Mario Strikers: Battle League Football – Recensione

Switch

Quindici anni abbiamo dovuto attendere per un nuovo Mario Strikers ma valeva davvero la pena aspettare: Next Level Games riesce ad evolvere la formula originale rendendo goduriosamente stratificato il gameplay di Battle League Football. Occhio però perché questo gioco può provocare assuefazione e rovinare le vostre vite sociali.

Sviluppatore / Publisher: Next Level Games / Nintendo Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo e competitivo, Online e locale PEGI: 7 Disponibile Su: Nintendo Switch Data di Lancio: 10 giugno

Il gioco di cui stiamo (nuovamente) per parlarvi ha poco a che fare con il vero calcio, nonostante la parola “Football” aggiunta nell’edizione europea, ed è molto diverso dallo sport praticato da Messi e Cristiano Ronaldo. È piuttosto uno strano ibrido tra calcetto, hockey e Rocket League, giocato da atleti bizzarri con poteri speciali in grado di far impallidire Oliver Hutton (scusate ma proprio non ce la faccio a chiamarlo Tsubasa) e Shingo Tamai (se non sapete chi sia fate almeno un salto su Wikipedia prima di proseguire con la lettura). Sono tartarughe, fatine fluttuanti, idraulici che non hanno mai aggiustato un tubo, scimmie e tartarughe ipertrofiche che una volta di più hanno deciso di tenersi in forma con uno degli sport più popolari nel Regno dei Funghi, lo Strike.




Mario Strikers: Battle League Football si gioca in stadi divisi in due metà, non esistono partite in casa o fuori perché ogni squadra decide la sua metà campo. Non esistono “out”, le pareti sono elettrificate, non c’è traccia di arbitri e di conseguenza nessuno ammonisce o espelle, non sono previsti calci d’angolo e punizioni. In poche parole: non esistono regole, ma non basta… proprio come se si trattasse di una gara di Mario Kart o di un match di Smash Bros. nel corso della partita entreranno in gioco degli imprevisti sotto forma di blocchi “?” che custodiscono potenziamenti i cui effetti sono ben noti ai fan di Mario e soci. Sarà il pubblico a decidere quando gettare in campo tali oggetti, magari in seguito a giocate spettacolari o quando vorrà dare una mano alla squadra in difficoltà o che ha subito un torto da parte degli avversari. In questo modo le partite si mantengono sempre sul filo del rasoio e la tensione non cala praticamente mai. Prima di arrivare a trarre il meglio da questo Mario Strikers tuttavia dovrete darvi da fare, allenandovi e giocando partite su partite. Il suo gameplay infatti è incredibilmente stratificato, ciò che vedrete e farete nelle prime partite sarà solo la punta dell’iceberg.

NEXT LEVEL STRIKE

Tenendo fede al suo nome, Next Level Games ha voluto dare un respiro molto più ampio e profondo a questo terzo Mario Strikers. Un po’ come avviene in Super Smash Bros. Ultimate, i primi assaggi al gameplay regalano un’esperienza pazza nel puro segno del divertimento arcade. Quella però è solo la buccia di un frutto molto più complesso e stratificato, una buccia sì croccante e saporita che nasconde però qualcosa di forse ancora più gustoso. Sono tanti i segnali che indicano in Battle League Football una chiara e significativa evoluzione dei passati capitoli della serie. Partiamo dalla scelta dei personaggi: nei precedenti Mario Strikers il giocatore era chiamato a scegliere un Capitano tra i personaggi principali, che veniva affiancato da un portiere e tre compagni con le stesse caratteristiche. Questa volta invece potete scegliere l’intera squadra tenendo ben presente le peculiarità di ogni protagonista per assemblare il team perfetto, o quasi.

Mario Strikers Battle League Football Recensione

Ogni giocatore possiede due slot per gli oggetti bonus che una usati possono dare un vantaggio temporaneo decisivo. Occhio ai gusci e alle bombe!

