WarioWare: Move It! – Recensione

Switch

Un’altra raccolta di minigiochi sotto il segno di Wario? Non chiamateli minigame, le prove da affrontare in WarioWare: Move It! sono ancora più brevi, ma non meno divertenti.

Sviluppatore / Publisher: Intelligent Systems / Nintendo Prezzo: 49.99 euro Localizzazione: Presente Multiplayer: Locale PEGI: 7 Disponibile su: Nintendo Switch Data d’uscita: Già disponibile

È il 1992 quando in Super Mario Land 2: 6 Golden Coins appare la nemesi del nostro idraulico preferito: Wario. Nato come boss finale, incontra subito il favore del pubblico al punto che solo due anni dopo sarà promosso a ruolo di protagonista in Wario Land: Super Mario Land 3. La sua popolarità non smette di crescere e nel 2003 nasce la serie a lui dedicata WarioWare, una raccolta di minigiochi, con il titolo di debutto WarioWare, Inc: Minigame Mania su Game Boy Advance.




Venti anni e numerosi sequel dopo, eccoci impugnare i Joy-Con della Switch per mettere a repentaglio soprammobili e zigomi di Nonna Artemisia in un nuovo capitolo pregno di azione, caos, colori, ignoranza e divertimento sfrenato: WarioWare: Move It!, sviluppato da Intelligent Systems, veterani Wariosi con già all’attivo WarioWare Gold e WarioWare: Get It Together! e distribuito da Nintendo. Operazione sotto il segno del more of the same?

La questione corretta da porsi è: ne avremo mai abbastanza di spassosi minigame fracassoni mordi e fuggi

Domanda sbagliata. La questione corretta da porsi è: ne avremo mai abbastanza di spassosi minigame fracassoni mordi e fuggi? Se la risposta è “no”, continuate a leggere la recensione. Se invece siete stufi di partecipare a party animati, lasciate pure perdere, e alle prossime feste di Natale sorbitevi le ennesime arringhe di nonno Ippolito sulle stagioni che non ci sono più e sui dieci euro che oggi non valgono una pizza quando lui con “ventimilalire” ha fatto tre volte il giro del mondo trattandosi da re, comprando casa con ciò che gli è avanzato. Sì, nonno. Che forza, nonno.

WARIOWARE: MOVE IT! ARRIVANO I MINI-MINIGAME

C’è un universo di follia e creatività nel mondo dei minigiochi. Non è facile concepire un gameplay immediato e con il giusto grado di sfida adatto a impegnare per una manciata di secondi senza essere al contempo banale. Fatevi un giro sulla 20 Second Game Jam ospitata su Itch per avere un’idea di quante idee bizzarre possano prendere forma in soli venti secondi; possiamo dire che nel tempo in cui voi reboottate il vostro PC, ci sono persone che han fatto già tre o quattro partite. WarioWare: Move It! esaspera questo concetto proponendoci giochi che nella maggior parte dei casi non durano più di cinque secondi, arrivando a situazioni estreme in cui è richiesto un unico, preciso, immediato movimento, o la va o la spacca.

Questo minigame si risolve con una sola gesture, nella giusta direzione.

Dei veri e propri mini-minigame, tutti con ambientazioni e gameplay diversi, da risolvere in un batter d’occhio. Non possiamo che lanciare catinate di kudos alle menti dietro le oltre duecento – non venti o cinquanta, duecento! – microsfide presentate in modo impeccabile e con pretesti pazzeschi dettati da una storia demenziale: un bel giorno arriva sul mercato uno squisito hamburger all’aglio, e per promuovere tale leccornia viene indetta una lotteria; chiunque trovi un biglietto speciale all’interno della confezione, avrà diritto a un viaggio per sè e i suoi amici nell’isola di Solospasso, lì dove divertimento e spensieratezza regnano sovrani.

Gli oltre duecento minigiochi durano una manciata di secondi, alcuni sono quasi istantanei, tutti però sono realizzati con in mente il nostro divertimento

Tra le persone ghiotte dell’aglioburger figura anche Wario, che per non sbagliare ne fa fuori ben cinquanta vincendo l’agognato premio, al prezzo di un alito da triceratopo morto. Giunto in loco, il nostro eroe non trova il relax promesso e dovrà anzi affrontare, assieme ai suoi compagni, una serie di prove per compiacere la divinità dell’isola, che per l’occasione lo dota di una coppia di Pietre Posa, i nostri Joy-Con.

