DOOM Eternal – Recensione Switch

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Qualche mese fa DOOM Eternal è riuscito nell’impossibile, superare il primo capitolo ed elevare la formula consolidata a livelli ancora più alti. Ora il frenetico sparatutto di id Software è pronto a ripetersi, pronto a portare l’inferno non solo sui vostri schermi, ma anche ovunque voi siate!

Sviluppatore / Publisher: id Software, Panic Button Games / Bethesda Softworks Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Online PEGI: 18 Disponibile Su: Nintendo Switch

Chi di voi ha già letto la nostra recensione del titolo su PC ricorderà le grandi lodi fatte a quella versione di DOOM. Difficile non rimanere compiaciuti da una presentazione quasi impeccabile o dalla sua scalabilità, che permette di portarlo ad altissimi frame anche su computer ormai un poco attempati con minimi sacrifici dal punto di vista grafico. Tuttavia, far girare DOOM Eternal su Switch è una missione davvero non invidiabile. Si tratta alla fin fine di uno sparatutto veloce, dinamico e punitivo, che chiede tantissimo ai suoi giocatori e che potrebbe far perdere la pazienza alla stessa velocità con cui un colpo della nostra doppietta è in grado di disintegrare la faccia di un demone.




Ad accettare la sfida è stato un gruppetto di tutto rispetto, Panic Button Games. Oltre che per aver dato vita all’esclusiva Xbox ReCore, negli ultimi anni gli sviluppatori texani sono più volte finiti sotto la luce dei riflettori per i loro incredibili port handheld di tripla A. Una serie di giochi che spaziano da Injustice su Vita a Torchlight II, per non parlare del primo DOOM e dell’altro classico violento shooter Bethesda, Wolfenstein, su Nintendo Switch.

SANGUE PIXELLOSO

Inutile dire che, per riuscire a far anche solo girare il titolo sull’ibrida Nintendo, era necessario scendere a compromessi. Tanti compromessi. Su Switch praticamente qualsiasi opzione è stata regolata ben al di sotto di qualsiasi altra ben più potente piattaforma. A influire maggiormente è comunque un aggressiva risoluzione dinamica che scende spesso sotto la soglia del 720p per tentare, non sempre riuscendoci, di raggiungere la soglia minima dei 30 fps. Il cambio è spesso evidente nelle scene più complesse, e può creare qualche problema quando si prova a sparare ai punti deboli di alcuni dei nemici più distanti.

doom eternal switch recensione

I compromessi fatti nel reparto grafico sono spesso evidenti, ma giustificati.

In linea di massima si tratta di una presentazione un po’ ovattata e decisamente meno scura (a causa di alcune ombre assenti) che fa un po’ fatica quando messa testa a testa con le altre versioni. Detto questo, durante il gameplay, i pochi cali di FPS e la minore qualità delle immagini non influiscono poi quanto un PCista duro e puro come me avrebbe pensato. Quando si è trascinati nel vivo della battaglia qualsiasi altra cosa riesce a passare in secondo piano.

SOGNI E INCUBI DI OGNI GIOCATORE

Questa è stata forse la mia più grande sorpresa una volta presa in mano la console: non solo DOOM Eternal non mi ha fatto venire quel classico mal di testa che soltanto uno snob come me può provare a passare da 165hz a 30, ma ho avuto il piacere di completare ancora una volta il gioco in una maniera tutta nuova. Per la prima volta ho abbandonato i fidati mouse e tastiera e preso in mano il controller e i Joycon.

PARTICOLARMENTE RIUSCITA L’IMPLEMENTAZIONE DEL GIROSCOPIO, MOLTO COMODO E INTUITIVO

Un’esperienza sorprendentemente positiva, grazie non solo a un raro lampo di genio che mi ha spinto ad abbassare la difficoltà di un livello rispetto a quella scelta su PC all’inizio, in barba alla mia vena più competitiva che spingeva nella direzione opposta, ma soprattutto a una delle più particolari feature della versione Switch: la possibilità di usare il giroscopio. Muovere leggermente il pad per mirare quando necessario si è rivelato molto più comodo e intuitivo che riuscire a maneggiare i sempre ingombranti stick e, in breve, ho scoperto con piacere che dall’ultima mia pausa erano trascorse ore.

doom eternal switch recensione

Tutto quello che era presente nella versione PC è qui, pupazzetti compresi!

Quando ci si pensa a fondo, nonostante tutti i compromessi fatti, vedere che DOOM Eternal su Nintendo è lo stesso identico gioco che ho recensito mesi fa su PC, è un vero e proprio trionfo. Mi sembra quasi ieri che, pur di portare con sé qualcosa che anche vagamente ricordava i nostri giochi preferiti, tutti i giocatori erano disposti ad accontentarsi di port che potremmo definire… poco ottimali. Giochi che, anche quando ben riusciti, al massimo riuscivano a farti venir voglia di tornare a casa il più in fretta possibile e finalmente finalmente godersi l’esperienza completa, magari su qualcosa di più che uno schermino in bianco e nero privo di retroilluminazione. Che sia da PC, sul letto o in una sala d’attesa, DOOM è sempre DOOM, in tutto il suo frenetico ed esplosivo gameplay loop pieno di gore, fuoco e piombo.

In Breve: DOOM Eternal su Switch non è solo l’ultimo degli ottimi port di Panic Button Games ma anche un discreto passo avanti rispetto ai loro precedenti progetti. Nonostante gli inevitabili tagli e compromessi, si tratta di una versione portatile di tutto rispetto, che splende anche sul piccolo schermino della console ibrida Nintendo. Un risultato così valido da far vacillare anche i giocatori più esigenti di fronte a una domanda che la grande N ha reso sempre più comune: meglio un’esperienza più fluida e dettagliata da vivere solamente a casa oppure portare ovunque si vada l’inferno in tasca?

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Anche volessimo essere fiscali, è difficile non rimanere impressionati dal fatto che un FPS come DOOM Eternal riesca a girare su quella che, in fin dei conti, è la scheda video di un telefono ormai abbastanza datato.

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Pro

  • Un vero trionfo tecnico / Ottima implementazione del giroscopio presente già al lancio / DOOM ovunque, anche in bagno.

Contro

  • Ovvi e numerosi compromessi / FPS non sempre stabili.
8.4

Più che buono

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