Everybody 1-2-Switch! – Recensione

Switch

Il videogioco che farebbe impallidire Sarabanda e Affari Tuoi è arrivato in tutta la sua potenza e ironica goliardia. Questo è Everybody 1-2-Switch!, il nuovo party game sviluppato da Nintendo.

Sviluppatore/Publisher: Nintendo / NIntendo Prezzo: 29,99 € Localizzazione: Presente Multiplayer: Presente, cooperativo locale PEGI: 3 Disponibile su: Nintendo Switch Data d’uscita: Già disponibile

Non ricordo l’ultima volta che ho giocato a un party game. So per certo che, però, a coinvolgermi grandemente non fu solamente cosa giocai e le modalità che affrontai, ma come queste coinvolsero me e le persone al mio fianco. Non era di Nintendo, sia chiaro, e onestamente non ricordo neppure di quale grande azienda fosse. Ricordo che non giocai ad altro per l’intera serata, tanto che di serate di quel tipo ce ne furono altre. Il numero esatto non lo ricordo: ogni scusa era buona per non fare altro. Certo, va detto che ero uno dei peggiori e immediatamente non seppi azzeccare il tempismo giusto per vincere una sfida, ma questa è un’altra storia.




Con Everybody 1-2-Switch! non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Era la scusa buona per giocare a qualcosa di diverso e interfacciarmi con un videogioco che unisse non soltanto un desiderio irrefrenabile di non fare altro che divertirsi con le persone che mi stavano attorno. Come un concorrente qualsiasi di un quiz televisivo italiano, con la stessa verve di chi disse ad Amadeus “Per me è la cipolla”, ho iniziato a giocarci una sera, un’altra sera, una terza sera e così via per arrivare a questo punto, affezionandomi al presentatore che potrebbe ricordare a qualcuno Jerry Scotti, ma per me resterà sempre Horace, o Orazio per come l’ho battezzato durante le mie peripezie per i diciassette minigiochi proposti all’interno di Everybody 1-2-Switch!.

AVANTI UN… ALTRO?

Horace, va detto, è un presentatore alquanto atipico rispetto agli altri. Indossa un elegantissimo smoking e indossa una testa di cavallo. No, tranquilli, non è quella che si trova nel Padrino, altrimenti tutto quanto diverrebbe particolarmente osceno e il divertimento andrebbe a farsi benedire. Come dicevo, lui non si limita solo a gestire i quiz, a raccontarsi e a irridere chi perde, ma è l’uomo-cavallo che spiega le principali regole di Everybody 1-2-Switch! a chiunque, vincitori o perdenti che si ritrova davanti.

Un po’ Mike Bongiorno e un po’ Enrico Papi, Horace è il perfetto presentatore per l’occasione, mooooseccaa

Considerando che è possibile optare se giocare con i joycon o con il cellulare, ho optato per la prima opzione soprattutto per sfruttare al meglio i controller di Nintendo Switch, che non hanno deluso neppure in questa occasione. Le atmosfere dell’opera, infatti, sono vivaci e pensate per mettere la parola “Divertimento” sul podio senza troppe esitazioni. Il desiderio di festeggiare, quindi, diventa irrefrenabile soprattutto per merito delle varie modalità e dei minigiochi proposti, ognuno di essi diverso e studiato per offrire ai giocatori sfide mai uguali, ma comunque stimolanti. Se affrontato con più di un amico, il tutto diventa ancora più coinvolgente all’interno di Everybody 1-2-Switch!, con Horace che si mette in primo piano per esortare gli altri a seguire le regole del gioco.

Ovunque stessero andando non lo ricordo, ma almeno era divertente…

Intanto esorta a dividersi, ripetendo di mantenere le distanze per non urtare oggetti di qualunque genere ma, soprattutto, per non colpire chi si ha vicino. Se dovesse accadere, sarebbe un disastro. Nonostante a schermo si vedano persone che saltano, corrono, fanno piroette e salti mortali carpiati, ci si può muovere sul posto e usare i joycon e lo smartphone per replicare i movimenti ed eseguire la sfida. In ogni gara, che è suddivisa in tre partite con minigiochi differenti, l’obiettivo è massimizzare il maggior numero di risultati e strappare la vittoria all’avversario. Anche se detta così sembra facile, fidatevi: se provato con più di due persone, Everybody 1-2-Switch! raggiunge degli apici unici di divertimento che ben pochi party game riescono a mantenere.