Quasi come in un party-RPG, mettere insieme un gruppo eterogeneo capace di far fronte alla maggior parte delle situazioni può essere la scelta migliore, man mano che giocherete però vi accorgerete che non sempre questa regola è scritta nella pietra. Solo con la pratica scoprirete quale mix è più adatto al vostro modo di giocare, ma in ogni caso avrete sempre la possibilità di modificare l’assetto del party… pardon, della squadra per contrastare uno spettro di avversari più ampio possibile.

LE STATISTICHE DI CIASCUN GIOCATORE POTRANNO ESSERE MODIFICATE TRAMITE VARI EQUIPAGGIAMENTI

Ad elevare Mario Strikers: Battle League Football ancora più in alto contribuiscono anche le modifiche estetiche alla squadra e ai membri del team, ma soprattutto i potenziamenti dei singoli giocatori che si possono sbloccare per aumentarne Velocità, Resistenza, Passaggi, Tiri e Tecnica con equipaggiamenti aggiuntivi. Ciliegina sulla torta: gli stadi. Non sono moltissimi e non hanno caratteristiche particolari capaci di influire sulle partite… fatta eccezione per le recinzioni elettrificate che bloccheranno qualsiasi tentativo di invasione di campo ma anche i giocatori in caso si avvicinino troppo. Possono però essere modificati e senza fare richiesta in carta bollata al comune. Se riuscirete ad accumulare un gruzzolo sufficiente (alcune modifiche costano un bel po’) potrete cambiare il campo di gioco, le porte, le gradinate e molto altro ancora.

SI TORNA A SCUOLA-STRIKE

Approcciandovi a Mario Strikers: Battle League Football potrete decidere se giocarlo nella sua forma più semplice, quella di titolo arcade perfetto per partite veloci e sublimemente caotiche, o se approfondirlo fino al midollo. Per estrarre tutto il succo del gioco non potrete prescindere dai numerosi tutorial che vi insegneranno le mosse base e le tecniche avanzate capaci di far scattare verso livelli inimmaginabili la vostra abilità sul campo. Delle mini prove vi faranno conoscere i tre tipi di passaggio (tradizionale, alto e filtrante), i tiri semplici, quelli caricati, gli Ipertiri che possono ribaltare qualsiasi risultato in pochi secondi, le tattiche difensive ed elusive e anche le tecniche perfette, che si distinguono da quelle normali in base al tempismo con cui vengono eseguite e che se usate bene possono rendervi davvero inarrestabili.

Mario Strikers Battle League Football Recensione

Gli Ipertiri sono evidenziati da effetti scenici molto divertenti, ma la loro riuscita (che spesso vale un doppio goal) dipenderà solo dai vostri riflessi.

Dovrete fare l’abitudine alle dimensioni un po’ ridotte del campo che incitano al gioco di prima e spezzano un po’ le velleità tattiche troppo sofisticate. All’inizio tutto sembra fin troppo complicato e la sensazione di dover utilizzare abilità da polipo per padroneggiare tutto è molto forte. Nelle prime partite si va inevitabilmente a caso, spesso rimediando sonore sconfitte anche ad un livello medio di difficoltà. Proprio come nel già citato Super Smash Bros. Ultimate, con il tempo però le tecniche si infiltreranno nella vostra memoria muscolare e diventeranno parte di voi, uscendo fuori quando ne avrete bisogno senza che ve ne accorgiate. Il risultato ottenuto tuttavia dipenderà anche dai personaggi che utilizzerete, che attualmente non sono moltissimi.

NON FATEVI SCORAGGIARE DAL PRIMO IMPATTO: CON IL TEMPO LE VARIE TECNICHE VI VERRANNO NATURALI

Gli attributi di ognuno hanno una certa influenza sulla riuscita di ogni tecnica e sull’amalgama della squadra ma inizialmente accorgersi delle differenze non è facile. I giocatori più tecnici ad esempio faciliteranno gli Ipertiri ed eseguiranno più facilmente i tiri precisi, che spesso sono la chiave per infilare la palla in rete. Questi si eseguono imprimendo una direzione in contemporanea con la pressione del tasto di tiro, sia normale che caricato. Al tempo stesso questo tipo di giocatori saranno più adatti per portare a termine le Tecniche Perfette, che si eseguono premendo i pulsanti di tiro e passaggio con un pizzico di anticipo per rendere gli interventi difensivi avversari più difficili… come se non lo fossero già abbastanza. Contrasti, dribbling e schivate sono infatti le mosse più ardue da assimilare perché nella concitazione del gioco non vengono inizialmente naturali. Sono però importanti per riconquistare una palla persa o evitare che questa vi venga sottratta. Se mirate a potenziare questo tipo di tattiche puntate su giocatori con elevati parametri di Forza e Resistenza. Tutti questi suggerimenti (e molti altri) sono racchiusi in una mini-enciclopedia accessibile dalla schermata principale che vi consigliamo di leggere nel caso doveste perdere di vista i fondamentali.

