Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - The Hinokami Chronicles – Recensione Switch

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Forte di un successo inarrestabile testimoniato da più di un milione e mezzo di copie vendute tra PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series, Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles torna a far parlare di sé grazie a un porting fatto a modino per Nintendo Switch. Sviluppato dai veterani di Cyberconnect2, azienda da sempre impegnata nella creazione di picchiaduro a scontri in salsa anime (d’altronde parliamo delle persone dietro alle più recenti e celebrate incarnazioni videoludiche di serie manga come Naruto e Le Bizzarre Avventure di JoJo), le avventure di Tanjiro e della sorella Nezuko arrivano oggi in salsa portatile, permettendo agli appassionati di lanciarsi in esaltati scontri in completa libertà.

Sviluppatore / Publisher: Cyberconnect2 / SEGA Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online Competitivo PEGI: 16 Disponibile Su: Nintendo Switch Data di Lancio: 10 giugno (già disponibile su PC e console PlayStation e Xbox)

Soffermarsi troppo sull’aspetto prettamente contenutistico di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles sarebbe forse poco interessante, dopotutto la versione Switch da poco approdata sul mercato non si discosta di una virgola da quella precedentemente conosciuta (e in tal senso, l’invito che possiamo farvi è quello di fare riferimento senza troppi problemi alla nostra precedente recensione).




Giusto per non lasciarvi del tutto senza informazioni, però, il videogioco è un picchiaduro a incontri 2 contro 2 ispirato ad una delle serie manga e anime più popolari del momento, da cui infatti prende il nome ispirandosi all’aspetto grafico dell’adattamento animato curato dallo studio d’animazione Ufotable. Oltre a una modalità storia portata in vita con estrema dovizia di particolari e tutto sommato piacevole – ma ormai sorpassata dalla nuova stagione dell’anime – il nuovo titolo Switch può contare su un roster di personaggi giocabili rimpolpato dopo mesi di aggiornamenti gratuiti arrivati anche sulle altre piattaforme di gioco.

LE NEW ENTRY PORTANO CON LORO INTERESSANTI NUOVE MECCANICHE

Oltre ai 18 volti principali conosciuti in passato, altri sei personaggi si sono aggiunti alla conta, portando il roster completo di guerrieri ad una ben più interessante cifra di 24 spadaccini e demoni. Fra le new entry si contano in particolare personaggi come Rui, Yahaba e Susumaru, ma anche Akaza e il duo Yushiro e Tamayo, tutte new entry che mischiano le carte in tavola proponendo nuove meccaniche di gioco basate sulla loro natura demoniaca, pagando lo scotto di non poter far coppia con altri personaggi durante gli scontri. I nuovi personaggi vanno comunque sbloccati impegnandosi anima e corpo nella campagna principale, fiore all’occhiello della produzione su cui Cyberconnect2 ha lavorato con cura per cercare di riproporre nel modo più fedele possibile lo stile grafico dell’adattamento animato con una tecnica cel shading di pregevole fattura.

UN AFFONDO DEMONIACO

Naturalmente sul piano tecnico sono state apportate alcune scelte obbligate per venire incontro all’hardware ibrido di Nintendo Switch. Benché si notino risoluzione video al ribasso – nemmeno troppo calcata in modalità portatile – ed effetti grafici ripensati per poter garantire i 30 fps nella maggioranza delle situazioni (ricordo che le versioni PS5, PC e Xbox Series sono state portate a 60fps dopo una patch post-lancio), l’edizione per la console ibrida dei papà di Super Mario si comporta abbastanza bene, stupendo durante gli attacchi speciali nei combattimenti e garantendo un’esperienza tutto sommato fedele a quella precedente. Una scommessa dall’esito non esattamente scontato, ma che SEGA, Aniplex e Cyberconnect2 sembrano aver preso molto sul serio, garantendo ai giocatori una versione per macchina ibrida degna di essere sfoggiata senza troppi compromessi.

demon slayer switch

Gli effetti grafici a corredo delle tecniche di combattimento più efficaci escono un po’ sciupati dall’operazione di porting.

VIENE DA CHIEDERSI SE NON FOSSE IL CASO DI AGGIORNARE ANCHE LA MODALITÀ STORIA

Considerando il recente debutto e la popolarità in perenne ascesa del marchio Demon Slayer, non stupisce nemmeno che il futuro del videogioco rimanga radioso. Lo sviluppatore ha già confermato che nei prossimi mesi altri sette personaggi si aggiungeranno – questa volta a pagamento – alle fila di combattenti controllabili nelle sue arene 3D, a partire da Uzui Tengen, personalità estremamente popolare al centro della nuova stagione dell’adattamento animato, quella tutta dedicata all’arco narrativo del Quartiere dei Piaceri. Benché il tutto possa risultare estremamente promettente, specie pensando ad un rilancio della sua modalità a scontri online, viene da chiedersi se non fosse il caso di aggiornare anche la modalità storia, purtroppo ancorata nuovamente agli eventi coincidenti con l’arco narrativo che dà il nome al film d’animazione “Il treno Mugen”. Chissà che SEGA e Aniplex non ci sorprendano con un DLC dedicato, ma non ci spererei troppo.

In Breve: Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – The Hinokami Chronicles arriva su Switch in una versione pressoché identica a quella originale, portando su Nintendo Switch l’edizione più aggiornata del picchiaduro a incontri 2 contro 2 ispirata all’omonima serie animata di Ufotable. Come detto in passato, si tratta di un videogioco espressamente mirato agli appassionati dell’opera di riferimento, che fa della sua invidiabile mise in cel shading e dell’immediato – ma inaspettatamente profondo – sistema di scontri i suoi cavalli di battaglia.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Sul mio OLED LG in 4K da 52 pollici gli sconti in termini tecnici di questa riedizione Switch si fanno sentire, ma in modalità portatile l’esperienza è decisamente più che appetibile e degnamente portata in vita da un cel shading artisticamente più che pregevole. Niente 60 fps come su PS5, Xbox Series e PC, ma ci siamo abituati ai 30 anche su PS4 e Xbox One senza gridare allo scandalo, figuriamoci su Switch.

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Pro

  • Artisticamente pregevole / Sistema di scontri semplice, ma profondo / Una vera e propria lettera d’amore diretta agli appassionati.

Contro

  • Modalità storia lenta, un po’ tirata per le orecchie e ferma al film d’animazione del 2020 / Al di là del roster rimpolpato, rimane contenutisticamente un po’ carente.
7

Buono

C'è chi dice che nella sua stanzetta, dietro una mole spaventosa di fumetti d'epoca giapponesi, si celino misteri infiniti. Da sempre appassionato di videogame made in Japan e delle opere animate di Kunihiko Ikuhara, dategli un qualsiasi J-RPG e lo renderete un orsetto felice.

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