South Park: Scontri di-retti - Recensione Switch

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È inutile che mi soffermi sulla bontà di South Park: Scontri Di-Retti in quanto videogioco: a farlo ci aveva già pensato il buon Mirko Marangon ai tempi dell’uscita sulle altre piattaforme, e quindi il mio consiglio spassionato – nel caso non sappiate di cosa si stia parlando da queste parti o abbiate bisogno di un ripassino sull’argomento – è di cliccare qui e rileggervi la recensione magistralmente vergata dal nostro omino redazionale di nero vestito, uno che a South Park ci andrebbe a vivere prima di subito e che di certo mastica l’argomento molto meglio di quanto possa mai fare il sottoscritto. Ciò che farò in questa sede, invece, sarà analizzare tanto velocemente quanto la tenuta di un peto nel Grand Canyon la versione per Nintendo Switch, giunta finalmente a scaffale da qualche giorno.

UNA SCOREGGIA È PER SEMPRE

Partiamo da una considerazione facile facile: per sua natura, South Park: Scontri Di-Retti è un titolo che si vive assai comodamente in forma portatile. I tratti essenziali del disegno e la presenza di un filo di aliasing di troppo su TV rendono il titolo di Ubisoft San Francisco maggiormente godibile lontano da un grande schermo, al punto che – qualora fossimo seduti su un mezzo pubblico – chi ci sta seduto di fianco potrebbe scambiare la console di Nintendo in un tablet sul quale assistere a una puntata vera e propria della dissacrante serie creata da Matt Stone e Trey Parker. È fin troppo facile, poi, ragionare sul fatto che un titolo che fa dell’arte del petare la sua ragion d’essere raggiunge l’apoteosi durante le sedute sul trono, specie quando il nostro Novellino/Petoman si trova a svolgere la medesima attività di svuotamento intestinale durante uno dei tanti minigiochi che prevedono la sua presenza appollaiato sui water delle case di South Park.

L’unico difetto della fruizione in modalità portatile di South Park: Scontri Di-Retti riguarda le scritte, già piccoline sulle altre piattaforme, e la cui lettura è a tratti difficoltosa per via delle dimensioni ridotte dello schermo di Switch. Il gioco, d’altronde, è una conversione diretta che non porta in dote nulla di nuovo se non il supporto ai controlli touch, dei quali tuttavia si fa volentieri a meno nel giro di poco, visto che l’interfaccia fisica è ben pensata e si ha un ottimo controllo della situazione anche sfruttando i tasti e le levette analogiche.

South Park Scontri Di-Retti recensione

Scontri Di-Retti è un titolo che si vive assai comodamente in forma portatile

Un altro problemino di carattere tecnico riguarda i caricamenti, che mi sono parsi a tratti estremamente più lunghi rispetto a quelli delle altre versioni. L’unico termine di paragone che posso personalmente mettere sul piatto riguarda la controparte PC, che sul mio sistema è installata su un SSD assai veloce e non palesa queste difficoltà. A ogni modo, l’incedere quasi “compassato” da RPG a turni di South Park: Scontri Di-Retti consente di accettare senza troppi patemi qualche secondo in più di pausa forzata per consentire i caricamenti, senza che il ritmo ne abbia troppo da soffrire.

QUINDI? LO COMPRO?

Detto che siamo di fronte a un ottimo port e che si tratta dell’unica versione che ci consente di petare amorevolmente in mobilità o di giocare anche durante l’espletamento dei nostri bisogni fisiologici, ci sono due considerazioni importanti da fare, prima di procedere all’acquisto. La prima riguarda il fatto che South Park: Scontri Di-Retti è venduto su Nintendo Switch a prezzo pieno, mentre le altre versioni sono già state oggetto di discreti sconti nei relativi store. In seconda battuta, giova ricordare come altrove era prevista una promozione (terminata a fine gennaio) che prevedeva in regalo anche Il Bastone della Verità per chi si fosse portato a casa la versione digitale di South Park: Scontri Di-Retti, cosa che qui non è prevista. Insomma… se Switch è la vostra unica console e morite dalla voglia di far vostro un titolo di qualità ambientato nel folle mondo di South Park, l’esborso richiesto potrebbe avere un senso logico; se, invece, avete alternative e/o non vi stuzzica troppo l’idea di fruirne in mobilità, forse potrebbe valere la pena attendere la prossima tornata di sconti sui vari negozi: su Steam, per dire, mi è già capitato di vederlo a metà prezzo un paio di volte, mentre su Amazon le versioni PS4 e Xbox One si trovano serenamente attorno ai 30 euro.

South Park: Scontri Di-Retti resta un gran bel gioco anche su Switch, nonostante qualche lungaggine di troppo nei caricamenti, un filo di aliasing al momento di vivere le avventure del Novellino su TV, e delle scritte piccine picciò che possono mettere in difficoltà le talpe come me, qualora si giochi in mobilità. Non aiuta poi il fatto che il titolo di Ubisoft sia venduto a prezzo pieno, quando le altre versioni (specie quella PC) hanno già visto sconti importanti o si trovano su Amazon a metà del costo originale: fateci un bel pensiero solo se la console di Nintendo è la vostra unica alternativa, oppure se proprio morite dalla voglia di lasciarvi andare a peti liberatori anche quando state passeggiando per il parco della vostra città.

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Pro

  • Il gioco è spassosissimo, c’è poco da fare.
  • Buon porting tecnico, se si escludono un filo di aliasing su TV e caricamenti un pelo troppo lunghi.
  • In mobilità è “la morte sua”.

Contro

  • Nessun plus rispetto alle altre versioni, se si esclude il quasi inutile supporto allo schermo touch.
  • È proposto a prezzo pieno (e senza Il Bastone della Verità), mentre altrove già si trova a molto meno.
8.3

Più che buono

Detto, fatto, un po' matto. Il Kikko redazionale passa per vecchio e stanco, ma è quello che porterà un fiore, un mouse e una tastiera sulle tombe di tutti gli altri loschi figuri che gravitano per le nebbiose vie di TGM.

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