprio tutto, avrete 480 mattoncini d’oro da rincorrere in nome di una longevità inimmaginabile, specie di fronte a tutte le nuove serie che verranno introdotte nei prossimi mesi, la cosiddetta seconda stagione che metterà in campo nuove IP come Mission Impossible, E.T. e i Gremlins.
Al momento ci sono tre formati dove indirizzare il vostro denaro: i Fun Pack sono i più economici e contengono un personaggio e un veicolo, quest’ultimo riconfigurabile in tre versioni investendo un cospicuo numero di mattoncini nella zona hub per migliorare parametri come velocità e potenza di fuoco. I Team Pack sono il passo successivo, con due personaggi e altrettanti veicoli, mentre al momento i Level Pack sono l’acquisto più prestigioso, con un personaggio, due veicoli e la possibilità di sbloccare un livello extra nel gioco, la cui qualità è però altalenante. Quello di Ritorno al Futuro vorrebbe ripercorrere la storia del film, ma si limita a una scialba, brevissima missione divisa in piccolissime scene che saltano buona parte della pellicola, tagliando ogni riferimento a Biff o ai genitori di Marty! Mi hanno invece parlato molto bene di quello ambientato nell’universo di Portal, mentre la nuova stagione introdurrà gli Story Pack, ovvero espansioni con nuove storie divise in più livelli. Quello ispirato al nuovo Ghostbusters ripercorrerà la trama del film di Paul Feig in diverse missioni, mentre seguiranno pacchetti simili ispirati a Animali fantastici e dove trovarli e a LEGO Batman: The Movie.
LEGO Dimensions non è perfetto, e il fatto di poterlo giocare in Italia dopo aver gustato le novità di LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza è un boccone amaro da mandare giù. Considerando infatti la spettacolare resa degli scontri tra X-Wing e TIE Fighter dell’ultimo arrivato, i veicoli di Dimensions lasciano il sapore di un’occasione sprecata. Non tutto è perduto, considerato quello che ci aspetta nella seconda stagione e il continuo supporto dei ragazzi di Traveller’s Tales, costantemente al lavoro per migliorare il gioco a suon di patch. Senza contare che LEGO Dimensions non è un titolo per tutte le tasche: anche se giocabile dall’inizio alla fine con il contenuto della scatola base, è tuttavia pesantemente subordinato nell’esplorazione al quantitativo di personaggi acquistati. Però si tratta del miglior toys-to-life in circolazione: divertentissimo, longevo e dotato di un forte carattere che farà impazzire tutte le cinture nere di cultura popolare che si trovano là fuori.