Mario Strikers Battle League Football Recensione

La scelta dei vostri Striker preferiti è solo l’inizio. Con i soldi che accumulerete vincendo potrete trasformarli in macchine da attacco… o da difesa!

Ogni elemento di gameplay del nuovo Mario Strikers contribuisce a dare vita a partite iper-cinetiche senza un attimo di respiro, che inizialmente vi travolgeranno con una generosa dose di caos. Non spaventatevi, è normale non capirci nulla e avere l’impressione di aver dimenticato tutte le tecniche sperimentate nei tutorial. Si tratta spesso solo di questione di pratica e bilanciamenti inizialmente difficili da vedere, ma vi assicuriamo che con il tempo (e le bastonate ricevute) il quadro diventerà sempre più chiaro e sarete ancora più invogliati ad impegnarvi per costruire una squadra imbattibile.

MARIO STRIKERS PER TUTTI I GUSTI

In ambito modalità Mario Strikers: Battle League Football offre opzioni piuttosto canoniche e purtroppo un po’ scarne per quanto riguarda il gioco “solitario”. Le partite rapide (disponibili in singolo su una console fino a 8 giocatori, in locale fino a 2 e online) sono la testa di ponte dell’esperienza, che in single-player prende forma completa nelle Coppe, che prevedono la partecipazione di un massimo di quattro giocatori su una sola console. Come in Mario Kart, ce ne sono svariate a cui partecipare, ognuna con un nome che ne distingue la tipologia: nella Coppa Cannone ve la vedrete con squadre votate all’attacco, in quella Turbo con compagini particolarmente veloci, in quella Abilità con avversari capaci di emulare il tiki taka del Barcellona di Guardiola e via dicendo. Di volta in volta potrete adattare la vostra squadra alle esigenze e anche in caso di sconfitta (una sola però!) potrete ancora ambire al trofeo. Ci sono anche competizioni segrete delle quali però non possiamo parlarvi perché se lo facessimo poi dovremmo uccidervi. Al di là di questo, si sente un po’ la mancanza di una modalità Storia che vista l’ottima caratterizzazione del prodotto avrebbe sicuramente dato un po’ più di pepe alla componente singola di questo Mario Strikers. Potrebbe arrivare in seguito? Difficile, questo tipo di contenuti è di solito presente fin dall’inizio in giochi del genere ma Nintendo ha comunque già confermato un lungo supporto post-lancio che ci auguriamo di scoprire presto.

Mario Strikers Battle League Football Recensione

Le partite terminate in parità usufruiranno di un tempo supplementare con la regola del Golden Gol. Terminati anche questi non esistono rigori, verrà decretato il pareggio.

