In quindici anni di volpi a nove code, chackra e rasengan in faccia, il biondo ninja di Masashi Kishimoto ha dominato non solo il cuore dei suoi otaku, ma anche gli schermi delle nostre macchine da gioco. Una simbiotica coesistenza in equilibrio tra manga e videogioco sin dal 2003 sul WonderSwan di Bandai con Konoha Ninpouchou, un gioco di ruolo con combattimenti a turni simili a quelli visti in Dragonball Z: Kyoshu! Saiyan per Famicom. Da allora il fenomeno Naruto ha visitato praticamente tutti i sistemi, dal GBA al PC, vantando oltre quaranta titoli di generi diversi, dal gioco di piattaforme a scorrimento ai più canonici picchiaduro, facendo anche una capatina nei Game Center nipponici con due coin-op basati su un sistema di carte collezionabili. Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 vuole essere il capitolo finale, il gioco definitivo per chi ha vissuto e amato l’epopea del Villaggio della Foglia, orfani del manga concluso due anni or sono. Al timone CyberConnect2, sviluppatore che ha dimostrato un’esperienza innegabile in materia, vantando all’attivo non solo giochi legati a Naruto, ma anche due più che discreti spin-off di Jojo no Kimiyona Booken e l’esaltante ma breve Asura’s Wrath.
“NON CI SONO SCORCIATOIE!”
Veri e propri specialisti nel campo dell’anime da giocare insomma, come del resto testimonia la cataclismatica introduzione di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4, un tutorial da seguire rigorosamente con la mascella radente il suolo mentre lo schermo viene fatto a pezzi dallo scontro tra Madara Uchiha e Hashirama. Fulminei scambi di colpi, piogge di shuriken e evocazioni rendono il fan di Naruto felice di essere al mondo, a patto di possedere un configurazione come si deve. Sì, perché sfortunatamente il gioco non si trova del tutto a suo agio su PC, con un frame rate tenuto in ostaggio a trenta fotogrammi al secondo, assieme a crolli di fluidità e problemi legati all’audio. La comunità su Steam è stata testimone di una pioggia di recensioni negative dovute principalmente a richieste hardware piuttosto esose, a braccetto con un’ottimizzazione che lascia a desiderare. Io, forte di una configurazione degna di Teletraan 1, non ho riscontrato particolari problemi a parte un poco opportuno ritorno al desktop in seguito a un intermezzo animato lungo qualche era geologica di troppo; cionondimeno posso confermare bruschi cali di performance provando il gioco su sistemi meno potenti. Una cosa da fare immediatamente è l’attivazione del V-Sync modificando il file .ini, dato che il pannello delle opzioni (peraltro ridotto all’osso) non permette di attivarlo canonicamente. Un obbligo morale per gustare senza l’incubo del tearing alcuni tra i combattimenti più spettacolari mai visti sugli schermi domestici. Su console il problema non si pone e Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 gira quasi sempre attorno ai 30 fps, salvo mostrare qualche calo sporadico qua e là, ma nulla di particolarmente significativo.
Il capitolo finale, il gioco definitivo per chi ha vissuto e amato l’epopea del Villaggio della Foglia
“UNA STORIA NON SI PUÒ GIUDICARE PRIMA DI AVERNE LETTO L’ULTIMA PAGINA”
Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 è un’anime interattivo che, come tale, presume una certa conoscenza delle vicissitudini narrate su schermo. Per questo la modalità storia potrebbe non essere adatta al giocatore occasionale che di Naruto non sa nulla, rischiando di trovarsi spiazzato da una narrazione che parte in quarta, descrivendo la visione e le azioni dell’antagonista Obito Uchiha con una serie di missioni ambientate tra presente e passato, arrivando alla parte dell’apocalittico Dieci Code non prima di aver appreso importanti tasselli della sua giovinezza, come l’amicizia con Kakashi e Rin. Chi si aspettava dunque l’ennesima rilettura della storia partendo dal giovane Naruto in squadra con Sakura e Sasuke farà bene a saccheggiare la fumetteria e immergersi in un corso intensivo per capire chi sono quei loschi figuri che se la danno di santa ragione.
Poste queste condizioni, quello che accade nella modalità storia è esaltante, con capitoli introdotti da intermezzi animati e combattimenti esplosivi, dove il meccanismo base degli scontri è affiancato da quick time event e sequenze spettacolari, non senza qualche variante per rendere tutto più gustoso, vedi il confronto tra Kurama e il già citato Dieci Code, dove calci e pugni cedono il passo a raffiche di proiettili e esplosioni giganti. Il tutto è reso splendidamente, con un cel shading impeccabile che fa chiudere un occhio di fronte a una conta poligonale non proprio esagerata, e si arriva alla fine della saga carichi di adrenalina ed esaltazione.
Alcune missioni secondarie e una serie di obiettivi prima di ogni scontro forniscono il giusto apporto alla longevità, per chi volesse mirare al punteggio più alto o alla raccolta di ricompense. Queste sono una vera e propria forma di valuta da scambiare con elementi con cui personalizzare il proprio biglietto da visita per gli scontri online o mettere le mani su costumi alternativi, dal più classico al bislacco, con improbabili tenute da matador o tirolese. Sul piano del fan service, CyberConnect2 non poteva davvero fare di meglio, anche se occasionalmente sarà necessario partecipare a combattimenti campali contro un gran numero di facilissimi nemici. Si tratta della parte più debole di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4, utile ai fini narrativi ma noiosa ed eccessivamente semplice, tanto che durante una di queste battaglie ho portato una combo a circa quattrocento hit premendo svogliatamente un tasto. Momenti francamente brutti, ma anche rari, fortunatamente.
Sul piano del fan service, CyberConnect2 non poteva davvero fare di meglio
Ultimate Ninja Storm 4 è il trionfo della quantità sulla qualità, ma non è poi così grave. Tralasciando per un attimo i problemi tecnici della versione PC, il gioco offre ore di divertimento con un sistema di combattimento divertente e immediato, che funge da scheletro per una modalità storia destinata a esaltare a dismisura gli otaku dell’opera di Kishimoto anche grazie al doppiaggio in giapponese, da selezionare prima di subito. Certo, la modalità avventura è un diversivo piuttosto opaco che poteva essere sviluppato molto meglio, mentre la maggior parte di quei cento e rotti personaggi si usa ben o male allo stesso modo; tuttavia il pacchetto nel complesso funziona molto bene, centrando in pieno l’obiettivo di concludere con stile, divertimento e un mare di esplosioni le vicissitudini videoludiche del clan Uzumaki. Solo aspetterei la prossima patch, se non avete un PC della morte.