EVERYBODY 1-2-SWITCH!: LA POTENZA DI ESSERE DIVERSO

C’è da dire che ogni minigioco ha qualcosa da raccontare. Li ho provati tutti e nessuno di essi è migliore o peggiore rispetto a un altro. A dire il vero, ognuno esegue alla perfezione il suo obiettivo e non c’è mai la sensazione che ci si annoi. Pensato proprio per essere un videogioco da vivere con altre cento persone, Everybody 1-2-Switch! aggiunge al suo pacchetto un numero generoso di opzioni casuali che si possono affrontare nel corso di una partita, che può essere di un’ora come di tre.

Ogni sessione mette a disposizione molta diversità e tanta voglia di stupire: ecco il punto di forza di Everbody 1-2-Switch!

Non si tratta di sessioni fin troppo lunghe come qualcuno penserebbe, al netto delle presentazioni dei vari minigiochi – a volte realmente troppo esagerate. In una ruota che potrebbe ricordare quella armeggiata da Mike Bongiorno, il buon Horace sceglie il minigioco dedicato che le due, le tre o le dieci squadre devono affrontare per vincere la gara e procedere nell’esperienza. La mia sfida preferita, ben bilanciata e non particolarmente longeva, è quella tra i ninja in cui un giocatore deve lanciare addosso all’altro gli shuriken, mentre quest’ultimo deve deviarli con la katana. Sarà che mi ha ricordato Sekiro: Shadows Die Twice, ma non c’è sfida fra le tante che mi ha coinvolto come questa, anche se ho trovato divertente – specie per le situazioni che si sono create con i miei amici – trovare il posto adeguato prima degli altri e lasciare fuori qualcun altro, in un gioco tradizionale tedesco come le sedie musicali, celebri perché, se ben ricordate, si giocavano all’asilo.

Everybody

Incontri alienanti a tutti gli effetti…

Oppure ho gonfiato un palloncino più rapidamente rispetto a un amico, vincendo la sfida dedicata e procedendo con un’altra. Insomma, se c’è qualcosa che Everybody 1-2-Switch! riesce a fare egregiamente, è unire le persone per qualche ora e dare loro qualcosa che va ben oltre il classico party game. Quanto è proposto arriva all’obiettivo, anche se c’è un limite: l’impossibilità di godersi le partite online con sconosciuti in modalità del tutto casuali.

Una volta iniziato e giocato con gli amici, potreste non farne più meno e preferirlo al Risiko

Sia chiaro, non si tratta di una criticità, specie perché gestire server del genere sarebbe complesso, quanto più di un’occasione sprecata per Nintendo per offrire molto altro in una struttura vincente. Se amate i quiz, se volete conoscere un personaggio eclettico come Horace e se avete un sacco di amici che non vogliono andare al pub o al cinema ma passare una serata in compagnia senza tirare fuori Cluedo o Risiko, Everybody 1-2-Switch! è la scelta migliore che potreste.

In Breve: Coinvolgente, divertente e sopra le righe, Everybody 1-2-Switch! è la perfetta combinazione tra una serata con gli amici a un numero sconfinato di tante cose da fare con ognuno di loro. Molte opzioni da scegliere, tanti obiettivi casuali e una sfida che appaga tutti senza distinzioni. Da avere assolutamente soprattutto per il prezzo economico, che apre a un’ottima selezione di modalità.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch Oled
Com’è, come gira: Ottimamente, davvero ottimamente. Sia scollata dal dock che in portabilità, adagiata su un tavolo, non ci sono stati problemi di alcun genere e tutto è proseguito liscio come l’olio. Scegliere lo smartphone o i classici joycon non crea poi molto differenze.

 

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Pro

  • Coinvolgente e appagante. / Offre tanta diversità e un numero generoso di minigiochi. / Prezzo assolutamente accessibile a chiunque. / Potrebbe non farvi giocare ad altro, con gli amici.

Contro

  • Una modalità online avrebbe giovato tanto. / È pur sempre un party game, se siete allergici state alla larga.
8.5

Più che buono

Cosa succede se unite letteratura, tanta curiosità e un mix letale di videogiochi indipendenti e di produzioni complesse? Otterrete Nicholas, un giovane virgulto che scrive tanto e vuole scrivere di più. Chiamato "Puji" ben prima di nascere, dovete dargli una penna per tenerlo calmo. O al massimo un pad.

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