Il multiplayer prevede partite di tutti i tipi, personalizzabili in base a svariati parametri, ma il vero cuore dell’esperienza è la modalità Club Striker alla quale potrete partecipare fondando un club da zero o unendovi ad uno già esistente per un massimo di 20 membri. Viene eletto un proprietario del Club che ne potrà utilizzare i premi guadagnati con le vittorie per apportare modifiche alla squadra o anche allo stadio… a patto che queste vengano votate dalla maggioranza dei membri. Ogni giocatore deve scegliere un personaggio principale chiamato Striker, che con il tempo potrete potenziare come nelle altre modalità e che di volta in volta potrà essere selezionato insieme ad altri per scendere in campo. A quel punto inizierete una stagione che dura una settimana e può essere composta da partite online con regole di vario tipo, che potrete controllare ogni volta dal menù principale del Club Striker. Ogni vittoria porterà 6 punti al Club, i pareggi 2 e le sconfitte 1 e la somma finale decreterà il posizionamento nella classifica e i premi finali sempre conteggiati in monete e dipendenti da vari fattori: partite giocate, vittorie, gol realizzati, assist e via dicendo. È una modalità concepita con una struttura solida, forse attualmente ancora un po’ spartana ma che in futuro potrebbe dare vita a sviluppi interessanti nel caso sviluppatori e publisher decidano di ampliarne il respiro con competizioni speciali, premi personalizzati e via dicendo. Abbiamo potuto testarla nei giorni precedenti il lancio del gioco grazie a slot messi a disposizione da Nintendo e tutto è filato via liscio sia nel set-up pre-partite che nello svolgimento delle stesse. Per un giudizio definitivo ovviamente attendiamo che il gioco venga lanciato e che la base di giocatori si allarghi a dovere.

CAPOLAVORO “CIRCOLARE”

Dopo una settimana di intensi test siamo propensi ad affermare che il merito più grande di Mario Strikers Battle League Football non è quello di essere divertente (ma lo è!), non di essere bello da vedere (anche se le sole sequenze degli Ipertiri fanno desiderare ardentemente una serie animata a parte!), non è neanche quello di offrire un’esperienza “calcistica” fresca senza stravolgere la formula originale (e cavolo se lo fa!). Il suo pregio più grande è quello di essere stato creato su misura per tutti i tipi di giocatori. Proprio come nel già citato Smash Bros. Ultimate, TUTTI troveranno un motivo per tenerlo costantemente attivo nella lista dei propri giochi Switch: da quelli che lo utilizzeranno solo per qualche partita con gli amici nei fine settimana a coloro che saranno capaci di sviscerarne ogni segreto al fine di diventare imbattibili.

Il merito più grande di Mario Strikers Battle League Football è quello di essere tagliato su misura per calzare alla perfezione a tutti i tipi di giocatori

Va dato merito a Nintendo di essere forse l’unica compagnia capace di creare esperienze di questo tipo, dotate di una longevità quasi irreale e di un’incredibile duttilità. La grande N negli ultimi anni sembra aver dato una svolta ai giochi pseudo-sportivi legati ai suoi personaggi più famosi. SSBU ha raggiunto un livello tale di perfezione da rendere difficile immaginarne un seguito in grado di migliorarlo, Mario Kart 8 domina i racer arcade da ormai otto anni, ultimamente anche Mario Golf è stato approfondito non poco e continua ad espandersi ed ora arriva l’attesissima evoluzione di Mario Strikers. Che vi piaccia o meno calcare i campi verdi e dare calci ad una palla questo è il titolo che DOVETE aggiungere alla vostra libreria Switch e che DOVETE tirare fuori quando qualche amico verrà a trovarvi, basteranno due partite per dimenticarvi di tutti gli altri impegni ma occhio perché la sfida può prendere fuoco in un attimo e rovinare i vostri rapporti sociali!

In Breve: Un po’ calcetto, un po’ Rocket League e parecchia farina del sacco di Nintendo. Questo è Mario Strikers Battle League Football, il “calcio” arcade secondo la grande N, uno sport popolarissimo nel Regno dei funghi, uno sport in cui non esistono regole e obblighi se non quello di divertirsi. Potrebbe essere il gioco che finalmente vi staccherà da Mario Kart 8 Deluxe e Super Smash Bros. Ultimate… una cosa è certa, non vi lascerà indifferenti!

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: I giochi first-party non hanno praticamente mai avuto problemi a girare sugli hardware Nintendo e Mario Strikers: Battle League Football non fa eccezione. Le partite fileranno via lisce, veloci e divertenti che è una bellezza… consumando le vostre ore senza che ve ne accorgiate.

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Pro

  • Il gameplay è sublimemente stratificato e adatto a tutti i tipi di giocatori / Vogliamo una serie di Mario realizzata con lo stile dei filmati degli Ipertiri.

Contro

  • Le modalità single-player sono ancora un po' scarne / Potrebbe provocare assuefazione e rovinarvi la vita sociale.
8.9

Più che buono

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