Il livello è alto, per certi versi quasi inaspettato. Ché oramai dare per spacciate conversioni varie su Switch ancora prima di giocarle pare la norma, ma non è questo il caso, nossignore. Dragon Ball FighterZ arriva sugli schermi della console portatile Nintendo con la furia di un Super Saiyan, forte di un lavoro d’adattamento che non lascia spazio a dubbi. Dimenticate quindi Doom, scordatevi di Wolfenstein: questa versione dell’acclamatissimo gioco di combattimento firmato Arc System Works è davvero fenomenale, e renderà felice i possessori di Switch amanti di Toriyama, dopo il mediocre risultato portato a casa da Dragon Ball Xenoverse 2.
MASENKO TASCABILE
Non c’è bisogno di ribadire l’ovvio, ma, qualora aveste vissuto sotto una roccia durante l’ultimo anno, sappiate che Dragon Ball FighterZ si è confermato come uno dei più apprezzati giochi di combattimento in circolazione, nonché il miglior spin-off che ogni fan di Vegeta e compagni potesse ricevere. Con i suoi scontri tra squadre di tre membri intercambiabili in qualunque momento, il titolo è praticamente tutto quello che Marvel vs Capcom Infinite sarebbe dovuto essere. Un vero e proprio anime da giocare dove squadre di tre guerrieri l’una si danno battaglia a velocità supersonica, amalgamando sapientemente un impianto di gioco accessibile ma profondo assieme a un commovente rispetto per il materiale originale: per saperne di più vi lascio qui il link alla recensione della versione per PS4, vergata dal sottoscritto a Gennaio in occasione del debutto del gioco.
Nel roster della versione Switch non troverete di base gli otto personaggi extra, disponibili ancora una volta come DLC.
SUPERSONIC WARRIORS, SWITCH ON!
Interessante ma, alla fine della fiera, sostanzialmente inutile: gli input di Dragon Ball FighterZ si prestano molto bene anche all’amato/odiato ibrido tra pulsantiera e D-Pad di Switch, essendo di base molto meno ostici e ingarbugliati rispetto a quanto visto in altri titoli della scuderia Arc System Works. A parte questo, nella battaglia locale è ora possibile organizzare anche scontri fra team ridotti di due membri l’uno o addirittura duelli tra lottatori solitari, mentre le battaglie a squadre tradizionali possono adesso essere giocate collegando in wi-fi fino a sei console, consentendo dunque di organizzare sfide tra gruppi composti da altrettanti avventori. Va da sé che distribuendo i Joy-Con è possibile giocare con un amico praticamente ovunque: non saranno concesse le scorciatoie per attivare il Dragon Rush e la Super Dash giacché i due dorsali saranno adibiti alla gestione dei compagni di squadra, certo, ma si tratta di un compromesso assolutamente accettabile.
Fino a sei giocatori posso competere in wi-fi nella Battaglia Locale.
Dragon Ball FighterZ si conferma come un vero e proprio successo anche su Switch, forte di un adattamento che offre un’esperienza che non ha nulla da invidiare a quanto visto altrove, aggiungendo a un titolo imprescindibile il succoso vantaggio di poter giocare virtualmente ovunque. Non offre però aggiunte sostanziose rispetto al gioco base, qualificandosi dunque come una conversione eccellente, adatta a chi ha perso l’appuntamento con il titolo a Gennaio ma, allo stesso tempo, sconsigliata a tutti coloro che si aspettavano contenuti esclusivi particolarmente eclatanti.