Kirby Star Allies - Recensione

Switch

Masahiro Sakurai aveva le idee molto chiare mentre lavorava a Kirby’s Dream Land assieme a Satoru Iwata: Kirby sarebbe stato l’adorabile protagonista di un gioco che tutti avrebbero potuto apprezzare. Inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Twinkle Pop, ma prese il nome dall’avvocato che difese Nintendo da Universal City Studios riguardo quella faccenda lì del gorilla gigante, consegnando a Mr. John Kirby gloria eterna e una barca a vela chiamata – molto appropriatamente – Donkey Kong. Ma non divaghiamo: il debutto della palletta rosa fu un grande successo capace di risollevare HAL Laboratory dalla bancarotta; tuttavia, furono molte le lettere che si lamentavano dell’eccessiva facilità. Questa fu la lampadina che spinse Iwata e compagni a introdurre le trasformazioni, un espediente capace di donare un’inedita varietà di approcci al gioco, mantenendone la semplicità di fondo. Passano gli anni, ma Kirby Star Allies non si schioda da questi direttive scolpite nel marmo del game design: poteri e trasformazioni a iosa, in un gioco che ho terminato senza morire mai, con circa cento vite in saccoccia!

CUORE E BATTICUORE

C’è qualcosa che non va a Dream Land, sferzata da una pioggia di misteriosi cuori di tenebra. Nonostante trasudino malvagità, il loro potere pare non impensierire Kirby che, anzi, guadagna addirittura un nuovissimo potere, toccandone uno. Quindi, ricapitolando, il batuffolo rosa non si limita più a volare, incassare colpi come Tyson e assorbire le capacità dei nemici inalati, ma adesso può anche lanciare un cuore alla volta degli avversari, convincendoli a sotterrare l’ascia di guerra e passare dalla sua parte, attraversando i livelli che compongono i quattro mondi di gioco (escludendo uno scontro finale che fa un po’ storia a sé) sotto la protezione di ben tre guardie del corpo. Altro che idraulici baffuti e scimmioni incravattati: in quanto a poteri, la palletta rosa è l’equivalente di Galactus nell’universo Nintendo!

kirby star allies recensione nintendo switch

Kirby Star Allies offre la bellezza di ventiquattro abilità vecchie e nuove

Kirby Star Allies offre la bellezza di ventiquattro abilità vecchie e nuove, da reclutare o utilizzare direttamente una volta assimilato il malcapitato di turno, a cui si uniscono personaggi iconici come King Dedede o Meta Knight, impossibili da sgranocchiare ma ben disposti ad accompagnare il vecchio rivale, una volta sconfitti. Da una parte, questo permette una grande varietà di situazioni, perché avere potenzialmente accesso a quattro moveset allo stesso momento garantisce diversi modi per superare i semplici enigmi (usa il fuoco per sciogliere il ghiaccio o l’elettricità per attivare un interruttore, per intenderci) che si celano dentro le stanze bonus disseminate per i livelli.

Il premio per lo scomodo è rappresentato da tessere di puzzle disponibili in varie dimensioni con cui svelare progressivamente le illustrazioni contenute nella galleria, assieme ai ben più succosi interruttori giganti che aprono la strada verso livelli nuovi di zecca. Inclinando lo stick verso l’altro è inoltre possibile infondere l’arma di turno con i poteri elementali posseduti dal resto del gruppo; quindi, per fare un esempio, una lama avvolta dalla furia del vento si tramuterà in un boomerang dall’imprevedibile traiettoria, pronto a tagliare il cavo che regge un contrappeso apparentemente irraggiungibile.

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il level design è decisamente lineare e dispone sempre i poteri necessari a risolvere un enigma nei paraggi dello stesso

Ci sono però alcune cose che non convincono del tutto. In primis, il level design è decisamente lineare e dispone sempre i poteri necessari a risolvere un enigma nei paraggi dello stesso, rendendo inutile spremersi le meningi per arrivare alla soluzione o tornare sui nostri passi in un secondo tempo con un set di abilità idoneo. Inoltre, un simile plotone di inviperiti picchiatori trasforma Kirby Star Allies in una passeggiata di salute in cui è praticamente impossibile assistere al game over. La CPU che ci assiste pesta veramente duro, svolgendo il suo ruolo di bodyguard con invidiabile solerzia, arrivando a creare seri grattacapi anche ai boss senza che Kirby debba obbligatoriamente sporcarsi le paffute mani in prima persona. Fortunatamente, questa meccanica serve anche a dar vita a una modalità multigiocatore in locale con i fiocchi, dove fino a tre amici possono aggiungersi e prendere il comando di altrettanti membri della squadra, a patto di possedere altrettanti Joy-Con.

TUTTI ASSIEME A SPASSO PER DREAM LAND

Kirby Star Allies si conferma quindi un gioco indirizzato ai più giovani o a quei giocatori che desiderano semplicemente divertirsi senza troppi fronzoli, possibilmente assieme a qualche amico, tant’è che il divertimento in compagnia viene esteso anche al di là dei titoli di coda, grazie ad alcune modalità sbloccabili strada facendo. Stelle del baseball e Campioni taglialegna sono sottogiochi molto semplici, basati sulla tempistica e i riflessi, adatti a far divertire anche chi i videogiochi non li può proprio soffrire, mentre La scelta decisiva e ??? sei tutti noi Star Allies rappresentano diversivi decisamente più sostanziosi. Il primo è praticamente un boss rush ove decidere prima di menar le mani la squadra da schierare e il numero di super cattivi da affrontare, con brevi pause tra una battaglia e l’altra per consumare una limitata scorta di oggetti curativi. Il secondo è una versione super condensata della modalità storia, attraverso cinque livelli da percorrere nel minor tempo possibile, stavolta al comando di uno dei personaggi del roster che, in questa specifica situazione, conserva la capacità di reclutare aiutanti sfoggiata da Kirby nella modalità principale. Questi sono decisamente più deboli del tondeggiante protagonista, ma possono migliorare i loro parametri raccattando apposite medaglie.

Kirby Star Allies è un gioco davvero squisito

Tecnicamente, Kirby Star Allies è un gioco squisito, sia in modalità docked che portatile. Resta ancorato ai trenta fotogrammi al secondo, ma questo non si dimostra mai un problema di fronte alla zuccherosissima direzione artistica, tra un eccellente uso del colore e la sana baraonda che il gruppo di amici scatena sullo schermo, senza che la fluidità ne risenta minimamente. Concludo segnalando il supporto per gli amiibo, che permettono fino a otto volte per livello di fare il pieno di energia nelle situazioni più disperate (quindi praticamente mai).

Kirby Star Allies resta fedele all’inziale visione di Sakurai, offrendo un gioco molto facile ma, allo stesso tempo, assai divertente. Arrivare alla fine è una formalità e conquisterete collezionabili e livelli extra senza sforzare polpastrelli e meningi più di tanto, ma sicuramente ve la spasserete durante il viaggio, senza contare la presenza di un paio di interessanti modalità supplementari. Kirby Star Allies resta comunque un gioco consigliato ai più giovani, o a chi si ritrova amici (o figli) tra i piedi che hanno voglia di vivere un’avventura in totale spensieratezza.

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Pro

  • Ventiquattro moveset differenti con cui divertirsi.
  • Modalità extra e multigiocatore interessanti.
  • Direzione artistica adorabile.

Contro

  • Difficoltà, questa sconosciuta.
  • Level design poco impressionante.
8.4

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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