MANI NEL NASO, MOVIMENTI INTESTINALI E BOSS

Lungo la mappa di gioco della modalità Storia troviamo diversi livelli, ciascuno caratterizzato da una o più gesture di complessità crescente, che ci vengono spiegate da antiche iscrizioni. Si parte dall’imitare una locomotiva, con braccia lungo i fianchi e avambracci protesi in avanti, poi il cavaliere, impugnando un’immaginaria spada a due mani, e così via in un crescendo di pose improbabili, mimando pistoleri o persone appese a una sbarra. Una volta che il gioco capisce che siamo in posizione, parte subito la microprova: infila le dita in un gigantesco naso, lascia cadere i Joy-Con – mi raccomando, i lacci di sicurezza! – colpisci questo, affetta quello, muovi il bacino, rotea le braccia, schiva, salta, il tutto nel pochissimo tempo a disposizione.

Prima di ogni gioco viene spiegata la posizione di partenza.

Paradossalmente i momenti meno concitati li troveremo nelle boss battle, che perlomeno durano un minutino garantendoci una pausa dalla folle frenesia di WarioWare: Move It! mantenendo però lo spirito demenziale dell’intera produzione. Prenderemo a martellate i tentacoli di una piovra con un gameplay mutuato dal cabinato di Whac-A-Mole e ci dimeneremo per espellere rapidamente una pillola ingoiata, facendola rotolare per tutto l’intestino fino a raggiungere la fine della Maleodorante Galleria Marrone.

L’INFLUENZA DI MARIO PARTY

Virtualmente anche la modalità single player di WarioWare: Move It! è un multiplayer, poiché se giocata in compagnia sarà un trionfo di “dà qua, faccio io”, “fai provare a me”, “ora ti mostro io come si fa”, ma esistono varie forme di competizione studiate appositamente per animare le feste, come Conquista Galattica in cui ci si sfida con un sistema Mario Party like, o Medusa, parodia della prima prova di Squid Game. Un difettuccio però a WarioWare: Move It! bisogna trovarlo, e se siete dotati di un fine olfatto potrete sentire, se a favor di vento, un leggero odore di hardcore. Non sono richieste particolari abilità nel portare a termine i minigame, per cui assumiamo pure che il neofita abbia le stesse possibilità di successo di chi invece ci gioca più spesso.

In questo gioco dell’oca virtuale bisogna evitare le trappole.

L’enorme vantaggio riservato a quest’ultimo però risiede nella spiegazione lampo che viene fornita prima che inizi la prova. Molto spesso, appena abbiamo appreso il da farsi, è già finito il tempo a disposizione e subiamo una sonora batosta senza nemmeno aver capito quando e come.

Le sfide di WarioWare: Move It! sono così frenetiche che approfitterete delle boss battle per allentare un pochino il ritmo di gioco

Riconoscere sin dal primo frame ciò che ci aspetta non ha prezzo, e considerata la mole di situazioni presenti, richiede un bel po’ di dedizione. Vorrà dire che dovremo organizzare feste e ritrovi più spesso, perchè il gioco è un capolavoro del suo genere.

In Breve: WarioWare: Move It! è un capolavoro di gameplay minimalista in cui un livello si completa in un paio di secondi. Incredibilmente tutte le oltre duecento sfide sono ben distinte l’una dall’altra e tutte di pregevole qualità, senza che nessuna di loro sembri aggiunta per far numero. La modalità Storia è già molto divertente ma le sfide pensate appositamente per il multiplayer locale sono dei piccoli colpi di genio. Il tutto con una veste grafica che mette in luce la demenzialità della produzione. All’inizio non è così facile capire cosa ci viene chiesto dai vari minigiochi, ma è tutta questione di pratica.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Non impegnativo per l’hardware della Switch, ma sono necessari i lacci di sicurezza dei Joy-Con perché a volte verrà chiesto di aprire le mani e lasciarli cadere.

 

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Pro

  • Più di duecento minigiochi / Spirito squisitamente assurdo / Modalità multiplayer per tutti i gusti

Contro

  • Non viene sempre dato il tempo per capire il da farsi
8.5

Più che buono

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