Scrivere la recensione di Trackmania Turbo, il nuovo gioco di corse di Nadeo e Ubisoft per PC, Xbox One e PlayStation 4 è stato parecchio difficile. E non perché non sapessi cosa dire, tutt’altro, ma perché mi ha costretto, con mia grande sofferenza, a mollare temporaneamente il pad per dedicarmi alla tastiera (e alla scrittura di questo pezzo). Confermando pienamente le ottime impressioni dell’anteprima di qualche settimana fa, TrackMania Turbo si dimostra, anche nella sua versione finale, un piccolo gioiello videoludico, fatto di divertimento e competitività ai massimi livelli.
UN TRACKMANIA TIRA L’ALTRO
La formula si ripete sempre uguale a se stessa dal 2003: gare a perdifiato contro il cronometro su tracciati assurdi e ai limiti dell’impossibile, nonché un modello di guida arcade unito a un approccio estremamente tecnico alle corse, che richiede sangue freddo, dedizione e molto, molto autocontrollo per essere padroneggiato al massimo. Come tredici anni fa, la formula funziona anche in questa nuova incarnazione, per la prima volta su console (con l’unica eccezione di Trackmania Wii). Merito anche e soprattutto dell’offerta complessiva, mai così ricca come a questo giro, a cominciare dalle quattro diverse ambientazioni disponibili, cui corrispondono altrettanti modelli di guida e approcci alle corse.
- Canyon Grand Drift – ambientazione desertica, con una vettura in grado di lanciarsi in drift velocissimi con una veloce pressione del freno e una buona tenuta di strada in tutte le condizioni. Tra le novità la più divertente del lotto.
- Valley Down And Dirty – ambientazione montana, con un sacco di salti e sconnessioni nel terreno, pessima risposta al drift, grande controllo su asfalto e meno sullo sterrato. Forse quella meno riuscita, sicuramente quella che metterà più a dura prova i vostri nervi.
- Lagoon Rollercoaster – ambientazione tropicale, con tracciati estremi pieni di giri della morte e binari “magnetici” che sfidano la gravità. Buona tenuta di strada su asfalto e pessima sullo sporco, divertente ma alquanto impegnativa.
- International Stadium – l’ambientazione più amata dai fan di TM, quella più “tecnica” in assoluto, con monoposto che non si scollano dall’asfalto ma ballano come disperate sullo sterrato. Ormai un classico.
IL RACING GAME INFINITO
La modalità carriera offre la bellezza di duecento tracciati da sbloccare a suon di medaglie, e vi garantisco che non è per nulla banale arrivare in fondo. I primi sono quasi elementari, ma andando avanti nelle varie divisioni c’è davvero di che sudare, soprattutto per ottenere i tempi migliori. Arrivare al traguardo e ottenere un mesto bronzo, nella maggior parte dei casi, è abbastanza facile. Il bello, e il difficile, diventa riuscire a migliorare il proprio tempo e riuscire a far scendere il cronometro di quel tanto che basta per agguantare la medaglia successiva.
Trackmania Turbo ti rapisce per non lasciarti più andare
COMPETIZIONE GLOCAL
I punteggi e le medaglie ottenuti nelle corse in solitaria di Trackmania Turbo contribuiscono, come le gare in multiplayer, a farci salire nelle graduatorie online (mondiali, nazionali e persino regionali). La campagna principale contiene anche sfide asincrone con altri giocatori, un’ulteriore occasione per dimostrare a tutti la propria bravura. Esiste poi una modalità segreta, chiamata “Super Solo”, che si sblocca solo dopo aver ottenuto l’oro in tutte e duecento le piste della campagna principale, con tempi da battere ancora più impossibili. Insomma, una sorta di “New Game +” per pochi eletti. Se cercate la competizione online contro altri piloti scapestrati come voi, ci sono centinaia di server a cui collegarsi, divisi per tipologia di tracciato e modalità, oltre alla possibilità di metterne in piedi uno vostro. Nadeo ha poi dedicato grande spazio al multiplayer in locale, con quattro diverse modalità:
- Hotseat – un solo pad, da passarsi a turno, alla ricerca del tempo più veloce, inseguendo il capolista prima che finisca la – risicatissima – quantità di benzina disponibile.
- Arcade – corse normali, ma con tre soli crediti a disposizione per ogni tracciato e persino l’high score in cui inserire le proprie iniziali.
- Split Screen – qui davvero c’è poco da aggiungere. Schermo diviso in più parti, per un massimo di quattro giocatori si danno battaglia per il punteggio migliore, seguendo le regole dei campionati mondiali di Trackmania.
- Segreto – modalità extra che si sbloccano tramite appositi codici, e che permettono di affrontare le precedenti tre con qualche piccolo extra, dalla possibilità di effettuare stunt durante le corse – che a loro volta sbloccano dei power-up – alla necessità di pigiare continuamente un tasto per accelerare. Il delirio più completo.
UN EDITOR PER TUTTI I TRACKMANIACI
Uno degli pilastri storici della serie è l’editor di tracciati, questa volta disponibile in tre diversi livelli di accessibilità (Principiante, Normale, Avanzato) che consentono la creazione di circuiti via via più complessi, con l’interfaccia utente che va prevedibilmente complicandosi, pur rimanendo sempre molto accessibile, con la presenza di un numero maggiore di blocchi, e introducendo man mano la possibilità di inserire salti, modifiche al terreno e tutti gli altri elementi. Tenete presente, per avere un’idea della potenza dell’editor, che ogni tracciato ufficiale di Nadeo è stato creato con lo stesso strumento che viene messo in mano ai giocatori. In Trackmania Turbo c’è la possibilità di generare circuiti casuali di diversa lunghezza e complessità: non sempre il risultato è all’altezza delle aspettative, ma se cercate una sfida immediata e inedita, specialmente se avete qualche amico in casa con cui giocare, questa funzione rappresenta davvero la scelta perfetta.
Trackmania Turbo corre velocissimo, e non solo per i 60 frame fissi che tiene su console. È facilissimo da prendere in mano ma difficilissimo da abbandonare, grazie al suo riuscito mix tra arcade e tecnica di guida, piste folli e acrobazie ben oltre il limite dell’impossibile. Questa nuova incarnazione di Nadeo offre una straordinaria ricchezza di contenuti, una longevità tendente all’infinito e una enorme varietà di situazioni, tra single e multiplayer, compreso un editor di tracciati mai così potente. Insomma, l’unico motivo per cui starne lontani è un’avversione atavica e insanabile per i giochi di corse.